Maimonide (ebr. Mosheh ben Maimon, detto Rambam)
Maimonide
(ebr. Mōsheh ben Maimōn, detto Rambam, sigla di Rabbī Mōsheh ben Maimōn; ar. Abū ‛Imrān Mūsa ben Maymūn ben ‛Abd Allāh, noto ai latini come [...] praticò la medicina.
La guida dei perplessi
I temi filosofici e teologici della sua riflessione si rintracciano principalmente in due opere: la Mishnēh Tōrāh («Seconda Legge»), in ebraico, una summa della legge orale rabbinica in 14 libri, la prima ...
Leggi Tutto
CAVALLI, Giacomo
Francesco Raco
Nato a Verona nel 1678 da famiglia ebrea, fu avviato dai genitori allo studio delle lettere ebraiche e latine, progredendo tanto rapidamente da venire incaricato, all'età [...] .
Intorno al 1697 il C. si trasferì a Venezia, ove, dopo aver studiato teologia nel seminario, si stabilì per diversi anni come insegnante di lettere ebraiche. Già intorno al 1703 cominciò a progettare la composizione di un'opera riguardante "le ...
Leggi Tutto
Gesu storico
Gesù storico. – Il decennio con cui si apre il 21° secolo presenta un bilancio della straordinaria ricerca dei 25 anni precedenti che aveva affermato l’ebraicità di Gesù, la discontinuità [...] reazione conservatrice si oppone all’ipotesi di una riforma di teologia e istituzioni ecclesiastiche ispirata alla figura storica di Gesù. In es. sull’ebraicità di Gesù (M. Casey), sulla pratica di vita di Gesù come reazione ebraica all’impero romano ...
Leggi Tutto
GIUSTINIANI, Angelo
Paola Bianchi
Figlio di Francesco, della famiglia patrizia genovese dei Giustiniani di Chio, e di una Francischetta, nacque nel 1520 sull'isola di Chio. Prese i voti francescani [...] dell'Osservanza, entro il quale si distinse presto come fine teologo, predicatore e conoscitore delle lingue greca, latina, italiana, ebraica e francese. Trasferitosi in Italia, insegnò teologia a Genova e a Padova, compiendo, intorno al 1561, una ...
Leggi Tutto
Talmud
Elena Loewenthal
La guida della vita ebraica
Il Talmud è un corpus di testi, ma è molto più di un grande libro. È infatti un codice di leggi e una raccolta di storie, un contenitore di nozioni [...] è la Mishnah (che significa «ripetizione»), un antico codice di leggi ebraiche redatto intorno al 2°-5° secolo d.C., cui si è etiche sul ruolo della donna, dalla biologia alla teologia, dalla storia alla regolamentazione del lavoro subalterno. ...
Leggi Tutto
peccato
Dal lat. peccatum, der. di peccare «peccare». Condotta umana qualificabile come negativa dal punto di vista religioso, cioè in riferimento non solo ad altri esseri umani, ma anche al divino. [...] . Nella letteratura rabbinica (Midrash, Kabbalah), nel pensiero ebraico medievale e moderno, come nei testi biblici, la » mediante la passione e resurrezione (8, 31-34). Nella teologia cristiana – dai padri della Chiesa fino agli scolastici – il ...
Leggi Tutto
BERETTA DELLA TORRE, Siro
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Pavia nel 1732, da Bartolomeo, notaio e cancelliere dell'università, in una nobile famiglia che aveva già dato lustro al foro e alle cattedre pavesi. [...] Dal 1756 tenne la pubblica cattedra di lingua ebraica nel monastero di S. Pancrazio in Firenze, partecipando giansenisti… ), affermava che, mentre da tutti i professori della facoltà teologica si negava tale primato, non si erano compromessi il B. e ...
Leggi Tutto
BERNARDO da Venezia (al secolo Bernardo Baffo)
Giuseppe Pignatelli
Nacque il 22 apr. 1712 da nobile famiglia veneziana. Nel 1729 indossò l'abito dei padri riformati di stretta osservanza dell'Ordine [...] di Venezia. Predicò in varie città italiane e fu professore di teologia nei conventi dell'Ordine. essendo fornito di una ricca preparazione nelle lingue greca ed ebraica. Tradusse con note ed aggiunte l'Histoire des sacrements del giansenista ...
Leggi Tutto
kalam
kalām
Termine arabo che significa letteral. «discorso», «parola» e, da solo o nella locuz. ‛ilm al-kalām «scienza della parola» o «del discorso», indica la teologia islamica, nelle sue varie scuole [...] con cui l’Islam fu da subito a contatto: quella ebraica, e poi quelle mazdaica e cristiana. Più antiche e già successiva ash‛arita, e sostanzialmente a esse si conforma la teologia adottata rispettivamente dallo sciismo e dall’Islam sunnita. Il k ...
Leggi Tutto
Taubes, Jacob
Filosofo e teologo austriaco (Vienna 1923 - Zurigo 1987). Di origine ebraica, si trasferì con la famiglia a Zurigo nel 1936, dove studiò filosofia e storia, laureandosi nel 1947 con una [...] storia in quanto disvelamento della verità. Nelle lezioni dedicate alla teologia politica paolina T. individuò in quest’ultima il punto di congiunzione tra il messianesimo cristiano e quello ebraico, accomunati a suo avviso non per il loro anelito ...
Leggi Tutto
escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...
peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...