L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] modo di attività, alla maniera degli attrattori nella teoriadei sistemi dinamici. Infatti, in questo contesto il l siti dell' evocazione della memoria attivati da Ca sono di tre tipi. l siti del primo tipo si trovano nella corteccia posteriore, cioè ...
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Immagini del linguaggio
Friedmann Pulvermüller
(Sozialwissenschaftliche Fakultät, Universität Konstanz, Costanza, Germania)
Secondo le teorie del 19° secolo, il linguaggio era localizzato in due piccole [...] e parole contenuto, rimane ancora da chiarire quale proprietà deitipi di parole si correli a queste differenze. Le (v. figura 4).
Dobbiamo ancora sottolineare che alcune recenti teorie neuronali a grande scala, e le loro applicazioni ai meccanismi ...
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La grande scienza. Imaging diagnostico computerizzato
Marco Salvatore
Arturo Brunetti
Imaging diagnostico computerizzato
Attualmente vengono utilizzate diverse tecniche e svariati approcci fisici per [...] Nelle moderne tecniche di radiografia digitale vengono impiegati diversi tipi di rilevatori di raggi X, come alternativa alla la base per questi studi quantitativi è chiamato 'teoriadei traccianti', mentre i radiofarmaci utilizzati per questo scopo ...
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Il problema mente-cervello
Paul M. Churchland
(Philosophy Department, University of California San Diego, California, USA)
Patricia S. Churchland
(Philosophy Department, University of California San [...] colori negli esseri umani e nei primati è quella dei processi antagonisti. Secondo tale teoria il colore viene codificato come un vettore di livelli di attivazione a tre elementi, entro tre tipi specifici di cellule che formano sinapsi (forse nel NGL ...
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Modelli matematici in immunologia
Ulrich Behn
(Institut für Theoretische Physik, Universitat Leipzig Lipsia, Germania)
Franco Celada
(Cattedra di Immunologia, Università di Genova Genova, Italia)
Philip [...] discreto, che non si escludono vicendevolmente. In teoria, entrambe le tecniche possono essere adoperate per tentare secondo. Quindi, l'efficacia della risposta aumenta con l'aumentare deitipi di MHC. Alla fine, tuttavia, il sistema finisce per ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] che il D. poneva alla base di quest'opera: la teoria di un unico tipo originario indeterminato che egli contrapponeva alla teoriadei quattro tipi di G. Cuvier, e la teoria dello sviluppo delle forme organiche come serie di metamorfosi della forma ...
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La grande scienza. Neurofisiologia
Francesco Lacquaniti
Neurofisiologia
La neurofisiologia è una disciplina scientifica relativamente giovane dal punto di vista delle metodologie impiegate. Le tematiche [...] così fondata la 'frenologia', popolarmente conosciuta come 'teoriadei bernoccoli'. Sempre agli inizi dell'Ottocento, Marie-Jean malattie neurologiche, quali il morbo di Parkinson, alcuni tipi di lesioni cerebellari o emisferiche cerebrali, oppure il ...
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Farmaco
Vittorio Alessandro Sironi e Vittorio Erspamer
Il termine farmaco indica ogni sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni [...] i fuochi della Rivoluzione francese, A.L. Lavoisier confuta la vecchia 'teoria del flogisto' e pone le basi della nuova chimica quantitativa.
Il dipendenti). La conoscenza più approfondita deitipi e del funzionamento dei canali ionici non solo rende ...
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Memoria: studi sperimentali
DDaniele Bovet
di Daniele Bovet
Memoria: studi sperimentali
sommario: 1. Definizione. 2. Cenni storici. 3. Classificazione e filogenesi dei vari tipi di memoria. 4. Parametri [...] V. Bechterev sulle reazioni di fuga e di evitazione e alle teorie delle rappresentazioni psicomorfologiche di Anokhin (1935), di E. A. l'andamento di un ramo di iperbole.
b) Pluralità deitipi di memoria nell'uomo
L'idea di una differenziazione fra ...
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Comunità
Anna Laura Palazzo
Mario Picchi
Giancarlo Urbinati
Il termine viene dal latino communitas, derivato di communis, "che è comune a molti o a tutti, condiviso". Indica, in senso astratto, l'essere [...] di ciascuna esperienza in uno o l'altro deitipi o sottotipi formulati dai ricercatori.
2.
Breve storia , della collaborazione di Jones, mettendo a frutto la sua teoria dell'apprendimento sociale o 'in azione'. Altri incontri fecondi si ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...