DE LELLIS (De' Lelli, Lelli), Teodoro
Diego Quaglioni
Nacque, secondo le notizie date dal Mauro, a Treviso (e non a Teramo né a Terni, come si è spesso creduto e come sostenne il Sägmüller) nel 1428. [...] del D., il Contra supercilium, cfr. J. B. Sägmüller, Ein Traktat des Bischofs von Feltre und Treviso Teodoro de' Lelli über das Verhältniss von Primat und Kardinalat, in Römische Quartalschrift für christl. Alterthumskunde und für Kirchengeschichte ...
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Calvinista (Vézelay, Borgogna, 1519 - Ginevra 1605). Fu professore di greco a Losanna e attivo propagandista del calvinismo in Svizzera, in Germania e anche a Parigi (1557); e scrisse, contro S. Castellion, il De haereticis a civili magistratu puniendis (1554), oltre alla traduzione dei Salmi e alla Confession de la foi chrétienne (1560; anche in lat.). Tornato a Ginevra (autunno 1558) vi fu professore ...
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Scrittore ecclesiastico (n. Antiochia 350 circa - m. 428), vescovo di Mopsuestia. Condiscepolo di s. Giovanni Crisostomo, si dedicò in modo particolare all'esegesi biblica secondo i principî della Scuola antiochena, polemizzando contro l'allegorismo alessandrino. Nei riguardi della questione cristologica negò la legittimità dell'epiteto di theotòkos ("madre di Dio") da applicarsi alla Vergine e insisté ...
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Filosofo greco (sec. 4º d. C.). Scolaro di Porfirio e poi seguace di Giamblico, fu uno dei più notevoli rappresentanti della scuola platonica di Siria. Le sue concezioni sono esposte in commentarî a dialoghi platonici, di cui si trovano frammenti e testimonianze in Proclo, Ammonio Sacca e Olimpiodoro ...
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Eletto alla morte di Conone (687) da una fazione romana, mentre la fazione opposta eleggeva l'arcidiacono Pasquale I; dopo breve lotta col suo avversario, cedette di fronte all'eletto pontefice Sergio I ...
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Storico bizantino (sec. 6º), autore di una Storia ecclesiastica, ora perduta, che andava da Costantino il Grande al 518; se ne conservano estratti e, forse, un'epitome erroneamente attribuita a Giulio Polluce ...
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Fratelli, di origine moabita, monaci di S. Saba in Palestina e preti (sec. 9º); avversi all'iconoclastia, per questo subirono più volte la prigione e le torture: furono relegati nell'isola di Afusia (Propontide), [...] sulla fronte versi infamanti (da cui il loro soprannome di Graptoi), poi a Kartal e infine ad Apamea di Bitinia dove Teodoro, prete, morì. Teofane, liberato, fu poi vescovo di Nicea e morì a Costantinopoli nell'845. Festa, nei sinassarî bizantini, 11 ...
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Ecclesiastico (Milano 1596 - ivi 1656). Eseguì ambascerie per il re di Spagna; intraprese poi la carriera ecclesiastica, ottenendo (1629) il cardinalato; ebbe poi altre cariche politiche e militari: fu viceré d'Aragona, di Sicilia, di Sardegna, e infine (1655) governatore di Milano ...
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Monaco (Tarso in Cilicia 602 circa - Canterbury 690). Studiò in Siria e ad Atene; recatosi a Roma, nel 668 fu nominato da papa Vitaliano arcivescovo di Canterbury. Entrato in possesso della sua diocesi, sconvolta da contrasti liturgici e dall'indisciplina del clero, vi riportò l'ordine, specialmente dopo il sinodo di Hertford (673), cui ne seguirono altri due nel 680 e 684. Giovandosi anche dell'appoggio ...
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Soldato romano (sec. 3º-4º), di origine orientale. Durante la persecuzione di Diocleziano, mentre era di stanza ad Amasea, nel Ponto, accusato di esser cristiano, rifiutò di sacrificare agli dei e incendiò il tempio di Cibele. Fu allora messo al rogo. I suoi resti furono sepolti a Euchaita. Ebbe culto molto diffuso (festa, 17 febbr.) in tutto il mondo cristiano, greco e latino. La sua figura ha dato ...
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russino
s. m. [etimo incerto]. – In numismatica, nome del grosso fatto coniare nella zecca di Chivasso da Teodoro I Paleologo marchese di Monferrato, con le figure di s. Teodoro e di s. Martino, a imitazione del matapane di Venezia.
santese
santése s. m. e f. [dal lat. mediev. sanctensis, der. di sanctus «santo»], ant. – 1. s. m. Chi ha cura della chiesa, sacrestano, o anche amministratore dei beni d’una chiesa: sono vivi alquanti che conobbero Teodoro santese e guardiano...