Cefalea
Federigo Sicuteri
Maria Nicolodi
La cefalea, dal greco κεϕαλαία, derivato di κεϕαλή, "testa", indica genericamente una sensazione molesta o dolorosa al capo, connessa a una causa patologica [...] del sistema che modula/inibisce la trasmissione deisegnali sensitivi e dolorosi. Vista l'enorme A. Cernibori, Amsterdam, Elsevier, 1989, pp. 201-06.
id., La teoria serotoninica dell'emicrania 1959-1991, "Annali Italiani di Medicina Interna", 1991a, 6 ...
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Estasi
Marco Margnelli e Enrico Comba
L'estasi (dal greco ἔκστασις, "stato di stupore della mente", da ἐξίστημι, "uscire di sé") è una forma particolare di esperienza psicologica, il cui nucleo centrale [...] che ricevono i segnali sensoriali e quelle che li analizzano) invece che neurofisiologico (blocco deisegnali sensoriali lungo le nella comunità.
A tali conclusioni si avvicinano anche le teorie di tipo psicoanalitico, le quali tendono a ricondurre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La semiotica, o semiologia – dal greco sēmêion, “segno” – viene tradizionalmente definita [...] sistema di segni, come il linguaggio gestuale dei sordomuti e il codice deisegnali militari. Semplicemente – afferma Saussure – la A questo proposito Charles Morris in Lineamenti di una teoriadei segni (1938) ha suddiviso il campo della semiotica ...
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Cellula. Comunicazione inter- e intracellulare
Andrea Levi
Si calcola che tra la comparsa dei primi organismi unicellulari e la successiva affermazione degli organismi pluricellulari siano intercorsi [...] subunità α, 5 per la β e 12 per la γ. Sono quindi in teoria possibili 16×5×12=960 distinte proteine G. Non è noto, però, se di un recettore diverso con conseguente regolazione incrociata deisegnali). Un secondo meccanismo di feedback negativo è ...
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glia
La glia, o neuroglia, è la maggiore componente cellulare del sistema nervoso, essendo da 10 a 50 volte più numerosa dei neuroni. Il nome venne introdotto a metà del 19° sec. per indicare la sostanza [...] nell’arco di qualche giorno, probabilmente a causa dell’assenza deisegnali di sopravvivenza inviati dagli assoni. La mielina si presenta sistema nervoso centrale. Dopo un lungo dibattito, la teoria a oggi più accreditata è che la microglia derivi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La teoriadei quanti nasce agli inizi del Novecento dalla ricerca di Max Planck sulla [...] filosofi della fisica, che è tuttora in corso.
La vecchia teoriadei quanti: Planck e la radiazione del corpo nero
Secondo le il principio relativistico di località (non esistono in natura segnali che viaggiano a velocità superiori a quella della luce ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Anche se gli studi anatomo-patologici si sono a lungo concentrati sulle modificazioni [...] origine cellulare. Robert Huebner e George Todaro formulano invece la teoria che il cancro sarebbe dovuto all’attivazione, spontanea o indotta coinvolte nella trasmissione e nella trasduzione deisegnali che stimolano la crescita cellulare, nell ...
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elettricità
Giovanni Vittorio Pallottino
Carica elettrica e fenomeni a essa collegati
L'elettricità è l'insieme dei fenomeni prodotti dalla carica elettrica, una proprietà di alcune particelle che costituiscono [...] altre come supporto per l'informazione, cioè come segnale. L'elettricità costituisce infatti al tempo stesso una forma costituita appunto da particolari corpuscoli elettrici. La teoriadei fluidi elettrici fu abbandonata definitivamente dopo la ...
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Come si analizza il segnale acustico
La fonetica acustica è lo studio deisegnali acustici complessi diretto a scomporli nelle loro componenti semplici. Essa si serve principalmente della spettrografia, [...] delle seconde formanti delle vocali a contatto (la «teoriadei loci», formulata per la prima volta da Delattre, nel tratto corrispondente alla fricativa [s]. Notiamo infatti che il segnale più intenso si trova inizialmente nella zona compresa tra i ...
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olfatto
Laura Baroncelli
Maria Spolidoro
Il mondo che ci circonda è saturo di odori, la cui percezione è evocata dall’interazione tra piccole molecole volatili e i recettori dei neuroni sensoriali [...] singola sostanza odorosa determina l’attivazione di diversi glomeruli. La teoria ‘un recettore-un odorante’ è stata quindi superata ed è diventando la sede deputata alla rilevazione deisegnali feromonali. Questa ipotesi sembra essere parzialmente ...
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informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...
comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti di un meccanismo; c. dei privilegi,...