tempio
Edificio di culto che può essere costruito su qualsiasi spazio consacrato. Si differenzia dal santuario che invece è posto in un luogo che è o è stato teatro di una teofania, anche se sia l’uno [...] che l’altro possono avere funzioni extracultuali economiche (possesso di terre, dipendenza di persone, fornitura di credito ecc.) e politiche. Nell’antichità classica il t. sorge in seguito alla fusione ...
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Pittore (Clusone 1768 - Venezia 1853). Studiò a Verona con S. Della Rosa e a Venezia con D. Maggiotto; fedele alla tradizione veneta settecentesca ma sensibile alle suggestioni neoclassiche, dipinse opere [...] sacre e ritratti (Teofania di Giobbe, 1819, Venezia, S. Giobbe; Ritratto del parroco G. Rado, 1820, Venezia, Seminario Patriarcale; Deposizione, 1846, Venezia, SS. Giovanni e Paolo). Eseguì (1836-38) il cartone del mosaico con il Giudizio universale ...
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KURBINOVO
L. Hadermann-Misguich
Villaggio della Macedonia sul lago di Prespa, noto soprattutto per la presenza della piccola chiesa di S. Giorgio, di epoca mediobizantina, decorata da un importante [...] ne fanno uno dei più importanti monumenti bizantini dell'epoca.Il programma iconografico ha i suoi elementi salienti nella Teofania dell'Antico dei giorni, collocata sul muro occidentale, che prolunga la teoria dei profeti posta nella parte alta dei ...
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GIOVANNI, STEFANO e NICCOLÒ
S. Manacorda
Pittori romani documentati nell'abbaziale benedettina di S. Anastasio a Castel Sant'Elia, presso Nepi (prov. Viterbo), da un'iscrizione dipinta nell'abside, [...] brano decorativo, cui va aggiunto il ruolo catalizzatore rivestito dal capo-bottega identificato di norma con G., esecutore della teofania absidale e dei vegliardi della parete sinistra. In Niccolò, considerato il più giovane, si è voluta individuare ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] a Dio con l'amore. L'essenza divina è infatti inconoscibile e si manifesta solo nella l. visibile delle cose create, come teofania del divino, rendendosi così visibile anch'essa (De divisione naturae, I, 10; V, 23). Infatti Dio è per Scoto "Lux cuius ...
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GRABAR, André
Storico e critico dell'arte bizantina, nato nel 1896 a Sofia. Membro dell'Institut de France, professore al Collège de France, direttore di studî all'École des Hautes Études.
I primi studî [...] ai martiri nella loro evoluzione (dai primitivi martyria alla basilica) e il tema iconografico del martirio (e della teofania) nella pittura paleocristiana. È recente (in coll. con C. Nordenfalk) uno studio complessivo sulla pittura altomedievale ...
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ASCENSIONE
V.M. Schmidt
L'a. è la salita di Cristo al cielo alla presenza degli apostoli dopo la risurrezione, della quale costituisce il completamento. La risurrezione di Cristo e la sua ascesa alla [...] è scritta per tre volte la parola ἄγιοϚ, 'santo' (Is. 6, 3; Ap. 4, 8). Si tratta qui dunque di una teofania del trisághion (Van der Meer, 1938, pp. 257-260) con i rappresentanti della Chiesa. Lo schema iconografico raffigurato sulle ampolle del sec ...
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CRISTO
P. Skubiszewski
Per la narrazione della nascita, della vita e morte, dei miracoli e della parola di C., cardine della fede cristiana, i testi-base sono costituiti dai quattro vangeli, libri destinati [...] e dell'opera di C. sono correlati al tetramorfo, tema che, fin dal sec. 5°, era parte integrante dell'immagine teofanica di Cristo.
Collocazione e funzione cultuale delle immagini
Le immagini di C. ebbero non solo il posto principale nel repertorio ...
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ICONA
J. Lafontaine-Dosogne
Termine derivante dal gr. εἰϰών, che significa in senso ampio 'immagine' e più specificamente 'ritratto'. Benché nell'ambito della storia dell'arte bizantina esso sia stato [...] bulgaro Ivan Alessandro (1331-1371), raffigurò su un lato la Vergine e s. Giovanni Evangelista e sull'altro una Teofania dalla cromia luminosa, ispirata al mosaico paleocristiano di Hosios David a Salonicco. La grande Déesis (1360 ca.) del monastero ...
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Vedi TOMIS dell'anno: 1966 - 1997
TOMIS (Τόμις, Τομεύς, Tomi, Tomis)
R. Vulpe
Nome antico dell'attuale porto di Costanza, sulla costa dobrugiana del Mar Nero. Colonia ionica di Mileto, fondata come semplice [...] di cane, orecchie umane e capelli: è una raffigurazione di Glykon (v.), che il falso profeta Alessandro di Abonuteichos presentò quale teofania di Asklepios nella sua città natale al tempo di Antonino Pio, e il cui culto era diffuso in Paflagonia, ma ...
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teofania
teofanìa s. f. [dal lat. mediev. theophania, gr. ϑεοϕάνεια e ϑεοϕανία, comp. di ϑεο- «teo-» e ϕαν- di ϕαίνομαι «apparire»]. – Apparizione, manifestazione sensibile della divinità (anche indirettamente, attraverso nature create): la...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).