DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] da definire appunto le "ragioni profonde e complesse, che non possono coincidere con quelle specifiche delloStato liberale o democratico-borghese" (ibid., p. 224).
qLa rinnovazione in contesto socialista di norme dello "Statodi diritto", da lui ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...]
Una prima caratteristica comune ai politici dell’I. consiste nel punto di vista pragmatico, che accantona la trattazione dei problemi politici in chiave diragiondiStato, e di prudenza o arte di governo – dominante negli scrittori ‘machiavellici ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] cultura, si dedicò assiduamente alla lettura dei teorici dellaragiondiStato, fino a essere annoverato tra i massimi uomini documentario perché, se verum et factum convertuntur, la teoria astratta è presente e complanare alla vita concreta. Nella ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Filangieri
Saverio Ricci
Nella crisi del dispotismo illuminato Gaetano Filangieri elaborò un disegno di trasformazione radicale delloStato d’antico regime. Il suo costituzionalismo repubblicano [...] dellateoria dei corpi intermedi quali contrappesi al potere del monarca. La Scienza si apre tuttavia non sull’astratta teoriadelloStatodelle poleis greche, e quello delle repubbliche italiane; conforta la rottura con il tema dellaragiondiStato, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Botero
Robertino Ghiringhelli
La vita di Giovanni Botero, altalenante tra certezze e dubbi, fama e oblio, ebbe un filo conduttore mai interrotto: la ricerca di un legame duraturo tra fede e [...] dellaragiondiStato e la conservazione del potere da parte di un sovrano avveduto e sensibile. Il sottolineare l’importanza di una gestione economica e sociale della politica sembra precorrere l’affermarsi delle successive teorie mercantilistiche ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] 'esperienza ed ereditare, al contempo, da Hegel la critica dell'"intelletto", fino al punto di ribadire (come se la Critica dellaRagion pura non fosse mai stata scritta) l'identificazione già istituita da Engels, tra "intelletto" (in quanto distinto ...
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Filosofia
Redazione
Il rapporto tra filosofia e cinema
Filosofia del cinema, da una parte, ed estetica cinematografica, dall'altra, benché strettamente connesse e talora sovrapposte al punto che spesso [...] , fra durata reale e statodi realtà. La durata reale teoria platonica della conoscenza alla stregua di una pregiudiziale destinata a gravare sull'intera storia della si desse, questo istante, avrebbe ragione Zenone, il movimento sarebbe illusione ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] di una singola volontà e di un singolo giudizio unificati, ossia a favore dellaragione artificiale delloStato, completa teoriadellaragion pratica, ossia di ciò che gli esseri umani hanno buoni motivi di fare nella pratica. A causa della peculiare ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] giustificata in parte con ragionidi principio, in parte con considerazioni 'prudenziali', che del resto erano sempre state presenti nelle teorie tradizionali della tolleranza, perché la distribuzione delle risorse continuava a essere considerata ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] profilo della storia dell'idea diragiondiStato che, come ha notato M. Biscione, anticipa di un ventennio la ricostruzione di F. di un discorso unitario di cui i vari temi affrontati, fossero essi filosofici, storici, diteoria politica ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...