ARMELLINI, Giuseppe
Nicola Virgopia
Nato a Roma il 23 ott. 1887, si laureò in ingegneria (1910) all'università di Roma e poi in matematica (1912). Dopo esser stato qualche tempo presso gli osservatori [...] lineare del primo ordine e quindi facilmente integrabile per quadrature. Notevole la sua dimostrazione di un teoremadiLaplace sulla probabilità di orbite iperboliche per le comete visibili. Sulle perturbazioni planetarie e sulla forma dei corpi ...
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fisica
L’insieme dei fenomeni fisici dovuti all’esistenza di un particolare campo di forza, il campo magnetico, che ha la sua origine in correnti elettriche e determina, attraverso i magneti, azioni meccaniche [...] di dipolo (➔ dipolo); nel secondo caso servendosi della prima formula diLaplace (➔ elettromagnetismo). Un oggetto dotato di aggiunge la forza di Lorentz dovuta al campo; come si riconosce (teoremadi Larmor), insorge un moto di precessione del piano ...
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Scienza che studia il moto e l’equilibrio dei corpi. È tradizionalmente divisa in tre parti: cinematica, dinamica e statica, che studiano, rispettivamente, il moto prescindendo dalle sue cause, il moto [...] diLaplace e di Lagrange segna sostanzialmente la sistemazione definitiva della m. celeste. La Mécanique céleste diLaplace al variare di n a norma del cosiddetto teorema del tetraedro di Cauchy. Precisamente, se si sceglie una terna di assi ...
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Matematica
Definizioni
Si chiama e. un’uguaglianza tra due espressioni contenenti una o più variabili ovvero una o più funzioni o anche enti di natura più generale ( incognite dell’e.); se essa è soddisfatta, [...] Il nome è dovuto al fatto che per il teoremadi Pitagora, la soluzione di una tale e. equivale alla ricerca dei triangoli − ∂2Ψ−−−−∂x2 =0, è di tipo iper-
bolico; l’e. diLaplace, ∂2Ψ−−−−∂x2 − ∂2Ψ−−−−∂y2 =0, è di
tipo ellittico; l’e. del calore ...
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Astronomo, fisico e matematico (Beaumont-en-Auge, Calvados, 1749 - Parigi 1827), uno dei massimi scienziati francesi dell'epoca napoleonica. La sua opera fondamentale è il Traité de mécanique céleste (5 [...] parziali; equazioni alle differenze finite, equazione diLaplace, teoria del potenziale, ecc.). Fece parte filosofico sulle probabilità. Nella prima L. dimostra un celebre teorema (detto oggi di L.-Ljapunov): il caso, inteso come l'effetto risultante ...
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L'Eta dei Lumi: astronomia. L'astronomia del Sistema solare da Newton a Laplace
Curtis Wilson
L'astronomia del Sistema solare da Newton a Laplace
L'astronomia nei 'Principia'
Nel novembre del 1785 [...] Pn sono noti oggi come 'polinomi di Legendre', o anche come 'coefficienti diLaplace', o 'armonici zonali'. Il valore dell teorema fondamentale del calcolo infinitesimale in modo indipendente, anche se la scoperta di Newton precedette quella di ...
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L'Ottocento: astronomia. Il problema dei tre corpi e la stabilita del Sistema solare
June Barrow-Green
Il problema dei tre corpi e la stabilità del Sistema solare
Questo capitolo illustra, a grandi [...] Tra il 1774 e il 1776 Lagrange estese i risultati diLaplace a tutte le potenze delle eccentricità e delle inclinazioni (sempre essenzialmente di applicare un'estensione del ben noto teoremadi Cauchy sull'esistenza di soluzioni di equazioni ...
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L'Ottocento: astronomia. La meccanica celeste dopo Laplace: la teoria di Hamilton-Jacobi
Craig Fraser
Michiyo Nakane
La meccanica celeste dopo Laplace: la teoria di Hamilton-Jacobi
La teoria di Hamilton-Jacobi, [...] Antonio Amedeo Plana assumevano come punto di partenza le formule diLaplace. Nel 1835 Poisson tentò un teoria lunare, Brown fornì una succinta derivazione del teoremadi Tisserand che si riporta qui di seguito. Dalle equazioni pi=∂S/∂qi e βi=∂ ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Curtis Wilson
La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Accanto allo sviluppo dei [...]
dove
Usando il teoremadi de Moivre nella forma
[32] [cosθ ± i senθ)]n=cos(nθ) ± i sen(nθ),
egli ottenne:
dove
da cui seguiva:
[35] [1-2q cosθ+q2]-λ=M2+N2.
Questo metodo di sviluppo della serie sarebbe stato adottato anche da Laplace.
Un altro ...
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Buchi neri
Massimo Stiavelli
Sommario: 1. Introduzione. 2. I buchi neri nella relatività generale. 3. Termodinamica dei buchi neri. 4. Proprietà dei buchi neri e macchine del tempo. 5. Formazione di [...] di Pierre-Simon Laplace del 1795. Michell e Laplace si resero conto che in corpi di data densità ρ e di raggi crescenti, la velocità diteoremadi Birkhoff (che generalizza il teoremadi Gauss e sancisce che i dettagli sulla distribuzione di materia ...
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