Imperatore romano (Treviri 371 - Vienne 392), figlio dell'imperatore Valentiniano I e della seconda moglie Giustina; alla morte del padre (375), fu proclamato Augusto ed ebbe il governo dell'Italia, dell'Illirico [...] Magno Massimo, che (387) valicò le Alpi; V. dovette fuggire con la madre, e, dopo la disfatta di Massimo a opera di Teodosio e la morte della madre (388), si stabilì in Gallia ed ebbe per ministro e tutore Arbogaste, un Franco romanizzato, di fede ...
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NESTORE Annalista
Giorgio Vernadskij
Monaco del monastero Pečerskij, di Kiev, uno dei primi scrittori russi, nato nella metà del sec. XI, morto dopo il 1116.
Scrisse la Narrazione della vita e dell'uccisione [...] dei beati martiri Boris e Gleb e, dopo, La vita di Teodosio, superiore del monastero Pečerskij. Queste due opere di Nestore sono compenetrate di profondo sentimento nazionale, corrispondente alla tendenza antigreca che predominava nel monastero ...
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GILDONE (Gildo)
Alberto GITTI
Nacque verso il 330 da Nubel, principe dei Giubaleni, un piccolo popolo mauretano dipendente da Roma. Nella guerra che Valentiniano I condusse contro il ribelle Firmo, fratello [...] i servigi resi in questa guerra come in quella contro Massimo (387), G., una figlia del quale aveva sposato un nipote di Teodosio, fu rimunerato con il governo dell'Africa. Ma G. da un lato taglieggiò e tiranneggiò le sue provincie, dall'altro, forte ...
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Nel più antico culto domestico dei Romani, gli spiriti tutelari dei viveri di riserva della famiglia e del loro ripostiglio; in seguito tutte le divinità protettrici della famiglia, con culto simile a [...] quello dei Lari. Furono venerati, insieme con Vesta, fino al termine del paganesimo, quando Teodosio ne proscrisse il culto (392 d.C.). Come i P. privati si ebbero anche i P. pubblici a tutela della vita dello Stato, venerati prima nel tempio di ...
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Costantino nella tradizione ecclesiastica armena
Nazénie Garibian
L’imperatore Costantino e la storiografia armena
L’integrazione della figura di Costantino nella concezione armena della storia
Nella [...] parlano anche delle ambascerie o delle lettere inviate, rispettivamente, a Costanzo II nel 338 e di nuovo nel 35838, a Teodosio II intorno al 449, a Giustino II dopo il 57239.
Questa confusione fa sì che alcune opinioni abbiano totalmente respinto l ...
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Costantino nella patristica latina tra IV e V secolo
Gaetano Lettieri
Dopo Lattanzio, per ritrovare tentativi originali di riflessione sulla figura di Costantino che vadano al di là di consuete formule [...] il vescovo di Milano assume, per volontà di Dio, il ruolo di garante della successione e di guida spirituale. Esaltato Teodosio per la sua piena sottomissione a Dio e alla Chiesa, Ambrogio afferma che egli «regnum non deposuit, sed mutavit», assunto ...
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Nel mondo romano (dal 4° sec. in poi), contrapposto a cristiano, colui che si manteneva fedele alle credenze politeistiche e pratiche cultuali tradizionali. Il termine viene perlopiù connesso alla voce [...] latina pagus («villaggio») in quanto, dopo l’avvento del cristianesimo e il suo trionfo politico con Costantino e Teodosio, gli abitanti delle campagne rimasero più a lungo estranei alla nuova religione, che aveva invece conquistato le città dell’ ...
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ILARO, santo
Maria Cristina Pennacchio
Nacque in Sardegna, da Crispino, in data sconosciuta; sono oscure anche le circostanze in cui si trasferì a Roma, ma alla vigilia del secondo concilio di Efeso [...] il papa degli eventi. La reazione di Leone fu immediata: risale infatti all'ottobre del 449 una serie di lettere, a Teodosio, a Pulcheria, al clero e al popolo di Costantinopoli, in cui il papa lamentava l'irregolarità con cui era stato condotto ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] nella sinodo di Aquileia, nella sinodo romana del 382 e nella sinodo di Cartagine. La teoria è esposta nella lettera di Teodosio II (402-450) a Cirillo di Alessandria e ai vescovi riuniti a Efeso nel 431:
La stabilità dell’impero dipende dalla ...
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Grammatico bizantino, fiorito probabilmente nel 6º sec. d. C. Tra le sue opere, solo in parte fino a noi pervenute, sono importanti per la storia della grammatica greca un commentario al manuale (Enchiridion) [...] di Efestione, un commento ai Salmi e gli scolî ai Canoni sulla declinazione dei nomi e dei verbi di Teodosio d'Alessandria (questi ultimi ebbero vasta diffusione nella scuola umanistica del Quattrocento, per merito di Giovanni Lascaris e di Urbano da ...
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teodosiano
teodoṡïano agg. – Che si riferisce a un personaggio storico di nome Teodòsio, e in partic. a Teodosio II, imperatore d’Oriente dal 408 al 450: codice t., raccolta delle costituzioni imperiali da Costantino in poi, ordinata da Teodosio...
posteodosiano
posteodoṡiano (o postteodoṡiano) agg. [comp. di pos(t)- e del nome dell’imperatore romano Teodosio II (410-450): v. teodosiano]. – Relativo alla legislazione imperiale romana posteriore alla codificazione di Teodosio II (e anteriore...