SVILUPPO, Limiti dello
Roberto Vacca
L'esistenza di l. dello s., almeno della popolazione, fu già intuita da G. Botero alla fine del Cinquecento. Alla metà del Settecento R. Wallace, precorrendo T.R. [...] suo tempo a circa 900 milioni. Le note teorie di Malthus (XXII, p. 49) suggerivano Per es., il tasso di natalità è funzione diretta del livello di popolazione in età fra 16 e 45 quali lavorano su parametri a variazione lenta considerandone i valori ...
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Localizzazione e delocalizzazione
Cesare Emanuel
In senso letterale il termine localizzazione designa l'ubicazione di un'attività, di una impresa o di un bene in uno specifico luogo geografico. In senso [...] la remunerazione, al valore di mercato, dei materiali impiegati e dei servizi utilizzati, delle quote di ammortamento del patrimonio tecnico dell'impresa (fabbricati, impianti, macchinari, attrezzature ecc.), dellavoro indispensabile per compiere il ...
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WALRAS, Marie-Esprit-Léon
Alfonso De Pietri-Tonelli
Economista, figlio del precedente, nato a Evreux (Normandia), il 18 dicembre 1834, morto a Clarens, presso Losanna, il 5 gennaio 1910.
Prese le mosse [...] adeguazione. Il valore della teoria dell'equilibrio economico di W., non soltanto nella storia del pensiero economico, es., i problemi della meccanica. Si prendono, con un lavoro delicato di scelta, dall'osservazione delle uniformità che si ritiene ...
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Divisione dellavoro
Michele Salvati
Introduzione
La vastissima area tematica che si riferisce alla divisione dellavoro contiene alcuni dei problemi fondanti delle due maggiori discipline scientifiche [...] essa, per il progresso tecnico e la divisione dellavoro) è scomparso dalla teoria economica dominante e solo pochi eterodossi lo coltivano. accettabile di soddisfazione dell'altra. Il problema di valore che Marx pone (anche se non lo riconosce come ...
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AUTOGESTIONE E COGESTIONE
Ota Šik e Marcello Pedrazzoli
Autogestione
di Ota Šik
Introduzione
In economia per autogestione si intende in generale l'amministrazione delle aziende esercitata dai lavoratori, [...] poi modificato le teorie, e le nuove teorie hanno in fra i suoi membri un direttore dellavoro che deve essere scelto fra le lavoratori e dell'impresa, alla ricerca di accordi e al superamento di eventuali conflitti (v. Witt, 1987).
Questo valore ...
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Mercato e società
Luciano Gallino
sommario: 1. La costruzione sociale del mercato. 2. Il mercato come sistema informativo e regolatore sociale. 3. Il fattore tecnologia. Dal mercato-luogo al cyber-mercato. [...] lavoratoridel Nord e del Sud sono così schematizzabili (facendo nei vari casi sempre pari a 100, per semplificare, valori assoluti diversi, cioè il costo dellavoro imperi: le economie nella storia e nella teoria, Torino 1978).
Rifkin, J., The end ...
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Impresa e società
Franco Maria Amatori
Introduzione
L'impresa è un insieme di azioni svolte da diverse persone ma predeterminate da un piano e dirette e coordinate da una volontà unitaria (cfr. Sombart, [...] valore aggiunto maggiore di quello offerto dalle esportazioni tradizionali, costituite soprattutto dalle lavorazioni tessili. L'acciaio, del growth of the firm, Oxford 1959 (tr. it.: La teoria dell'espansione dell'impresa, Milano 1973).
Piore, M.J., ...
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Sistemi fiscali
AAlberto Zanardi
di Alberto Zanardi
Sistemi fiscali
sommario: 1. Introduzione. 2. Alcuni elementi quantitativi. 3. Le riforme dei sistemi fiscali negli anni ottanta e novanta: caratteri [...] indicatore assai approssimativo - il cui valore dipende tra l'altro da specificità lavoro che è caratterizzato da una offerta più rigida rispetto al proprio prezzo di quanto non sia quella del capitale, in coerenza con quanto prescritto dalla teoria ...
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Pianificazione
Ota Sik
sommario: 1. Breve excursus storico. 2. Difetti del dirigismo del sistema sovietico di pianificazione. 3. La riforma del sistema iugoslavo. 4. Le idee di riforma in Cecoslovacchia. [...] fattori di produzione (mezzi di produzione e lavoro) necessario per produrre singoli beni o gruppi molto lunga, anche se la teoria non ha avuto poi modo di e profitti sono parti costitutive del prodotto netto (del nuovo valore creato). Poiché però i ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Economia e criminalità
Ernesto U. Savona
Introduzione
Motivi economici sono spesso alle origini di comportamenti criminali orientati al profitto. Il comportamento criminale, a esclusione di quello provocato [...] La più nota tra le teorie economiche della criminalità è quella , cioè il dare o ricevere beni di valore perché un atto ufficiale sia compiuto. In questa sviluppo di un paese, diminuisce la produttività dellavoro e fa aumentare i prezzi dei beni ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...