Filosofo e scienziato tedesco (Winterthur 1720 - Berlino 1779). S. è noto nella storia dell'estetica per l'ampia e fortunata Allgemeine Theorie der schönen Künste (4 voll., 1771-74), un manuale di estetica [...] spunto da un testo francese, il Dictionnaire portatif des Beaux-Arts di J. Lacombe, ed espone i principali temi della critica e della teoria delle arti; l'opera fu edita più volte e utilizzata anche per il Supplément dell'Encyclopédie. I tratti più ...
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Filosofo e logico inglese (Cambridge 1903 - ivi 1930). Prof. all'università di Cambridge, conosciuto soprattutto per la sua analisi critica dei Principia mathematica di B. Russell e A. N. Whitehead, R. [...] critica dei Principia mathematica di B. Russell e A. N. Whitehead che lo portò a proporre una semplificazione della teoria della scienza, particolarmente importante il suo studio sulle teorie e sul rapporto fra termini teorici e termini osservativi ...
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Indirizzo filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Si oppone a ‘innatismo’ e a ‘razionalismo’, che fanno derivare la conoscenza per deduzione da principi razionali evidenti a priori, [...] Spencer, F. Brentano ed E. Mach, ed è stato consapevolmente e, insieme, criticamente riaffermato da W. James e da J. Dewey. Per l’e. logico ➔ reale, ma in quanto compendiano e semplificano la complessità dei fatti (teoria ‘economica’ della scienza). ...
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Filosofo tedesco (Marienberg 1838 - Zurigo 1917), nipote di Clemens; dapprima sacerdote cattolico, abbandonato il cattolicesimo, insegnò (1872) filosofia a Würzburg e dal 1874 al 1895 a Vienna. In contrapposizione [...] e scolastiche, criticando inoltre varie dottrine del positivismo inglese di quel tempo. Nella sua opera principale Psychologie vom empirischen Standpunkt (2a ed. 1924), il B. traccia le linee di una psicologia descrittiva come teoria dei fenomeni ...
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Critico d’arte e filosofo statunitense (Ann Arbor, Michigan, 1924 - New York 2013). Professore emerito alla Columbia University e padre della filosofia analitica, è uno tra i maggiori pensatori e critici [...] per i suoi studi su filosofia della storia, Nietzsche, epistemologia e teoria dell’azione. A partire dal 1964, con la pubblicazione del oltre che per le numerose pubblicazioni di filosofia e critica d’arte. Tra le opere principali si ricordano: ...
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Economista, matematico e filosofo (Gray 1801 - Parigi 1877). Uno dei fondatori dell'economia matematica: diede precisa formulazione alla legge della domanda e dell'offerta e al problema dell'equilibrio [...] , e confermato, con la teoria delle probabilità di B. Pascal e P. Fermat, il probabilismo filosofico di Carneade. In altre opere il C. applicò queste idee filosofiche allo studio della politica, della pedagogia e della critica storica. Interessanti i ...
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Filosofo (Mezerny, Ardenne, 1664 - Étrépigny, Champagne, 1729). Studiò teologia nel seminario di Châlons e fu poi parroco di Étrépigny. Influenzato da Montaigne, Cartesio e Bayle, svolse nei suoi manoscritti, [...] quindi la possibilità dell'esistenza di un principio sovrannaturale. Questa teoria, che dava base filosofica all'ateismo, si risolveva coerentemente in una critica implacabile di ogni religione rivelata. Si oppose inoltre all'autoritarismo dello ...
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Studioso inglese di filosofia e di economia (Sheffield 1791 - Cheltenham 1870); seguace dell'empirismo nella teoria della conoscenza e dell'utilitarismo in etica, fu noto soprattutto per la sua critica [...] on the nature, measure and causes of value (1825, rist. 1931), che con acume e originalità mise in luce punti deboli della teoria ricardiana e, pur non sboccando in nuove sistemazioni, ebbe notevole influenza sullo sviluppo del pensiero economico. ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] parimente rudimentale e mitizzante morale ("morale poetica"). Nella pedagoga, una critica spietata dell'indirizzo di cultura del sec. XVIII e dei suoi metodi educativi, e la conseguente teoria che all'età fanciullesca e giovanile, in cui fantasia e ...
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(XIV, p. 243; App. IV, i, p. 720)
Filosofia
di Valerio Verra
Negli ultimi anni l'e. è stata indubbiamente una delle correnti filosofiche che ha avuto maggiore diffusione e risonanza, fino al punto che [...] 1988. Per le opere di Betti, si rinvia a E. Betti, Teoria generale dell'interpretazione, Milano 1955, ed. corretta e ampliata a cura 1997: nel volume infatti si trovano 29 interventi critici di filosofi contemporanei sui diversi aspetti del pensiero ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...