BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] di strumentalismo politico e di malafede. Scontata l'illusione di pervenire con un atto della volontà sovrana e senza rotture a un regime di B., era un segno delle tensioni politiche che il nuovo livello di sviluppo sociale procurava nello Stato ...
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BENTIVOGLIO D'ARAGONA, Marco Cornelio
Gaspare De Caro
Nacque a Ferrara il 27 marzo 1668 da Ippolito e Lucrezia di Ascanio Pio di Savoia. Era nipote del cardinale Guido Bentivoglio, che fu un punto di [...] La nunziatura del B. corrisponde ad uno dei momenti di maggior tensione tra la Santa Sede ed il clero francese: la la rottura provocata dalla denuncia da parte di Clemente XII del concordato del 1727, ma il B. npn conseguì alcun risultato di rilievo ...
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CIFUENTES de HEREDIA, Luca
Pietro Burgarella
Nacque a Medinaceli (prov. di Soria) nella Vecchia Castiglia intorno al 1530, da famiglia della piccola nobiltà terriera.
Da un processo di nobiltà svoltosi [...] fu costretto ad ordinare alla tesoreria di trattenergli quella somma dal salario. La tensione tra i due tribunali trapela in perché protetto dai baroni. Ma la rotturadi qualche equilibrio impose la necessità di avere delle prove per distruggere i ...
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COCCHI DONATI (Cochius, de' Cocchi, de' Donatis, de Florentia), Donato
Luisa Miglio
Nacque a Firenze, da Niccolò, il 21 sett. 1409.
La sua famiglia era tra le più autorevoli della riservata cerchia [...] di Firenze ad accompagnare papa Eugenio IV che abbandonava la città dopo la rotturadi Venezia e successivamente da quello di Napoli aveva scatenato la tensione già acuta tra le grandi potenze e rischiava di divenire - come accadde - il detonatore di ...
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BARONE, Domenico
Alberto Aquarone
Nacque a Napoli il 29 genn. 1879. Compiuti gli studi giuridici, entrò nel 1902 nella magistratura come uditore giudiziario. Dopo aver raggiunto nel 1906 il grado di [...] le organizzazioni giovanili al di fuori dell'o.N.B. Pio XI, fortemente irritato, revocò il mandato a trattare che aveva conferito al Pacelli; la rottura definitiva fu' però' evitata, grazie anche alla tattica temporeggiatrice adottata dal B., il ...
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ERRERA, Alberto
Alessandro Polsi
Nato a Venezia il 14 apr. 1842 da Giacomo, commerciante ebreo, la cui famiglia esercitava anche attività bancaria, e da Elena Ventura, intraprese gli studi di giurisprudenza [...] 1880, riuscì ad ottenere un incarico all'università. Il trasferimento aveva il sapore di una rottura con l'ambiente veneziano, ed era forse il risultato di una tensione con gli altri economisti veneti. Proprio A. Messedaglia e il Luzzatti, chiamati a ...
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FOSCARI, Paolo
Giorgio Ravegnani
Nacque nella prima metà del sec. XIV da Giovanni, eminente patrizio veneziano. Le notizie sulla sua giovinezza sono assai scarse: sappiamo soltanto che abbracciò la [...] i diritti della Chiesa di Castello. Fu un clamoroso gesto dimostrativo, che segnò ufficialmente la rottura definitiva tra il a causa dell'intransigenza delle parti e conobbe momenti di acuta tensione, come avvenne, ad esempio, quando vi furono ...
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rottura
s. f. [lat. tardo rŭptūra, der. di rŭmpĕre «rompere», part. pass. rŭptus]. – L’azione di rompere, il fatto di rompersi o di venire rotto; la cosa stessa e la parte rotta. 1. Nei sign. proprî del verbo: r. di un vetro, di un piatto,...
resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano. In usi generici, riferito...