rappresentazione galoisiana
Massimo Bertolini
Sia ℚ il campo deinumeri razionali e si indichi con ℚ_ la chiusura algebrica di ℚ. Il campo ℚ_ è il sottocampo del campo deinumeri complessi contenente [...] esempio, se K è il campo ℂ deinumeri complessi, la condizione di continuità equivale a di numeri). Se S è un insieme di numeriprimi, si dice che ϱ è non ramificata fuori di S se per ogni primo ℓ nella dimostrazione dell’ultimo teorema di Fermat.
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minimo
mìnimo [agg. e s.m. Der. del lat. minimus "il più piccolo", superlativo di parvus "piccolo"] [LSF] (a) agg. Oltre che come superlativo di piccolo, si usa spesso in contrapp. a massimo. (b) Sostantivato, [...] numeri interi, il più piccolo tra i numeri interi che sono divisibili per tutti i numeri dati; è dato dal prodotto di tutti i fattori primi, comuni e non comuni, deinumeri [TRM] Teorema della m. produzione di entropia: v. termodinamica dei processi: ...
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asintotico
asintòtico [agg. (pl.m. -ci) Der. di asintoto] [LSF] (a) Di ciò che tende ad avvicinarsi sempre più a qualche cosa, senza mai raggiungerla o coincidere con essa. (b) Con signif. affine, il [...] la funzione che dice quanti sono i numeriprimi minori di n. ◆ [MCQ] Campo a.: v. campi, teoria quantistica dei: I 478 d. ◆ [ALG] dicono tangenti a. alla S in P. ◆ [MCQ] Teorema a.: v. campi, teoria quantistica dei: I 478 d. ◆ [MCF] Velocità a., o ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] primo grado; se le equazioni sono differenziali, compaiono al primo grado anche le derivate. La teoria per la risoluzione dei s. di equazioni lineari algebriche si basa sul teorema di scrivere y(0): infatti ogni numero y(0) contenuto nell’intervallo [ ...
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grafo
grafo [Der. del gr. grápho "scrivere"] [ALG] Configurazione (propr. g. lineare o singramma) formata da un insieme di punti, detti vertici o nodi del g., e di linee, dette lati o spigoli del g., [...] tre case C₁, C₂, C₃ (fig. 1) a ciascuno dei tre pozzi P₁, P₂, P₃ con sentieri che non si intersechino (la risposta è negativa: v. oltre). Una prima classificazione distingue i g. finiti, che cioè hanno un numero finito di vertici e di spigoli, dai g ...
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punto
punto [Der. del lat. punctum "puntura, forellino", dal part. pass. punctus di pungere "pungere"] [LSF] (a) Ente geometrico che non ha estensione in nessuna delle dimensioni dello spazio e che pertanto [...] decimale di un numero, com'è nel linguaggio dei calcolatori elettronici e indica la derivata ordinaria prima, assai spesso la derivata prima rispetto al tempo; v. meccanica relativa: III 721 b. ◆ [INF] Teorema del p. fisso: v. automi, teoria degli: I ...
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Poisson Simeon-Denis
Poisson 〈puasòn〉 Siméon-Denis [STF] (Pithiviers 1781 - Parigi 1840) Prof. di analisi matematica e di meccanica nell'École polytechnique (1802) e alla Sorbona di Parigi (1812). ◆ [...] dei piccoli numeri in quanto si applica bene a eventi con valore medio piccolo: v.dati, statistica dei le proprietà degli integrali primi del moto e la P.: v. moto, costanti del: IV 123 e. ◆ [MCC] Teorema di P.: v. moto, costanti del: IV 124 b. ◆ ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...