GAI, Antonio
Maria Elena Massimi
Nacque a Venezia il 3 maggio 1686 da Francesco di Giacomo e da Fiorina, nella parrocchia di S. Michele Arcangelo. L'attività del padre, scultore in legno, si esaurì [...] , un saggio scultoreo che non consegnò mai (Bassi, 1941). Giovanni ha sicuramente al suo attivo il busto di TeofiloFolengo della chiesa parrocchiale di Campese e il S. Giovanni Battista sull'altare della chiesetta privata di Ca' Rezzonico a ...
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STRAPAROLA, Giovanni Francesco
Donato Pirovano
– Dell’autore di un’antologia di rime intitolata Opera nova e delle Piacevoli notti non si conosce quasi nulla. La pressoché totale assenza di documenti [...] anche scrittori più vicini nel tempo o contemporanei: Luigi Pulci, Matteo Maria Boiardo, Iacopo Sannazaro, Ludovico Ariosto, TeofiloFolengo, Ruzante e in genere i novellieri. Era attratto dai cantari e dal variegato mondo della letteratura popolare ...
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ORSINI, Camillo
Giampiero Brunelli
ORSINI, Camillo. – Nacque a Roma nel 1492 da Paolo e da Giulia Santacroce.
Dopo la morte del padre (fatto assassinare da Cesare Borgia nel 1503), si trasferì a Napoli. [...] testamentarie regolarono la successione fra i suoi figli (cui aveva a suo tempo dato per precettore il letterato TeofiloFolengo): Paolo e Giovanni furono istituiti insieme eredi universali; il figlio naturale Latino ebbe la dotazione stabilita all ...
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ODASI, Michele (Tifi). – Appartenente agli Odasi originari di Martinengo, cittadina del Bergamasco, nacque da Bartolomeo, di un ramo della famiglia che dovette trasferirsi a Padova intorno alla metà del [...] lentezza con cui si sta procedendo. Ma ciò che fu pubblicato poco dopo la morte dell’autore bastò comunque a TeofiloFolengo per eleggere Tifi «a suo ideale maestro nell’arte macaronica» (Bernardi Perini, 2001, p.330) in ragione della trasgressività ...
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COLOMBINO (Columbino, Columbinus) Veronese
Valentino Romani
Nacque presumibilmente intorno al 1440 a Verona, ove compì gli studi letterari e si cimentò in giovanili esperimenti poetici. Dal 1476 la [...] . XV, ibid., s. 4, XIX (1918), pp. 71 ss.; A. Luzio, L'Archivio Gonzaga, II, Mantova 1922, p. 99; G. Billanovich, Tra don TeofiloFolengo e Merlin Cecaio, Napoli 1948, pp. 5-7; D. E. Rhodes, F. Nuvolone of Mantua; a supplement to the work of G. Zonta ...
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SONCINO, Gerolamo
Paolo Pellegrini
– Gershom ben Mosheh Soncino (nelle edizioni a stampa si firmava Hieronymus ‘Gerolamo’ Soncinus) nacque a Soncino da Mosheh ben Israel Natan intorno al 1460. Sia la [...] traduzione latina di Carlo Marsuppini (1518). È probabile che l’ultima opera pubblicata in Italia sia l’Orlandino di TeofiloFolengo, uscito a Rimini nel 1527, ma già prima di quell’anno Soncino doveva avere preso in considerazione l’eventualità ...
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ORSINI, Maddalena
Silvia De Angelis
ORSINI, Maddalena. – Nacque il 22 febbraio 1534, forse a Perugia, da Camillo e da Elisabetta Baglioni, figlia di Giampaolo. Dal matrimonio nacquero anche Giovanni, [...] Fanino Fanini, processato per eresia; nel 1549 ricevette una lettera da Olimpia Morato. Forse usufruì dell’insegnamento di TeofiloFolengo, assunto da Camillo Orsini come precettore dei figli maschi.
Risiedette a Ferrara fino al 1549, poi sposò Lelio ...
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MANTELLI, Emilio
Rosalba Dinoia
Nacque a Genova il 17 febbr. 1884 da Giuseppe, fornaio. Da bambino il M. si stabilì a La Spezia con la famiglia, ma già tra il 1901 e il 1904, rinunciando all'attività [...] 1913, n. 11); Le rime e la Catrina di Francesco Berni, a cura di Fernando Palazzi (ibid. 1915, n. 23); Macaronicae di TeofiloFolengo, a cura di Giuseppe Lipparini (Roma 1925, n. 57).
Nel 1914 il M. partecipò alla XI Biennale di Venezia con sei opere ...
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CORADO
Paolo Procaccioli
Vissuto a Padova nella seconda metà del Quattrocento, C. non è altrimenti conosciuto che per un poemetto macaronico in esametri, la Tosontea, dove si definisce "vir amaistratus".
L'opera [...] . della lett. ital., CLV (1978), pp. 286 ss. Due saggi molto utili nella raccolta Cultura letter. e tradizione popolare in TeofiloFolengo, a cura di E. Bonora e M. Chiesa, Milano 1979, e precisamente quello di I. Paccagnella, Le macaronee a Padova ...
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ARRIVABENE (Rivabenus; De Rivabenis), Giorgio
Paola Tentori
Conosciuto anche col nome di Giorgio Mantovano o di Parente, nacque a Canneto in provincia di Mantova e svolse la sua attività di tipografo [...] De finibus bonorum et malorum di Cicerone (1527).
Di Cesare Arrivabene è anche una edizione della Macaronea di TeofiloFolengo (1520), già stampata a Venezia da Alessandro Paganini nel 1517 (Essling, III, 405).
Forse della stessa famiglia Arrivabene ...
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folenghiano
agg. – Relativo al letterato mantovano Teofilo Folengo (1491-1544), autore di opere (note col titolo complessivo di Maccheronee), pubblicate con lo pseudonimo di Merlin Cocai, composte in una lingua ibrida di latino e volgare gustosamente...
maccheronico
maccherònico (meno com. maccarònico o macarònico) agg. [der. di maccherone, nell’espressione latino maccheronico, equivalente a latino di cucina, usata dagli umanisti per satireggiare il cattivo latino dei cuochi di convento]...