Vedi CASA dell'anno: 1959 - 1994
CASA
S. M. Puglisi
S. Bosticco
G. Garbini
L. Guerrini
R. A. Staccioli
R. A. Staccioli
A. Giuliano
J. Auboyer
1. - Preistoria. - Il primitivo concetto di c. implica [...] esame del materiale non consente tuttavia di accettare la teoria suddetta; per i templi il tipo "babilonese" non piante appartengono indifferentemente all'uno o all'altro deitipi ricordati.
Le abitazioni più antiche della Mesopotamia meridionale ...
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CITTÀ-STATO
Mario Vegetti e Renato Bordone
Polis
di Mario Vegetti
La πόλιϚ antica
La tradizionale espressione 'città-Stato' appare da un lato adeguata a descrivere la πόλιϚ greca del periodo classico, [...] Henri Pirenne, nel corso degli anni venti, la sua nota teoria sulla 'nascita della città medievale', secondo la quale la vita urbana si manifesta con l'oscillazione deitipi di assemblea, la variabilità del numero dei consoli, i tentativi di ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Professioni liberali e professioni tecniche
Laurence W.B. Brockliss
Professioni liberali e professioni tecniche
Nel periodo della Rivoluzione [...] dagli altri intellettuali o la nuova scienza da altri tipi di ricerca. Per i contemporanei, gli adepti della nuova dimostrato l'inadeguatezza matematica della teoriadei vortici di Descartes che spiegava il movimento dei pianeti. I cartesiani dell' ...
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Ultrastrutture biologiche
AAngelo Bairati
di Angelo Bairati
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) cenni storici. □ 2. Le ultrastrutture elementari: a) strutture filamentose; b) strutture laminari; [...] glicocalice': questo, che può presentare variazioni a seconda deitipi cellulari, ha importanza nei meccanismi di adesione fra le , ha fornito la sicura dimostrazione della validità della teoria del neurone. Tuttavia, la possibilità dell'esistenza fra ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] organicamente in relazione a vari tipi di onde sismiche nei lavori dei sismologi Beno Gutenberg e Charles F Itô verrà insignito del premio Wolf nel 1987.
Nasce la teoriadei giochi. Johann von Neumann e Oskar Morgenstern pubblicano The theory of ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. I cabinets
Krzysztof Pomian
I cabinets
Dal XVI al XVIII sec., il cultore di storia naturale esercita la sua attività generalmente in un cabinet, [...] la camera delle meraviglie, la Kunst und Wunderkammer. Questi due tipi di collezioni servirono da modello perché già esistevano da molto e dalle convinzioni religiose.
Con l'abbandono della teoriadei quattro elementi ‒ che permetteva di assegnare a ...
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Natura e cultura
Francesco Remotti
Natura/cultura: da domini 'naturali' a costrutti 'culturali'
Come molte coppie di concetti oppositivi, anche la distinzione natura/cultura può dare a tutta prima l'impressione [...] , raffiguriamo questa strategia autonomistica, motivata dalla duplicità deitipi di sapere scientifico, con uno schema siffatto: rispondere in modo adeguato dopo così tanto tempo. La teoria dell'uomo come essere manchevole ha diversi argomenti a suo ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] fra i quali si reclutavano per lo più i tipi alla Rosales, gli impazienti d'avanguardia. Da solido ), attraverso la Filosofia della rivoluzione, alle aberrazioni farneticanti della Teoriadei periodi politici (1874) e de L'aritmetica della storia ...
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Partiti politici e sistemi di partito
Stefano Bartolini
di Stefano Bartolini
Partiti politici e sistemi di partito
Il partito politico moderno
Di partiti si parlava già nel contesto del Senato romano, [...] vita sociale del membro e del cittadino.
La classificazione deitipi di partiti viene in buona parte sistematizzata nel secondo for analysis, New York-Cambridge 1976.
Sartori, G., Teoriadei partiti e caso italiano, Milano 1982.
Schmitter, P., ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] sostituita una visione più complessa, che concepisce i due tipi di evoluzione come correlati tra loro: se il sorgere chiara derivazione biologica. Più ambivalente appare il ricorso alla teoriadei sistemi, quale è stata formulata da Ludwig von ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...