PAOLO Diacono
Lidia Capo
PAOLO Diacono. – La vita di Paolo è nota solo per tappe essenziali, senza tempi e nessi certi: pochi dati, presenti nelle sue opere e nel suo epitaffio, scritto dall’allievo [...] deve aver fatto, evidentemente già pensando di scrivere l’HL, con tre lettere a tema longobardo (al re Agilulfo, alla regina Teodolinda, ad Arechi I di Benevento: HL IV 9 e 19), che prende da un’altra collezione, quella di duecento epistole, che ...
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Di nobile famiglia (Roma 540 circa - ivi 604), nella sua giovinezza ebbe preparazione culturale, relativamente ai suoi tempi, assai buona, arricchita in seguito da studî biblici e patristici molto vasti, [...] un'opera di contenimento e, nel contempo, di avvicinamento ai Longobardi, giovandosi specialmente dei rapporti amichevoli con la regina Teodolinda e dell'influenza che, per suo tramite, poté esercitare sul re Agilulfo. Con ciò suscitò i sospetti di ...
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(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] probabilità, ai soli Longobardi. Nella seconda metà del 7° sec. (fig.) la dinastia cosiddetta dei re bavaresi (discendenti da Teodolinda e da suo fratello Gundoaldo, che avevano nelle vene sangue bavarese), si distinse per una lenta ma sempre più ...
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CALLINICO
Vera von Falkenhausen
Fu esarca bizantino d'Italia, con sede a Ravenna, dal 597 al 602-603. Paolo Diacono lo chiama Gallicinus, e Agnello, che a quanto pare fraintende le sue fonti, ne fa [...] , e avevano criticato severamente il pontefice quando, di propria iniziativa, grazie alla mediazione della cattolica regina longobarda Teodolinda, aveva finalmente concluso un accordo col re Agilulfo e col duca di Spoleto Ariulfo. Durante l'esarcato ...
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donna
L’ipotesi che la d. fosse la figura cardine delle attività produttive e commerciali che gravitavano attorno ai primi insediamenti neolitici è stata stimolata dagli studi di J.J. Bachofen (1856), [...] barbarici che sostennero il cristianesimo da una posizione politicamente influente (Elena, madre dell’imperatore Costantino, la longobarda Teodolinda).
L’Età medievale e moderna
Dalla convergenza politico-ideologica tra i franchi e la Chiesa di Roma ...
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GISULFO
Andrea Bedina
Duca del Friuli (circa 590-circa 610), secondo di questo nome: l'estrema povertà di notizie offerte dalle poche fonti disponibili non consente che supposizioni, specie per quanto [...] VII solo parte della corte longobarda si era convertita al cattolicesimo grazie all'azione congiunta della cattolica principessa bavara Teodolinda, vedova di Autari e moglie di Agilulfo, e dei monaci missionari inviati da papa Gregorio I, in contatto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Il Medioevo
Giuseppe Galasso
Un nuovo paesaggio storiografico
La storiografia dal 6° sec. in avanti (per il senso che questo termine poteva allora avere) è quella che qui possiamo considerare il punto [...] fonti più immediate, come l’Historiola di quel Secondo di Non (o di Trento), che fu alla corte della regina Teodolinda, o come l’Origo gentis Langobardorum, che estendeva la narrazione fino al 671. Della cronaca di Secondo nulla, peraltro, sappiamo ...
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Agnello
F. Nikolasch
G. G. Pani
F. Panvini Rosati
SIMBOLOGIA E ICONOGRAFIA
di F. Nikolasch
L'a., al pari della pecora e dell'ariete, è tra i simboli principali dell'arte cristiana, soprattutto come [...] , metà del sec. 6°) e settentrionale (Monza, Mus. del Duomo, pluteo da S. Giovanni Battista, c.d. 'lastra di Teodolinda', fine del sec. 6°).
Nell'arte romanica l'a. si incontra frequentemente, rappresentato inginocchiato, con una lancia a croce e con ...
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