MORO, Aldo
Piero Craveri
MORO, Aldo. – Nacque a Maglie (Lecce) il 23 settembre 1916 da Renato e da Fida Sticchi, secondogenito di altri tre fratelli: Alberto e Alfredo Carlo, magistrati, Salvatore, [...] Negli anni seguenti pubblicò due lavori di notevole impegno, La dell’onore individuale in una società democratica e delvalore della verità in relazione ad essa, si del potere politico, amministrativo e giudiziario. La dimestichezza con la teoria ...
Leggi Tutto
GOBETTI, Piero
Corrado Malandrini
Nacque a Torino il 19 giugno 1901 da Giovanni Battista e Angela Canuto.
Entrambi i genitori, di estrazione contadina, provenivano da Andezeno, nel Chierese. Si erano [...] mio padre toglievano il sonno. L'impegno del loro lavoro era di arricchire, e arricchire non lo scopo di offrire un contributo di "teoria liberale, pensato e scritto secondo un piano e consolidare una sicurezza di valori e di convinzioni: fissare ...
Leggi Tutto
BANDINI, Sallustio Antonio
Mario Mirri
Nacque a Siena il 19 apr. 1677, terzogenito di Patrizio e di Caterina Piccolomini.
I Bandini, in realtà, signori di Castiglioncello, originari di Massa Marittima, [...] valore intrinseco della moneta; riconosceva il carattere strumentale del la cui ricchezza (e il lavoro di ogni categoria sociale) dipendeva di S. B.,Siena 1877; V. Cusumano, La teoriadel commercio dei grani in Italia,in Archivio Giuridico,XIX (1877 ...
Leggi Tutto
DE VIO, Tommaso (Tommaso Gaetano, Caetano)
Eckehart Stöve
Nacque intorno al 20 febbr. 1469 a Gaeta (prov. di Latina), quarto e ultimo figlio di Francesco e Isabella de Sieri. Al battesimo ricevette il [...] ), che non solo condannava le teorie averroiste sull'anima umana, ma dipendenza delvalore dei sacramenti dalla convinzione di fede del singolo , p. 228).
Già nell'ultima parte del suo lavoro principale, il commento alla Summa theologiae di Tommaso ...
Leggi Tutto
DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] terrestri, conforme alle teorie pubblicistiche della stessa " genesi, il divenire, il valore dei maggiori storici antichi ( storia - che è poi la ragione vera del sostanzialmente scarso interesse e lavorodel D. nel campo della storia "imperiale": ...
Leggi Tutto
FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] sul concorso del 1772 sulla teoria della luna l'accademia parigina criticò fortemente il lavorodel F.; lo tempi e ambienti in cui la attività scientifica era già un valore sostenuto socialmente. Egli indica il principale fattore di stasi della ...
Leggi Tutto
ALBERTI, Leon Battista
Cecil Grayson
Giulio Carlo Argan
Nacque a Genova il 14 febbr. 1404, durante l'esilio degli Alberti da Firenze, secondo figlio naturale di Lorenzo di Benedetto Alberti e di Bianca [...] dell'effetto visivo e delvalore formale e simbolico dell' aedificatoria traccia piuttosto un "ideale" che una "teoria" dell'architettura). Il fatto di non avere scultore. Soltanto nel '50, quando i lavori erano già molto innanzi, mutò il primo ...
Leggi Tutto
GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] e spesso ne accettava le teorie, sforzandosi di allogarle in un una esatta visione dell'importanza e delvalore dei fattori psichici, dell'attività G. psicologo, Milano 1960; Padre G. e i problemi dellavoro, Milano 1960; L. Ancona - P.A. Achille, ...
Leggi Tutto
CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] con il duca in persona le linee del proprio lavoro e avvia un processo che si protrarrà per l'autorizzazione del modello pindarico e per il suo valore di iniziazione simbolica l'indebitamento delle teoriedel C. nei confronti del Trissino e quello ...
Leggi Tutto
VERRI, Pietro
Carlo Capra
– Nacque a Milano il 12 dicembre 1728, primogenito di Gabriele, patrizio milanese e giurista, futuro senatore (1749) e reggente (v. la voce in questo Dizionario), e di Barbara [...] di eccezionale valore su Parigi e del bisogno come pungolo del progresso economico e civile, del commercio, del denaro come «merce universale», della ricchezza delle nazioni; sviluppa poi la teoriadel prezzo come risultato del febbrili lavori per l ...
Leggi Tutto
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...