Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà
B. d'Agostino
A) I precedenti. - B) Formazione della civiltà v. - C) Fasi cronologiche. - D) Cronologia assoluta. - E) Interpretazioni [...] di bronzo laminato. Leggermente più vario è anche il repertorio deitipi e delle decorazioni dei vasi: è ad esempio diffusa in tutta l'area l' picena e laziale (v. terramaricola, civiltà).
Alla teoria del Pigorini si oppose il Brizio, che vide nei ...
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Abitazione
Anna Laura Palazzo
Il termine indica sia il risiedere, lo stare in un luogo, sia il luogo concreto in cui si abita, la dimora, la casa. Espressione di un'esigenza primaria per l'uomo, quale [...] che si approfondisce per la realizzazione di ambienti arieggiati da una teoria di corti e chiostrine interne. In una prima fase, sono vengono abbattuti grazie alla standardizzazione dei procedimenti costruttivi e deitipi edilizi. In Germania, negli ...
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Vedi SUDARABICA, Arte dell'anno: 1966 - 1997
SUDARABICA, Arte
J. Pirenne
1. - Inquadramento storico e influenze. - L'interpretazione di una cultura artistica e della sua storia è in rapporto diretto [...] recente, si riscontrò una visibile influenza ellenistica. La teoria di Glaser e Hommel continuava tuttavia ad essere considerata sabea, si trovano resti di colonne che presentano varianti deitipi ora descritti.
Un disegno di Glaser e un capitello ...
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BASSA, Ferrer e Arnau
R. Alcoy
Pittori catalani, padre e figlio. Ferrer, attivo secondo i documenti tra il 1321 e il 1348, è considerato il più illustre tra gli artisti che introdussero in Catalogna [...] dell'apprendistato di Ferrer (Alcoy, 1991), confermando la teoria di un influsso toscano mediato da ulteriori poli di gli aspetti più severi, favorendo la penetrazione deitipi fisionomici elaborati contemporaneamente dal Maestro di Baltimora. ...
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CUFICA
P. Orsatti
Grafonimo usato tradizionalmente per designare la scrittura araba, epigrafica o libraria, dei primi secoli dell'Islam.Si ritiene che l'aggettivo cufica (arabo kūfī) sia derivato dal [...] islamico. Nello stesso tempo però è generalmente accettata la teoria secondo la quale la c. sarebbe stata in qualche modo Faḍā'ilī (1971) nella c. semplice, come nella maggior parte deitipi della c. ornamentale, il rapporto sarebbe di uno a sette, ...
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GRUAMONTE e ADEODATO
V. Ascani
Fratelli scultori e, verosimilmente, architetti, attivi a Pistoia nella seconda metà del 12° secolo.La firma dei due artisti compare su un'iscrizione presente sull'architrave [...] formali, che portano a una omogeneizzazione deitipi facciali dei personaggi, nella maggiore e personale disinvoltura animali isolati, in teoria o a comporre scene di combattimento, compaiono, del resto, anche nelle ghiere dei portali della facciata ...
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Vedi LACONICI, Vasi dell'anno: 1961 - 1995
LACONICI, Vasi
P. Pelagatti
Classe di vasi greci arcaici che furono considerati per lungo tempo come prodotti di fabbriche di Cirene, poiché cirenaici erano [...] Pfuhl, E. Buschor, E. A. Lane, L. Laurenzi). La teoriadei due centri di produzione, Sparta e Cirene, sostenuta da alcuni (G. schwarzfigurige Vasengattung, Königsberg 1929, p. 54 (tipidei comasti laconici); P. Mingazzini, Vasi della Collezione ...
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ATRIO (atrĭum)
G. Matthiae
È il cortile interno della domus italica nel quale in origine si svolgeva la vita familiare; era quindi ambiente di rappresentanza, di ricevimento, di lavoro, sede del focolare [...] caratteristiche dell'ambiente. Maggiore attendibilità presenta questa teoria quando propugna essere stati gli Etruschi gli l'andamento delle falde del tetto è opposto a quello deitipi finora considerati e diretto verso l'esterno; Vitruvio afferma ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La pittura parietale
Laura Buccino
La pittura parietale
I rinvenimenti archeologici in Magna Grecia hanno portato alla luce resti consistenti di pittura [...] conservate nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, è dipinta una teoria di 27 donne in atto di compiere una danza funebre storiche e di episodi esemplari e la forte individualizzazione deitipi umani, che avrebbero avuto una grande influenza a ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] fornire le tombe di La Vela, dove i tre tipi costruttivi (a fossa semplice, a fossa con perimetro teoria una lingua viva, moderna, unitaria, modellata non più sull’imitazione della lingua scritta dei trecentisti e dei cinquecentisti, ma sull’uso dei ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...