Marginalità sociale
Costanzo Ranci
Introduzione
La nozione di marginalità sociale riflette l'idea che l'organizzazione della società sia fondata non solo sulla disuguaglianza riguardo all'accesso alle [...] che permettono di ritagliare con sicurezza i punti critici del tessuto urbano" bensì "attraversa non univocamente, non è in grado, come invece è supposto nella teoria marxiana dell'esercito industriale di riserva, di entrare in competizione ...
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Identità
Roberto Beneduce
Identità (dal latino tardo identitas, derivato di idem, "stessa cosa") indica in senso lato la perfetta uguaglianza, la qualificazione di una persona o di una cosa per cui [...] membri di un gruppo. La mole di lavori dedicati alla critica di tali concetti è espressione non solo di un'accresciuta sensibilità si mostra in tutta la sua evidenza la povertà delle teorie tradizionali sul simbolismo. I riti e le metamorfosi che vi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Roberto Michels
Federico Trocini
A oltre un secolo dalla pubblicazione, Zur Soziologie des Parteiwesens in der modernen Demokratie (1911; trad. it., riveduta e ampliata dall’autore, La sociologia del [...] in favore delle aspirazioni italiane gli attirarono le aspre critiche dei giornali e dei colleghi di lingua tedesca. da Mosca egli trasse molti dei concetti fondamentali della sua teoria e che con costoro condivise la medesima prospettiva d’indagine, ...
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LOMBROSO, Cesare (Ezechia Marco, detto Cesare)
Giuseppe Armocida
Terzo dei sei figli di Aronne e di Zefora Levi, nacque a Verona il 6 nov. 1835, in una famiglia israelita di stretta osservanza religiosa, [...] suoi esami ad altri 181 casi, costruendo la sua teoria dell'anomalia cranica del criminale, varietà infelice di 1872, vol. 5, pp. 72-83, 150-161; Osservazioni critiche intorno alla memoria del dottor S. Biffi sui provvedimenti che occorerebbero in ...
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Costume
Alice Bellagamba
Costume significa in primo luogo comportamento abituale, consuetudine, e di qui passa a indicare sia l'insieme delle usanze di un popolo o di una collettività sia il modo di [...] diverse tendenze confluiscono negli anni Ottanta in una riflessione critica sulla nozione di costume. Lo storico T.O. et anthropologie, Paris, PUF, 1936 (trad. it. in Id., Teoria generale della magia e altri saggi, Torino, Einaudi, 1965).
a.r ...
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PELLIZZI, Camillo
Maria Salvati
PELLIZZI, Camillo. – Nacque il 24 agosto 1896 a Collegno (Torino) secondo figlio di genitori emiliani: Giovanni Battista (dal 1893 psichiatra nel manicomio diretto da [...] pedagogica e programma politico costituì il primo nucleo di una teoria di impianto elitista che lo porterà a individuare i nuovi con continuità e con stile argomentativo e riflessivo a Critica fascista di Giuseppe Bottai. Su questi giornali certi ...
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JESI, Furio
Domenico Proietti
Nacque a Torino, il 19 maggio 1941, da Bruno e Vanna Chiron, in una famiglia di agiata condizione e buone tradizioni culturali.
Il padre, ufficiale di cavalleria, morì [...] C. Fiore, F. J.: il mito e la macchina mitologica, in Critica sociologica, 1980, n. 54, pp. 160-164; M. Pezzella, Mito delle immagini, 1991, n. 1, pp. 11-13; A. Adami, Teoria della letteratura e analisi del mito in F. J., tesi di laurea, Università ...
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LIVI, Livio
Alessio Farcomeni
Nacque a Roma il 2 genn. 1891 da Ridolfo e da Luisa Bacci, entrambi di origini pratesi.
Il L. proveniva da un ambiente familiare borghese che aveva consuetudine con gli [...] .
Per quel che riguarda gli studi demografici, il L., fin dai primi lavori, si pose in atteggiamento parzialmente critico riguardo alla teoria organicista - che considera la società al pari di un meccanismo biologico con poteri di autoconservazione e ...
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massa
Termine correntemente usato, nel linguaggio politico e giornalistico per indicare una intera popolazione intesa come insieme indifferenziato, o comunque un gran numero di persone che presentano, [...] quello che era il punto di vista prevalente delle teorie marxiste; il ceto medio, cioè l’insieme dei inerte e passiva) è l’esatto rovescio del concetto di opinione pubblica (critica e attiva), mentre altri autori come H. Arendt (1958) sottolineano l ...
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Baldelli, Pio
Daniele Dottorini
Sociologo e critico del cinema, nato a Perugia il 23 gennaio 1923. Si è distinto, nel panorama degli studi italiani, per la coerenza con la quale ha posto il problema [...] per poi trasferirsi a Milano dove si laureò nel 1949 in teoria e tecnica dei mezzi di comunicazione di massa. A Perugia ebbe di massa, in Sociologia del cinema: pubblico e critica cinematografica (1963) si è occupato delle mutazioni del pubblico ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...