Radicali liberi: biologia e patologia
Giuseppe Rotilio
Radicale libero è una qualsiasi specie chimica, atomo o molecola, di natura organica o inorganica, che, avendo elettroni spaiati nei suoi orbitali, [...] contesto delle conoscenze del tempo, come 'una teoria basata sulla chimica dei radicali liberi e delle radiazioni'. Ora, però, è un enzima ossido-riduttivo che, una volta attivato da segnali pro-apoptotici di tipo ossidativo che modulano il suo grado ...
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Vertigine
Renato Grasso
Francesco Lacquaniti
Bruno Callieri
Con il termine vertigine (dal latino vertigo, "capogiro", derivato di vertere, "volgere") si intende una sensazione illusoria di rotazione [...] bulbopontini e cerebellari, i recettori da stiramento dei muscoli nucali, le vie visive (diplopia) del movimento dello stesso. I segnali provenienti dai vestiboli giungono, attraverso spiegazione è data dalla teoria del 'conflitto intersensoriale', ...
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LORI, Ferdinando
Adriano Paolo Morando
Nacque a Macerata il 29 sett. 1869, da Luigi e da Candida Lucchini. Conseguita a 17 anni la maturità classica, nel 1886 si trasferì a Roma dove si laureò in ingegneria [...] compressione sulle proprietà magnetiche del ferro, in Atti della R. Accademia dei Lincei. Memorie, cl. di scienze fisiche, mat. e nat., s a tracciare una teoria del rivelatore magnetico a onde hertziane (Trasmissione di segnali per mezzo di correnti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Popolazione, produzione e consumo, cresciuti in modo ininterrotto fra XI e XIII secolo, invertono [...] però, è possibile individuare anche i segnali di una ristrutturazione di lungo periodo di carattere scientifico (come la teoria miasmatica o quella astrologica) e aree europee: ne sono attestazioni la guerra dei Cent’anni (1337-1453), la guerra delle ...
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Marconi, Guglielmo
Anna Parisi
L’inventore della telegrafia senza fili
Considerato il padre della telegrafia senza fili, da cui poi si svilupparono la radio, la televisione e ogni altro sistema di comunicazione [...] il segnale attraverso fili elettrici. Non sempre è facile realizzare in pratica quanto è stato previsto in teoria, fonda a Londra una società per lo sviluppo e la commercializzazione dei sistemi di comunicazione senza fili. Nel 1900 l’azienda prenderà ...
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tempo, misura del
Giovanni Vittorio Pallottino
La grandezza che stabilisce la successione degli eventi e la loro durata
Il tempo è una grandezza fisica che permette di determinare l’ordine con cui accadono [...] oggi in base a proprietà fisiche della materia. Secondo le teorie attuali non è sempre possibile stabilire se due eventi sono diversi paesi del mondo attraverso il sistema dei fusi orari, e i segnali che scandiscono il tempo sono distribuiti da ...
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codice di comunicazione neuronale
L’insieme delle regole di corrispondenza con cui i neuroni rappresentano (codificano) l’informazione ricevuta, elaborata e trasmessa. Il c. di c. n. ha una componente [...] l’attività elettrica di un neurone codifica i segnali da cui viene stimolato, per trasmettere alle cellule , con l’ausilio di multielettrodi e di strumenti teorici della teoria dell’informazione e dei processi stocastici. Lo studio del c. di c. n. ...
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Ladri di biciclette
Giaime Alonge
(Italia 1947, 1948, bianco e nero, 92m); regia: Vittorio De Sica; produzione: Vittorio De Sica per PDS; soggetto: Cesare Zavattini, dall'omonimo romanzo di Luigi Bartolini; [...] sua, dove vengono accerchiati dalla folla ostile dei vicini. Bruno chiama un carabiniere, che però segni del conflitto da poco terminato e i segnali di una rinascita che sta per arrivare. il film obbedisce alla teoria zavattiniana del 'pedinamento', ...
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cognizione degli animali
cognizióne degli animali locuz. sost. f. – Campo di ricerca sviluppatosi principalmente nella seconda metà del 20° secolo, ma che ha origine dai dibattiti suscitati dalla teoria [...] la molteplicità dell’intelligenza, dei processi di apprendimento, della memoria animali è studiata in relazione alle teorie proposizionali del pensiero; perché si innanzi tutto se l’emissione di un segnale, per es. vocale riguardo a un pericolo ...
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moltiplicatore
moltiplicatóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. del lat. multiplicator -oris, dal part. pass. multiplicatus di multiplicare (→ moltiplicando)] [LSF] Ciò che moltiplica qualcosa, sia nel signif. [...] 'operazione di moltiplicazione, della quale costituisce uno dei fattori. ◆ [FTC] [MCC] Meccanismo segnale ottico di un laser, anche noto come generatore ottico armonico: v. ottica non lineare: IV 408 e. ◆ [FTC] [FSD] M. plastico: v. plasticità, teoria ...
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informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...
comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti di un meccanismo; c. dei privilegi,...