Umanista bizantino (Salonicco circa 1400 - S. Giovanni a Piro, Salerno, 1475). Stabilitosi in Italia, dimorò dal 1442 al 1446 a Mantova; insegnò greco a Ferrara; nel 1449 passò a Roma a insegnare filosofia ed ebbe da Niccolò V l'incarico di tradurre autori greci (tra cui Aristotele). Alla morte del papa (1455) fu ben accolto e pensionato a Napoli da Alfonso d'Aragona. Tornò nel 1463 a Roma, e ottenne ...
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Erudito greco (n. Costantinopoli - m. Londra prima del 1487); insegnante di greco a Bologna (1458-1466), poi a Roma, protetto dal Bessarione, e a Firenze, dove ebbe tra i suoi uditori il Poliziano; passò [...] (non numerose e in parte ancora inedite): una Monodia sulla presa di Costantinopoli, un opuscolo in difesa di TeodoroGaza contro Michele Apostolio, la versione latina del De generatione et corruptione di Aristotele, dedicata a Lorenzo de' Medici ...
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Umanista (Ferrara o Cremona 1430 - ivi 1485), scolaro di TeodoroGaza, prof. dal 1456 nello studio di Ferrara, fu a Bologna nel 1465-66. Scrisse in latino versi d'amore, orazioni, sette dialoghi. In volgare [...] lasciò una traduzione di Sallustio e una raccolta di Facezie (tra il 1466 e il 1471). Gli scritti del C., di scarso valore letterario, furono lodati dai contemporanei ma pressoché dimenticati dai posteri; ...
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Educatore e umanista (Feltre 1378 circa - Mantova 1446). Prof. di retorica a Padova (1421), a lui si deve la fondazione (1423) a Mantova del primo istituto di istruzione in cui venissero realizzati gli [...] la varietà dei maestri che collaboravano con lui, tra i quali furono, per l'insegnamento del greco, Giorgio da Trebisonda e TeodoroGaza. La sua scuola durò ancora vent'anni dopo la sua morte e costituì una grande fucina, non tanto di letterati, come ...
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FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] Roma 1991, pp. 373-66 passim;D. Robin, F. in Milan. Writings 1451-1477, Princeton 1991; P. L. Leone, Le lettere di TeodoroGaza, in Dotti bizantini e libri greci nell'Italia del secolo XV, a cura di M. Cortesi-E. V. Maltese, Napoli 1992, pp. 201-218 ...
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DECEMBRIO, Pier Candido
Paolo Viti
Nacque a Pavia il 24 ott. 1399 da Uberto, allora segretario e notaio del vescovo di Novara Pietro Filargis (Filargo) detto Pietro di Candia (il futuro papa Alessandro [...] 1459. A Napoli fu segretario di Alfonso e poi di Ferdinando, fu a contatto con Lorenzo Valla e Antonio Panormita, con TeodoroGaza e Giannozzo Manetti: al D. re Alfonso concesse una pensione a vita e il privilegio anche di abitare nella stessa reggia ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] romano. B. divenne anche il protettore naturale dei Greci che immigravano in Italia, come Giorgio da Trebisonda, TeodoroGaza, Andronico Callisto e Michele Apostolis. Fra gli umanisti italiani, che nei vari periodi della sua vita frequentarono la ...
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BASINIO da Parma
Augusto Campana
Nacque nel 1425, di famiglia di origine mantovana, nel castello di Tizzano, ora Tizzano Val Parma, da Vincenzo di Basino, che era stato come uomo d'arme al servizio [...] 'agiatezza della famiglia o della protezione che le aderenze del padre avevano potuto procurargli. A Mantova fu anche scolaro di TeodoroGaza e si innamorò del greco. Per questi due maestri B. mostrò anche più tardi grande venerazione. Alla morte di ...
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GIORGIO da Trebisonda (Giorgio Trapezunzio)
Paolo Viti
Nacque a Creta il 3 apr. 1395 da Costantino, in una famiglia emigrata da tempo da Trebisonda, sul Mar Nero, città che a G. rimase di fatto sconosciuta [...] la versione dell'Almagesto, che ampiamente criticò, mentre il De partibus animalium e i Problemata furono fatti di nuovo tradurre da TeodoroGaza, con il quale G. sarebbe sceso ad aspra polemica. Prima del 5 dic. 1451, data di una lettera al Barbaro ...
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FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figlio di Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] durò tre anni, secondo una testimonianza di Giacomo Curlo - il F. fu aiutato da Niccolò Sagundino e da TeodoroGaza, ma l'esito del suo lavoro, peraltro rimasto incompiuto, fu fortemente criticato: soprattutto da Niccolò Blancardo e da Bonaventura ...
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