Teoria e scuola di psicologia (dall’ingl. behaviorism, der. di behaviour «comportamento»), di cui fu iniziatore J. B. Watson, nel 1914. Pone come unico oggetto della psicologia il comportamento dell’individuo, [...] distingua tra la prima, che studia il funzionamento degli organi, e la seconda, che studia il comportamento dell’individuo nel suo complesso. Ulteriori sviluppi della teoria del b. si sono avuti con C.L. Hull ed E.C. Tolman (➔ neocomportamentismo). ...
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PSICOLINGUISTICA
Domenico Parisi
(App. IV, III, p. 100)
La p. è nata negli anni Cinquanta, come frutto della collaborazione tra psicologi interessati al linguaggio e linguisti, e ha svolto un ruolo [...] connessione. Ma il connessionismo è fondamentalmente una teoria dello sviluppo, cioè si richiama a un' non possedeva.
I modelli connessionisti hanno in comune con il comportamentismo l'idea che l'associazione (eccitazione/inibizione tra neuroni) sia ...
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Impresa
Claudio Sardoni
Gianfranco Dioguardi
Marcello Morelli
(XVIII, p. 936; App. II, ii, p. 12)
Gli aspetti riguardanti il funzionamento delle i. sono molteplici e variegati, in accordo con le particolari [...] dell'impresa. L'esigenza di un approccio più realistico all'analisi dell'i. è stata condivisa anche dalla cosiddetta teoriacomportamentista dell'i., proposta in particolare da R. Cyert e J. March (1963). In quest'approccio, l'i. è interpretata ...
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Economia
Termine con il quale si indica una variegata corrente di studi, che esplora i comportamenti economici con metodi sperimentali sul presupposto della razionalità limitata degli agenti (➔ behavioral [...] economics). La teoriacomportamentista dell’impresa elaborata da R.M. Cyert e J.G. March (A behavioral theory of the contrasto, parzialmente riconciliati attraverso la contrattazione, la teoria studia le scelte in condizioni d’informazione incompleta ...
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Considerazioni metodologiche sullo studio delle funzioni cerebrali
Frank van der Velde
(Unit of Experimental and Theoretical Psychology, Leiden Universiteit, Leida, Paesi Bassi)
L'integrazione tra neuroscienze [...] S-R che è presente in quell'istante, come è mostrato negli esempi forniti finora. Quindi, nella teoriacomportamentista, il comportamento è sotto il controllo degli stimoli sensoriali. Secondo Hebb, invece, il comportamento intelligente è in ...
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Intelligenza
Domenico Parisi
Introduzione
Il contributo che la scienza, e in particolare le scienze sociali, ha dato alla comprensione del fenomeno dell'intelligenza è difficile da valutare e, in un [...] Gestalt un'analisi del ruolo dell'esperienza nel modificare la nostra intelligenza, cioè una teoria dell'apprendimento. Anche se la teoriacomportamentista, secondo cui l'esperienza rafforza o indebolisce le associazioni nella nostra mente e quindi ...
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Ontogenesi dell'apprendimento
Gemma Calamandrei
(Laboratorio di Fisiopatologia di Organo e di Sistema, Istituto Superiore di Sanità, Roma, Italia)
Per un neonato di mammifero la capacità di apprendere, [...] animale può apprendere e ricordare. In particolare, venivano messi in discussione due dei fondamenti teorici della teoriacomportamentista: il principio di equipotenzialità, secondo il quale un animale può apprendere qualsiasi associazione tra eventi ...
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Socializzazione
Walter R. Heinz
Definizioni
Per 'socializzazione' si intende il complesso processo attraverso il quale l'individuo diventa un essere sociale, integrandosi in un gruppo sociale o in una [...] e sulle dinamiche di gruppo ai problemi dell'apprendimento sociale fu alla base dello sviluppo di una teoriacomportamentista sulla socializzazione che ha tuttora un certo numero di seguaci nel campo della psicologia sociale dell'istruzione ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] di riferimento, si è attenuata di molto la contrapposizione tra grandi teorie (o correnti di pensiero), quali l’approccio piagetiano, psicanalitico, comportamentista, che ha caratterizzato il panorama della disciplina per quasi mezzo secolo e si ...
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Politologo canadese (n. Toronto 1917 - m. 2014). È considerato uno fra gli studiosi più rappresentativi della scienza politica contemporanea, per i suoi decisivi contributi alla maturazione teorica e all'autonomia [...] università. Partendo dalla critica della tradizione comportamentista e in genere di tutti gli che si richiama al modello "input-output della cosiddetta teoria generale dei sistemi, differenziandosi dall'approccio di tipo struttural-funzionalista ...
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stimolo
stìmolo (ant. stìmulo) s. m. [dal lat. stimŭlus «pungolo, incitamento, stimolo» (affine a instigare «istigare» e al gr. στίζω «pungere»; v. stigma1)]. – 1. a. non com. Pungolo, bastone terminante in una punta di ferro per incitare...
cognitivismo
s. m. [dall’ingl. cognitivism, der. di cognitive «cognitivo»]. – Orientamento della psicologia sperimentale (detto anche psicologia cognitiva) che privilegia lo studio dei processi cognitivi (percezione, memoria, ragionamento,...