All'inizio degli anni Novanta del 20° sec. la disintegrazione dell'Unione Sovietica e il collasso dei regimi satelliti nell'Europa orientale si imposero nell'opinione comune come la fine del comunismo. [...] studiosi di politica contemporanea a livello mondiale, avanzò la teoria secondo la quale la caduta del muro di Berlino e tradizione del movimento comunista internazionale, con forti accenti critici nei confronti dell'eredità del socialismo reale e ...
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Filosofo francese, nato a El-Biar (Algeria) il 15 luglio 1930 da famiglia ebrea. Professore di Filosofia all'Ecole Normale Supérieure di Parigi, tra i fondatori del Collège International de Philosophie, [...] , mettendo in discussione lo scientismo dello strutturalismo linguistico e antropologico ed elaborando un'originale teoria filosofica e semiotica basata sulla critica delle categorie logiche tradizionali.
Nel 1967 escono le tre opere ancor oggi più ...
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Nato a Molfetta (Bari) il 6 luglio 1877. Laureato in lettere a Napoli (1900) e in filosofia a Roma (1905), insegnò prima le une e poi l'altra nelle scuole medie, nelle quali rimase fino al 1922 anche come [...] e teistica della realtà.
Scritti principali: La teoria della percezione intellettiva di A. Rosmini (Bari il problema religioso (ivi 1914), La coscienza morale (La Spezia 1914), Critica del concreto (Pistoia 1921), Che cosa è la filosofia? (in Riv ...
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Il tema dei d. è stato trattato nella Enciclopedia Italiana, nelle voci dichiarazioni dei diritti (XII, p. 760) firmata da G. Solazzi, e diritti umani nell'App. II (i, p. 786), redatta da G. Capograssi. [...] altri elementi necessari. Istruttiva al riguardo - ma non esente da critiche (Comanducci 1992, pp. 132-40) - è la lunga , London 1993 (trad. it. Milano 1994).
V. Frosini, Teoria e tecnica dei diritti umani, Napoli 1993, 1998³.
Questioni di bioetica ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] costumi e della diffusione dei lumi; esso serve a confermare la teoria progressiva contenuta nell'Essai sur les møurs, e V. ad un celebrati modelli dell'antichità e del secolo d'oro. La critica di Lessing e di Goethe, la quale le investì tacciandole ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] direzione. Permangono tuttavia profondi dissensi fra le scuole quanto alla complessiva teoria del linguaggio da sottoscrivere (Comunicazione, 2005): se, cioè, la critica alla riduzione sociologica della c. vada svolta sul presupposto (humboldtiano e ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] direzione. Permangono tuttavia profondi dissensi fra le scuole quanto alla complessiva teoria del linguaggio da sottoscrivere (Comunicazione, 2005): se, cioè, la critica alla riduzione sociologica della c. vada svolta sul presupposto (humboldtiano e ...
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È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] Idee protagonisti istituzioni, a cura di C. Viafora, Padova 1990; Teorie etiche contemporanee, a cura di C.A. Viano, Torino 1990.
della trasmissione della vita. A livello etico, critiche più o meno recise riguardano la fecondazione eterologa ...
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Linguaggio e realtà
Massimo Dell'Utri
Il ruolo centrale assunto dal linguaggio nell'analisi filosofica del 20° sec. ha posto in primo piano la questione della sua relazione con la realtà: in che modo [...] non è utilizzabile, data la sua vaghezza, per la costruzione di un'accettabile teoria linguistica.
Tuttavia, e questo è il fulcro della critica di Chomsky, nemmeno è utilizzabile la nozione di riferimento offerta dai filosofi esternisti, poiché ...
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SCHMITT, Carl
Antonio Punzi
Filosofo del diritto tedesco, nato a Plettenberg (Westfalia) l'11 luglio 1888, morto ivi il 7 aprile 1985. Professore nelle università di Bonn, Colonia, Berlino, è stato [...] la specificità categoriale della sfera del ''politico'' nella distinzione Freund/Feind; in questo senso critica la teoria liberale dello stato che tenterebbe di neutralizzare la contrapposizione amico/nemico risolvendola nella competizione economica ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...