Natura
Paolo Casini
Il termine latino natura, passato nelle principali lingue moderne, conserva nella propria etimologia, da nasci, "nascere", l'antica idea di generazione, crescita (affine al greco [...] quadripartizione del monaco irlandese Giovanni Scoto Eriugena; questi, suddividendo il concetto di natura nei quattro momenti dialettici di una vasta teofania - la natura che crea ma non è creata (Dio), la natura che è creata e che crea (le idee), la ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] partecipazione (da intendere come gratuito dono divino). Il molteplice spazio-temporale si definirà pertanto come manifestazione o teofania delle cause e, tramite esse, di Dio. Questa ulteriore fondazione del molteplice sensibile, fuori del Verbo, è ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] divina, che governa l’intera realtà creata. La funzione del Logos, presente e attivo nella vicenda umana con le sue teofanie all’indomani della caduta genesiaca, è quella di rappresentare il punto di snodo tra unità del disegno divino e pluralità ...
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teofania
teofanìa s. f. [dal lat. mediev. theophania, gr. ϑεοϕάνεια e ϑεοϕανία, comp. di ϑεο- «teo-» e ϕαν- di ϕαίνομαι «apparire»]. – Apparizione, manifestazione sensibile della divinità (anche indirettamente, attraverso nature create): la...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).