Matematico, fisico, filosofo tedesco (Mulhouse 1728 - Berlino 1777), d'origine francese. Fautore di una metafisica che adottasse il metodo matematico, nella sua opera più celebre, il Neues Organon, oder [...] ed ebbe grande influenza sia sull'opera di Tetens sia sulla Critica della ragion pura di Kant. In campi più strettamente tecnici, del quinto postulato di Euclide e notevoli contributi alla teoria dei numeri. In campo cosmogonico propose un'ipotesi ...
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Ogni concezione che identifica il contenuto della conoscenza con stati mentali. In questo senso nel 20° sec. è stata considerata una forma di m. la gnoseologia di J. Locke, G. Berkeley e D. Hume, e così [...] di G.E. Moore e di B. Russell. L’etichetta di m. è stata abitualmente usata in senso critico per riferirsi alle teorie psicologiche che fanno ricorso a entità, processi e stati mentali inosservabili (intenzioni, desideri, credenze ecc.) per spiegare ...
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Filosofo e scrittore russo (Pachtino, Kostroma, 1922 - Mosca 2006). Prof. (1962-76) di filosofia, di logica e di metodologia della scienza nell'univ. di Mosca, noto in ambito scientifico per una serie [...] ); Osnovy logičeskoj teorii naučnych znanij ("Fondamenti della teoria logica delle conoscenze . 1983). Di fronte alla realtà del postcomunismo Z. sembrò attenuare la critica all'esperienza sovietica (Gorbačevizm, 1987, trad. it. Il Gorbaciovismo, 1989 ...
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Filosofia
Ciascuno dei principi logici od ontologici alla base di un sistema filosofico, o degli assiomi su cui è costruita una scienza e che ne sanciscono la validità.
Critica dei f. Processo iniziato [...] diramazione delle varie branche della matematica a partire dalla teoria degli insiemi, quando si introducono via via relazioni, strutture, operazioni, corrispondenze ecc. Un problema tipico della critica dei f. è, per es., lo studio dell’indipendenza ...
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Storica della filosofia e della scienza tedesca (Tubinga 1905 - Roma 1971). Si è occupata prevalentemente delle teorie fisiche della tarda scolastica e dell'importante ruolo da esse svolto come precorritrici [...] del moderno pensiero scientifico, attraverso la critica e il superamento delle concezioni aristoteliche (particolarmente rilevante il caso della teoria dell'impetus). Si è inoltre occupata delle concezioni meccanicistiche dell'universo nel '600 e dei ...
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Filosofo (Nehren, Württemberg, 1852 - Halle 1933), prof. di filosofia nell'univ. di Strasburgo (1877), poi di Halle (1884-1906). Notissima la tesi sostenuta da V. secondo la quale la conoscenza è sostanzialmente [...] finzione (donde l'appellativo attribuito alla sua teoria di filosofia del "come se"). Nella sua in senso scettico del kantismo. Notevole il suo ampio commento alla Critica della ragion pura, limitato però all'estetica trascendentale (Kommentar zur ...
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Filosofo della scienza tedesco (n. Colonia 1923 - m. 2018). Dal 1938 negli USA, prof. (1960-2003) di filosofia e psichiatria e direttore del centro di filosofia della scienza all'univ. di Pittsburgh. Presidente [...] relatività. Si è poi occupato dei fondamenti scientifici della psicanalisi, descrivendo il percorso compiuto dalla filosofia alla critica delle teorie psicanalitiche. Tra le opere: Philosophical prob lems of space and time (1963; 2a ed. 1973); Modern ...
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Bernini, Lorenzo. – Filosofo italiano (n. 1973). Docente dal 2017 di Filosofia politica presso l’Università di Verona, in questo ateneo è direttore del Centro di ricerca PoliTeSse – Politiche e teorie [...] di genere e alle teorie queer. Tra i promotori della Rete degli studi di genere, intersex, femministi, transfemministi e sulla sessualità, della sua produzione saggistica si segnalano qui: Le pecore e il pastore. Critica, politica, etica nel pensiero ...
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Filosofo e psicologo austriaco (Rodaun, Vienna, 1859 - Lichtenau, Austria Inf., 1932). Allievo di A. Meinong e di F. Brentano, oltre ad una concezione psicologica del valore (System der Werttheorie, 1897-98), [...] 1888) e Über Gestaltqualitäten (1890) una sua originale teoria delle "qualità formali", ponendo le basi della psicologia della individuale. Trasferitosi a Praga (1896) come professore, estese i suoi interessi all'antropologia e alla critica musicale. ...
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Filosofo (n. Leeds 1923 - m. 1995), prof. a Oxford dal 1949. Uno dei più rappresentativi esponenti della filosofia ossoniense del linguaggio ordinario. Ha unito a interessi storici (Berkeley, 1953, 2a [...] moral philosophy, 1967; trad. it. 1974; The object of morality, 1971). Il suo contributo principale consiste in una critica delle più diffuse correnti della filosofia morale del 20º sec. (in particolare W. propone di superare l'emotivismo e il ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...