Matematico tedesco (Breselenz, Hannover, 1826 - Selasca, presso Intra, 1866). Autore di fondamentali lavori, seppur non numerosi, che hanno aperto diversi campi di ricerca nella matematica moderna. In [...] . e Teorema di R.-Roch). A R. si devono notevoli contributi alla teoria deinumeri, nella quale egli calcolò (1859), a partire da una funzione di variabile complessa (funzione zeta di R.), e mediante una formula asintotica, il numerodeinumeriprimi ...
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Uno dei rami fondamentali delle scienze matematiche: in senso lato l’a. studia le operazioni, definite in un insieme, che godono di proprietà analoghe a quelle delle ordinarie operazioni dell’aritmetica. [...] , poi, a partire dal lavoro di M.A. Virasoro, a opera di numerosi matematici e fisici.
Sistema ipercomplesso Sia dato un corpo numerico Γ (per es., l’insieme deinumeri reali, deinumeri complessi ecc.). Si dice che un insieme di elementi A è un’a ...
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Biologia
L’attività propria di una cellula, o di una sua parte, o di un organo, o di un sistema organico. Oggetto di studio della fisiologia, è intimamente legata alla forma o struttura, oggetto di studio [...] si è prodotta e la quantità dei vari fattori di produzione che è P.H. Douglas che furono i primi a utilizzarla) è riferita sia alle è oggetto di un teorema di U. Dini per induzione (transfinita) rispetto al numero n, si dice che appartengono alla ...
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Successione ordinata e continua di elementi, concreti e astratti, dello stesso genere.
Ecologia
Successione delle comunità che si sostituiscono l’una all’altra in una regione. Le comunità di transizione [...] an=0. La s. armonica generalizzata è ∑∞k=1 1/kα dove α è un numero reale positivo; tale s. è convergente se α>1, è divergente se α≤1. aritmetica dei suoi limiti destro e sinistro nei punti di discontinuità di prima specie (teorema di Dirichlet ...
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Negli ultimi decennî l'aritmetica superiore o teoria deinumeri è stata intensamente coltivata, in ispecie in Germania, nei paesi anglosassoni ed in Russia. Nella impossibilità di esaurire in ogni particolare [...] Waring e Goldbach.
1. - Distribuzione deinumeriprimi. - Secondo un celebre teorema di L. Dirichlet (IV, p. 371), esistono infiniti numeriprimi della forma mx + n (con m, n, interi primi tra loro). Il numero di tali numeriprimi non superiori a k è ...
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Lo scopo principale dell'a. c. consiste nello studio di raggruppamenti di elementi in insiemi. Di norma, si ha soltanto un numero finito di elementi e i raggruppamenti debbono soddisfare condizioni particolari [...] i numeriprimi compresi tra √n ed n, più l'unità. Indicando perciò con π(n) il numerodeinumeriprimi che non se n = pα è una potenza di un numeroprimo p, ed è nota l'unicità per n ≤ 8. Un teorema di Bruck e Ryser afferma la non esistenza di ...
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LOGARITMO
Giovanni Vacca
Definizione. - 1. È questo il nome, che il barone scozzese John Napier, latinizzato in Nepero (v.), diede ai numeri da lui per primo definiti e calcolati in un'ampia tavola. [...] teorema elementare, che dice che il prodotto di due numeri interi (scritti in base 10) ha un numero di cifre uguale alla somma deinumeri delle cifre dei semiconvergente e ha grande importanza nella teoria deinumeriprimi (v. aritmetica, IV, p. 378 ...
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Il caos, nel linguaggio della fisica e della matematica moderna, identifica la situazione di impossibilità di stimare a priori con certezza il valore futuro delle grandezze che caratterizzano un sistema [...] sovietica di A.N. Kolmogorov, di cui si ricorda il teorema KAM (dalle iniziali di Kolmogorov, Arnol'd, Moser) e la legame tra il caos quantistico e l'affascinate campo della ricerca deinumeriprimi.
Bibliografia
C.D. Murray, S.F. Dermott, Solar ...
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PRODOTTI INFINITI
Tullio Viola
Data una successione d'infiniti numeri, reali o complessi,
formiamo la nuova successione
con P1 = a1, P2 = a1 a2, ..., Pn = Pn-1 an = a1 a2 ... an-1 an, ... Per evitare [...] serie
(v. teor. IV). Ebbene vale l'analogo teorema:
VII) Se i numeri bn sono tutti reali e positivi, il p. i. 'indice p percorre ordinatamente la successione deinumeriprimi, è di applicazione frequente in teoria deinumeri.
Si dimostra che è:
dove
...
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LEVI-CIVITA, Tullio
Matematico, nato a Padova il 29 marzo 1873. In quell'università ebbe maestri F. d'Arcais, E. Padova, G. Veronese, e, più particolarmente, G. Ricci-Curbastro; e, laureatosi in matematica [...] , sotto forma di residuo, del numerodeinumeriprimi compresi in un dato intervallo e l'aritmetica dei monosemî, che realizzano un sistema di numeri non archimedei (v. numero); in analisi un fondamentale teorema sulle funzioni analitiche di due ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...