Se guardiamo al numero altissimo di trattati e saggi dedicati formalmente all'e. nel secolo scorso e nei primi decenni del Novecento, pubblicati appunto sotto l'etichetta ufficiale di "estetica", lo confrontiamo [...] (Roma 1945) e ha avuto il suo coronamento ideale nella recente Teoria generale della critica (Torino 1974). Già dai nomi citati, però esplicitamente, per via del già segnalato equivoco comportamentista - era appunto quello di svolgere un esame ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] o mentale. Alle riflessioni di C.S. Peirce e di G.H. Mead si può far risalire la prima comparsa di quella teoria pragmatista o comportamentista del s. che, riproposta da C.K. Ogden e I.A. Richards con The meaning of meaning (1923), fatta valere nella ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] ogni organismo e la fonte di ogni c.; le stesse ipotesi e teorie scientifiche che determinano il progresso della c. non sono che tentativi di le più varie scienze naturali, dalla psicologia comportamentista (di tipo skinneriano) alla neurofisiologia, ...
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Scienza cognitiva
Antonio Rainone
Con la locuzione scienza cognitiva, dalla fine degli anni Settanta, si è soliti designare l'insieme delle discipline che hanno per oggetto lo studio dei processi cognitivi [...] costituzione della s. c. è naturalmente la reazione al comportamentismo rappresentata dalla nascita della psicologia cognitiva (v. App. V idea viene articolata soprattutto per fornire una plausibile teoria della coscienza, si parla del cervello come ...
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Naturalismo
Alessandro Pagnini
Con il termine naturalismo si designano in genere posizioni tra loro assai diversificate, il cui comune denominatore può essere genericamente indicato nel rifiuto di riconoscere [...] Quine attinge in modo privilegiato sono la psicologia comportamentista, la biologia, la neurofisiologia), e cioè unire, a un livello più tecnico, con quelle suggerite dalla teoria della probabilità e dalla statistica).
La conoscenza personale e l' ...
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QUINE, Willard Van Orman (App. IV, iii, p. 125)
Antonio Rainone
Filosofo e logico statunitense; ha insegnato alla Harvard University fino al 1978, anno dal quale è professore emerito della medesima università. [...] il progetto di un'"epistemologia naturalizzata" che considera la teoria della conoscenza come un capitolo della scienza naturale, e in particolare della psicologia comportamentista (v. epistemologia, in questa Appendice). Quest'ultima limitazione ...
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Pragmatismo
Tiziano Bonazzi
di Tiziano Bonazzi
Pragmatismo
Origini e significato
Il pragmatismo è un movimento filosofico che, sorto negli Stati Uniti negli ultimi decenni dell'Ottocento, vi ha conosciuto [...] dell'uomo e alla realizzazione di un disegno divino.
Teorie di questo genere conciliarono scienza e religione e diedero un dal comportamento irriflesso. Il suo approccio è quindi di tipo comportamentista, anche se non nel senso restrittivo di John B. ...
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stimolo
stìmolo (ant. stìmulo) s. m. [dal lat. stimŭlus «pungolo, incitamento, stimolo» (affine a instigare «istigare» e al gr. στίζω «pungere»; v. stigma1)]. – 1. a. non com. Pungolo, bastone terminante in una punta di ferro per incitare...
cognitivismo
s. m. [dall’ingl. cognitivism, der. di cognitive «cognitivo»]. – Orientamento della psicologia sperimentale (detto anche psicologia cognitiva) che privilegia lo studio dei processi cognitivi (percezione, memoria, ragionamento,...