ACCORAMBONI, Felice
Francesco Cagnetti
Figlio terzogenito di Gerolamo, nacque a Gubbio nella prima metà del sec. XVI. Studiò a Padova negli anni intorno al 1540: egli stesso ricorda come suoi maestri [...] filologica, nel 1590 pubblicò a Roma, dedicandolo a Sisto V, un commento ad Aristotele, Galeno e Teofrasto dal titolo: Interpretatio obscuriorum locorum et sententiarum omnium operum Aristotelis, et praecipuorum dubiorum, quae in singulis eius ...
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Filologo classico, nato a Biebrich sul Reno il 18 maggio 1848, morto a Berlino il 4 giugno 1922. Dal 1882 alla morte professò filologia classica all'università di Berlino. Scolaro dell'Usener, da lui apprese [...] (Berlino 1878), che oltre a fissare in modo pressoché definitivo la tradizione delle dottrine dei presocratici, dal fonte unico Teofrasto fino alla tarda doxografia dei padri della Chiesa, hanno avuto anche sviluppi impensati. L'opera più nota del D ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Botanica
Mauro Zonta
Botanica
Nel mondo arabo medievale, non esisteva una vera e propria botanica, ossia una scienza autonoma dedicata a uno studio sistematico [...] C., e che Nicola abbia composto la sua opera combinando informazioni tratte da questo libro e da due scritti di Teofrasto, il De causis plantarum e la Historia plantarum. In effetti, la seconda parte del Libro I del De plantis consiste principalmente ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...] origine ebraica, araba od orientale, un Liber Aristotelis de astronomia navalis, con al suo interno il De signis aquarum di Teofrasto ispirato ad Aristotele. Tra tutti emerge il Liber de causis o De expositione bonitatis purae, di cui una parte nella ...
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KYDIAS (Κύδιας, Cydias)
L. Guerrini
Pittore greco del IV sec. a. C., dell'isola di Kythnos (Eust., Ad Dion. Perieg., 526), contemporaneo di Euphranor.
Plinio (Nat. hist., xxxv, 130) riferisce il soggetto [...] è stata avanzata l'ipotesi di riconoscere una derivazione dagli Argonauti di K. la decorazione della cista Ficoroni (v.). Teofrasto (De lapid., 95) attribuisce a K. l'invenzione, avvenuta casualmente, di una specie di minio (μίλτος) tratto dall'ocra ...
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LESSING, Gotthold Ephraim
Giuseppe Gabetti
Scrittore tedesco, nato a Kamenz in Sassonia il 22 gennaio 1729, morto a Brunswick il 15 febbraio 1781: critico, poeta, moralista, riformatore religioso: massimo [...] secoli la Germania andò debitrice di tanti fra i suoi maggiori spiriti; e già alla scuola di Sant'Afra a Meissen, Teofrasto, Plauto e Terenzio "erano il suo mondo". Aveva l'istinto dello studio libero, all'infuori di ogni considerazione pratica; e ...
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SAGGIO
Mario Praz
Composizione relativamente breve e di carattere spigliato che investe un soggetto, senza pretesa di esaurirlo, da un punto di vista opposto a quello della trattazione sistematica. [...] Petrarca del De Sanctis. 2. La breve descrizione d'un luogo o d'un carattere, sia quest'ultimo generico (come in Teofrasto, e nei suoi imitatori), o specifico (per esempio i medaglioni di Enrico Nencioni, le Vies imaginaires di Marcel Schwob); altri ...
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ANTRO IDEO
I. A. Sakellarakis
La più importante grotta sacra dell'antichità greca, ricordata come il luogo ove nacque e fu allevato Zeus, si trova nella Creta centrale, nel massiccio dello Psiloritis [...] è la menzione che Platone fa della strada che «portava da Cnosso alla grotta e al Santuario di Zeus» e quella di Teofrasto del pioppo nero «all'entrata dell'antro sull'Ida, a cui. erano appesi gli ex voto». Tra le citazioni di Callimaco, Apollonio ...
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Scienza greco-romana. Meteorologia
John Vallance
Meteorologia
All’inizio del suo trattato dedicato alla ‘meteorologia’, Aristotele afferma di voler esaminare la parte delle ricerche fisiche alla quale [...] in versi; nel corpus aristotelico c’è un’opera sulle origini geografiche dei venti e sulle loro caratteristiche, e Teofrasto, il successore di Aristotele, compose un trattato intitolato De signis tempestatum (che ci è pervenuto) nel quale prende in ...
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È derivato dalla coltura di una pianta, la C. cardunculus L. (famiglia Composte, tribù Cinaree), spontanea in tutta l'Europa mediterranea, nell'Africa boreale e nelle Canarie e che in Italia si rinviene [...] dell'organo sottratta alla luce s'imbianca, s'intenerisce e acquista un sapore più delicato. Sembra che il cacto di Teofrasto, lo scolimo di Dioscoride, la cinara di Galeno e il carduus dei latini designassero la pianta spontanea e quella coltivata ...
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dossografo
dossògrafo s. m. [comp. del gr. δόξα «opinione, dottrina» e -grafo]. – Nome con cui sono indicati gli antichi scrittori (Teofrasto, Ario Didimo, Aezio, Giovanni Stobeo, ecc.) che raccolsero le dottrine dei filosofi greci.
ninfea
ninfèa s. f. [lat. scient. Nymphaea, dal gr. νυμϕαία, nome, in Teofrasto, di una pianta acquatica]. – Genere di piante ninfeacee apprezzate come piante ornamentali già dagli antichi Egizî: hanno foglie decidue o sempreverdi con lungo...