Fobia
Mario Reda
Giuseppe Sacco
Fobia, dal greco ϕοβία (dal tema di ϕοβέομαι, "temere"), indica genericamente una forma di avversione istintiva oppure di forte intolleranza nei confronti di qualche [...] queste leggi e costituiscono pertanto dei comportamenti appresi. Tuttavia, esistono varie teorie comportamentali, le quali, pur segnalata dall'aumento dei valori della conduttanza cutanea (Reda-Arciero-Blanco 1986).
Tipi di trattamento terapeutico ...
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ANGELINI-BONTEMPI, Giovanni Andrea
Claudio Mutini
Nacque a Perugia nel 1624 da famiglia borghese. In Germania l'A. penserà di nobilitare la sua origine adottando il nome di Bontempi (dal protettore [...] dei contadini.
Nel frattempo l'A. si era dedicato anche a lavori di carattere storico-erudito che da questo periodo occuperanno interamente la sua attività: nel 1666 era apparso a Dresda per i tipi . un compendio della teoria e dell'antica pratica ...
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PERSIO, Antonio
Laura Carotti
PERSIO, Antonio. – Nacque a Matera il 17 maggio 1542 da Altobello, scultore, e da Beatrice Goffredo; fu il primo di cinque fratelli.
Trascorse un’infanzia difficile a causa [...] , infine, fu pubblicata, per i tipi di Aldo Manuzio, l’opera più una nuova stagione creativa. Al servizio prima dei Caetani, poi dell’antico allievo Lelio Orsini e piacere. L’influenza di Telesio su teorie e pratiche letterarie fra Cinque e Seicento ...
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Inibizione
Vittorio Volterra
Inibizione (derivato dal latino inhibere, "trattenere, frenare") ha il significato generico di trattenere, ostacolare, limitare o proibire un processo o un'azione. In particolare [...] .
Forme di inibizione
Nell'ambito della teoria del riflesso condizionato, I. Pavlov (1927 l'eccitazione, nel caso della formazione dei riflessi condizionati, e l'inibizione, , reattiva, latente ecc. Tali tipi di inibizione neuropsicologica (Hebb 1949) ...
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BENVENUTI, Carlo
Paolo Casini
Nato a Livorrio l'8 febbr. 1716, vi compì i primi studi. Il 14 nov. 1732 iniziò a Roma il noviziato nella Compagnia di Gesù, probabilmente frequentando i corsi di umanità [...] 1754 videro la luce a Roma per i tipi di Antonio de Rossi - che aveva dei corpi naturali e della natura della luce. Su quest'ultimo punto la dissertazione segue l'ipotesi newtoniana circa l'emissione di corpuscoli luminosi, respingendo sia la teoria ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Marcello Malpighi
Domenico Bertoloni Meli
Marcello Malpighi
Marcello Malpighi nasce a Crevalcore (Bologna) nel 1628. Tra il 1646 e il 1653 studia all'Università [...] , sia su un'investigazione a vasto raggio di numerosi tipi di animali, sia, infine, su stati patologici che e aggressivo di quello dei suoi precedenti scritti, cita i suoi avversari e ne critica le teorie. Nelle precedenti pubblicazioni egli ...
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FORNERO, Arturo
Alessandro Porro
Nato il 14 giugno 1885 a Bettola (Piacenza), da Calisto, medico condotto, e da Maria Cappi, compì gli studi classici - diplomandosi nel 1904 - presso il liceo "Melchiorre [...] . 457-463; La peristalsi della tuba umana sotto l'influsso dei testi ormocrinici e non ormocrinici, nel loro confronto con l'influenza con i più diversi tipi di onde e raggi e determinarne le proprietà elettriche, base della teoria, da lui propugnata, ...
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LICHETO, Francesco
Silvano Giordano
Nacque, in data ignota, comunque collocabile tra il 1450 e il 1475, forse a Lovere, nel Bergamasco, oppure a Brescia, stando all'appellativo "de Brixia", con cui [...] Osservanza, furono in parte pubblicati: nel maggio 1512, per i tipi del tedesco S. Mayr vide la luce a Napoli il volume cabalistica. La dottrina immacolista dei francescani permetteva del resto confronti con la teoria ebraica delle sefirot.
L' ...
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GRANATA, Leopoldo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Lungro, nel Cosentino, il 10 ott. 1885, da Giuseppe e Antonietta De Diaco. Compì gli studi secondari e universitari a Cagliari e si laureò in scienze [...] la cariocinesi.
Lo studio dei cromosomi in quegli anni aveva portato a distinguere nel nucleo due tipi di cromatina, per lo cromatico, connessa con la teoria del dualismo nucleare e con quella, complessa, dei cromidi. Denominazioni, congetture e ...
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GUISCARDI, Guglielmo
Nicoletta Morello
Nacque a Napoli nel marzo 1821. Terminati gli studi classici, frequentò i corsi di architettura di Gaetano Genovese.
Nei mesi di settembre-ottobre 1845 presenziò [...] in vapore. L'elevata tensione raggiunta provoca allora esplosioni micidiali, responsabili anche dei terremoti. Il G. manifestò in tal modo piena adesione alla diffusa teoria "acquifera" che propugnava una sola genesi per attività vulcanica e sismica ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...