Studioso di lingue orientali, di teologia e di antichità (Viterbo 1432 - Roma 1502), domenicano, dal 1499 maestro del Sacro Palazzo. Dopo la sua morte sorsero molte polemiche intorno alla sua opera Antiquitatum [...] variarum volumina XVII (1489), dove sono raccolti frammenti di autori antichi sospetti o falsi. Alcune sue falsificazioni epigrafiche si conservano a Viterbo ...
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Letterato (Piacenza 1689 - Bologna 1758). Barnabita, scrisse di teologia e di morale; più noto per una fortunata grammatica empirica, Regole ed osservazioni della lingua toscana (1745), e per Della toscana [...] eloquenza (1752) ...
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Semitista tedesco (Nordhausen 1786 - Halle 1842), prof. di teologia a Halle. Fu il fondatore dello studio scientifico dell'ebraico. Sono classici il suo Hebräisch-deutsches Handwörterbuch, 1810 (17a ed. [...] 1921), e la Hebräische Grammatik, 1814 (con numerose edizioni successive) ...
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Orientalista danese (Arnis 1756 - Giekau, Schleswig-Holstein, 1834); prof. di teologia a Copenaghen, soprintendente generale (vescovo luterano) dello Schleswig di cui riorganizzò le scuole (1814). Scrisse [...] il Museum Cuficum Borgianum (2 voll., 1787, 1792), si occupò di testi arabi (Annales Muslemici, di Abulfeda, 1789-91) e pubblicò versioni siriache del Nuovo Testamento (1789) ...
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Filologo, paleografo (Southampton 1872 - South Pasadena, California, 1946). Prof. di teologia a Leida (1904-14), poi di storia (1932-38) alla Harvard University. Hanno particolarmente valore i suoi studî [...] di critica testuale sul Nuovo Testamento che contribuirono soprattutto a isolare e definire il cosiddetto "testo di Cesarea": Codex I of the Gospels and its allies (1902); The earlier epistles of St. Paul ...
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Abate e poligrafo (Montecompatri 1763 - Roma 1843). Si occupò di filosofia, teologia, filologia; è noto soprattutto per il volume su Le usure (1831), in cui asserì l'ammissibilità dal punto di vista teologico [...] di un moderato interesse, dando luogo a numerose discussioni, e per il Dizionario critico de' verbi italiani conjugati (2 voll., 1814) ...
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Filologo e naturalista (Sulzbach, Norimberga, 1666 - Berlino 1743). Compì studî di teologia, poi viaggiò molto in patria e all'estero, per stabilirsi infine a Berlino. Nel 1706 fu nominato membro dell'Accademia [...] reale di Berlino e direttore della sezione storica. È autore di un dizionario tedesco-latino, di una descrizione degli insetti (1720) e di una degli uccelli (1743) della Germania, fra le migliori opere ...
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Teologo e filologo presbiteriano (Kilconquhar, Scozia, 1860 - Glasgow 1934), prof. di teologia e critica biblica a Glasgow (1910-32), fu moderatore della General Assembly della Chiesa scozzese (1923); [...] particolarmente importanti i suoi contributi all'esegesi e alla storia del testo del Nuovo Testamento, di cui studiò la lingua soprattutto attraverso la documentazione offerta dai papiri. Sua opera maggiore ...
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Filologo ed esegeta inglese (Shap, Westmoreland, 1645 - Oxford 1707). Dottore in teologia, nel 1681 era rettore di Blechingdon e cappellano reale. Direttore del St. Edmund's Hall di Oxford (1684), divise [...] la sua attività tra le cure per il suo collegio e una edizione del Nuovo Testamento greco a cui lavorò incessantemente per trent'anni, raccogliendo intorno al textus receptus un numero cospicuo di varianti; ...
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Teologo e arabista belga (Chiny 1852 - Heverlu-les-Louvain 1933): insegnò arabo e teologia a Lovanio, pubblicò un'ed. di Afraate (1882) e il Synaxarium alexandrinum (4 voll., 1905-26), e diresse la sezione [...] araba del Corpus scriptorum christianorum orientalium ...
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teologia
teologìa s. f. [dal lat. theologĭa, gr. ϑεολογία, comp. di ϑεο- «teo-» e -λογία «-logia»]. – Speculazione teorica e dottrina che ha per oggetto la divinità o gli dei, la religione e i culti o i miti: l’antica t. persiana, indiana;...
teologare
v. intr. [der. di teologo] (io teòlogo, tu teòloghi, ecc.; aus. avere). – Trattare di teologia, o secondo la dottrina teologica (è forma meno com. di teologizzare).