Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze sia naturali sia artificiali del regno inorganico e di quello organico.
Storia
La [...] nella stessa respirazione) l’ossigeno dell’aria svolge un ruolo fondamentale, rendendo così superflua la teoriadelflogisto; inoltre, utilizzando la bilancia come mezzo di indagine analitica, introdusse nello studio quantitativo delle reazioni ...
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Biologia
Elemento genetico
trasponibile Unità genetica in grado di inserirsi in un cromosoma, uscirne e reinserirsi successivamente in una diversa posizione. Con tale locuzione sono altresì indicate le [...] da quello corpuscolare meccanicistico. Il maggior esponente di questa tendenza fu G.E. Stahl (1660-1734), il quale elaborò la teoriadelflogisto. La svolta decisiva si ebbe però con A.-L. Lavoisier (1743-1794), che pose al centro delle sue ricerche ...
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Rapida reazione di ossidazione di una sostanza, detta combustibile, da parte di un agente ossidante, il comburente, accompagnata da un elevato sviluppo di calore e spesso di luce. Nella maggior parte [...] ).
Reazioni di combustione
Il fenomeno della c. fu variamente spiegato nei tempi antichi. All’inizio del 18° sec. era diffusa la teoriadelflogisto in base alla quale i corpi combustibili contenevano un ‘principio comune’, presente in vario grado ...
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Medico e chimico (Ansbach, Baviera, 1659/60 - Berlino 1734). A vent'anni si immatricolò all'univ. di Jena come studente di medicina, venendo in contatto con la tradizione di iatromedicina e iatrochimica [...] la Zymotechnia fundamentalis, nella quale espose per la prima volta la sua teoriadelflogisto: la combustione veniva interpretata come liberazione di un principio infiammabile (flogisto) dai corpi combustibili e dai metalli. S. presentò la sua nuova ...
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Chimico svedese (Stralsund, Pomerania, 1742 - Köping 1786). Compiuti gli studî elementari nella città natale, fece apprendistato (1757) nella farmacia del Liocorno a Göteborg e lavorò in seguito presso [...] arie", come allora erano chiamati i gas. Si interessò particolarmente a una nuova definizione del fuoco e delle sue qualità, e criticò la teoriadelflogisto di Stahl, perché la considerava incompleta, avendo quest'ultimo trascurato il ruolo chimico ...
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Chimico (Parigi 1718 - ivi 1784); prof. di chimica (1771) al Jardin du Roi, lavorò come consigliere nella fabbrica di porcellane di Sèvres, collaborando alla produzione della prima porcellana francese [...] dizionario di chimica francese (Dictionnaire de chymie, 1766); fu sostenitore della teoriadelflogisto, studiò i sali dell'arsenico, preparò il ferrocianuro, riuscì a ottenere la fusione del diamante con una tecnica che fu poi utilizzata da A.-L ...
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Chimico e mineralogista (Tubinga 1748 - Gottinga 1804); prof. di chimica e medicina all'univ. di Gottinga, padre di Leopold. Compì importanti ricerche nel campo chimico (veleni delle piante, ecc.) e fu [...] un seguace della teoriadelflogisto. Tra le sue opere: Allgemeine Geschichte der Gifte (1776-77), Einleitung in die Mineralogie (1780), Geschichte der Chemie (3 voll., 1797-99). ...
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Chimico francese, nato il 26 febbraio 1728 a Senlis, morto a Parigi il 15 ottobre 1804. Fu farmacista a Parigi e professore di farmacia nel Collège de Pharmacie. Numerosi lavori che egli scrisse sulla [...] fu tradotta anche in italiano. Questo però è ancora da considerarsi un libro alchimistico: il Baumé infatti si mantenne fedele alla teoriadelflogisto e, pur avendo idee differenti dallo Stahl, non volle accettare la nuova nomenclatura chimica e la ...
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Alchimista, nato a Spira nel 1635, morto a Londra nel 1682. Nel 1660 fu nominato professore di medicina nell'università di Magonza, donde passò a quella di Monaco, ma, abbandonata la Baviera, andò a stabilirsi [...] la composizione delle sostanze. Fu appunto dalle sue teorie che Stahl, allievo di Becher, trasse la sua celebre teoriadelFlogisto, principio generale che dominò nella chimica fin verso la fine del sec. XVIII.
I suoi criterî teorici si ritrovano ...
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FONTANA, Felice
Edoardo Zavattari
Arturo CASTIGLIONI
Alfredo QUARTAROLI
Naturalista e fisiologo, nato il 15 aprile 1730 a Pomarolo (Trento), morto a Firenze il 19 marzo 1805. Fu professore nelle università [...] del frammento e le idatidi del cervello, dimostrandole causa della malattia del capostorno. Studiando il problema dello sviluppo, seguace dell'epigenesi, combatté la teoria luce, la fiamma, il calore e il flogisto, ivi 1783.
Bibl.: F. Ambrosi, ...
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flogistico
flogìstico agg. [der. del gr. ϕλογιστός «arso»] (pl. m. -ci). – 1. ant. a. Combustibile: sostanze flogistiche. b. Relativo a processi di combustione. c. Relativo al flogisto: teorie flogistiche. 2. Nell’uso medico, infiammatorio,...
antiflogistico2
antiflogìstico2 agg. [comp. di anti-1 e flogisto]. – Teoria a.: teoria dei fenomeni chimici (combustione, calcinazione, ecc.) proposta dal chimico A.-L. Lavoisier (1743-1794) in antitesi a quella, allora vigente, del flogisto.