Etnologo tedesco (Brema 1826 - Trinidad 1905), considerato tra i fondatori dell'antropologia culturale.
In qualità di medico di bordo toccò (1851-1859) varie regioni dell'Africa, Asia, America; nel 1861-66 [...] Grundzüge der Ethnologie, 1884). Pur condividendo con la teoria dell'evoluzione la concezione del progresso dell'umanità, non solo dei bisogni suscitati dai fattori naturali, geografici e climatici, ma anche dei contatti tra gruppi etnici diversi. ...
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Pseudonimo di Christian Emil Marie Küpper, pittore, architetto, scrittore olandese (Utrecht 1883 - Davos 1931). I suoi scritti, letterarî e di critica d'arte (dal 1912 sul periodico Eenkeid), mostrano [...] dal quale si distaccò solo nel 1926, sviluppando la teoria dell'elementarismo.
Opere
Autodidatta, arricchì la sua personalità tra i fondatori del gruppo parigino Abstraction-Création. Il suo impegno sui problemi dei rapporti tra pittura e ...
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Naturalista inglese (Kingston, Canada, 1848 - Oxford 1894); si occupò di fisiologia del sistema nervoso e locomotore degli Echinodermi e dei Celenterati, riassumendo i risultati delle sue ricerche nel [...] li pubblicasse (Essay on instinct, 1883). Si occupò anche dei problemi dell'evoluzione organica e formulò una teoria della "selezione fisiologica" (o dell'isolamento fisiologico) fra gruppi originatisi da un'unica specie e divenuti poi incapaci di ...
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Economista italiano (Pignataro Maggiore 1902 - Milano 1968); professore (dal 1935) nell'università cattolica del Sacro Cuore (Milano), di cui è stato anche rettore (1959-65) dopo la morte di A. Gemelli; [...] 'economia all'etica. Si è occupato di teoria, di politica economica e in particolare delle coalizioni dei problemi di sviluppo. Tra le opere, oltre al Corso di economia politica (14a ed., 1959), si ricordano: Sindacati industriali. Consorzî e gruppi ...
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Sociologo (Buckfield, Maine, 1854 - Chicago 1926). Studiò a Berlino e a Lipsia, dove subì soprattutto l'influenza della scuola storica dell'economia, in particolare di G. Schmoller, nonché di economisti [...] , prestigio, scienza, bellezza, giustizia), come si esprimono negli antagonismi tra gruppi sociali. Di particolare interesse la sua teoria dello stato come mediatore dei conflitti sociali. Opere princ.: General sociology (1905); Adam Smith and modern ...
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Filosofo del diritto e storico (Catania 1892 - Roma 1979); prof. univ. dal 1934, ha insegnato filosofia del diritto a Ferrara, Perugia e Pisa, quindi (1956-62) storia dei partiti e dei movimenti politici [...] L'action juridique, 1933; La libertà e la legge, 1936; Teoria del diritto e dello stato, 1937; Filosofia del diritto, 1954; giustizia, 1962) e sulla storia dei partiti e movimenti politici (Gruppi e partiti politici nella vita pubblica italiana ...
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Matematico russo (Mosca 1884 - Princeton 1972). Studiò a Parigi e negli USA. Prof. (dal 1928) all'Institute for advanced studies di Princeton, N. J.; premio internazionale Feltrinelli (1956) per la matematica, [...] , come la teoria degli integrali armonici di W. Hodge, la teoria delle correnti di G. de Rham, la teoria delle distribuzioni di che intercedono tra i gruppi di omologia di una varietà (teoremi di dualità di L.). Autore dei trattati: Topology (1930 ...
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In psichiatria, p. endogena è la spinta che deriva da un qualsiasi fenomeno e meccanismo psichico (per es., affettivo o istintivo), indipendentemente da ogni sollecitazione esteriore.
In psicanalisi, il [...] Nella prima formulazione (1905) della teoria delle pulsioni, Freud distinse due gruppi di p. primordiali: quelle sessuali morte, tra loro contrapposte, e approfondì lo studio dei rapporti tra i diversi gruppi di p. che possono interagire, come in un ...
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Matematico russo (Mosca 1901 - ivi 1975). Il suo nome è legato a ricerche di algebra, di teoria della misura, di teoria degli insiemi, di logica matematica, di teoria degli algoritmi, di matematica intuizionista [...] all'Istituto di pedagogia V. I. Lenin di Mosca. Uno dei suoi più celebri risultati è la dimostrazione che non sempre esiste un algoritmo che riduca una data successione di elementi di un gruppo all'elemento unitario. Insieme con il suo allievo S. ...
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Matematico (Morano Calabro 1876 - Roma 1939). Prof. (dal 1912) di geometria nelle univ. di Cagliari, Parma, Catania, Napoli, e infine (dal 1935) di Roma, dove succedette a G. Castelnuovo nella cattedra [...] e socio nazionale dei Lincei (1937). Partito da problemi di geometria algebrica, sviluppò la teoria aritmetica delle funzioni abeliane, che egli chiamò teoria delle matrici di Riemann. Egli la collegò genialmente alla teoria delle algebre, alla ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...