In economia, la misura di ciò che deve essere impegnato per ottenere la disponibilità o la proprietà di un bene o la prestazione di un servizio.
C. di produzione
È semplicemente il c. di un bene, la spesa [...] del tempo libero. Nella produzione, indica il c. di produzione di un bene in termini delvalore a unificarsi. La teoria dei c. dellavoro
Si definisce c. dellavoro l’insieme delle spese sostenute dall’impresa per utilizzare l’opera dellavoratore ...
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Uomo politico, pensatore ed economista (Besançon 1809 - Parigi 1865). Eletto nel 1848 all'Assemblea nazionale, P. svolse un'intensa attività politica anche in veste di pubblicista. Tenace oppositore di [...] in possesso, che non produce rendita, e ad ancorarla all'esercizio dellavoro, sulla base dell'identità istituita, sulla scorta delle teorie smithiane, tra valore e lavoro. Come spiegava nella Philosophie de la misère e poi nella Théorie de ...
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Archeologia
Si definisce c. il linguaggio e il gusto artistico che una civiltà esprime in un dato periodo e che rimarrà tipico ed esemplare di quella civiltà, preso a modello e imitato per lungo tempo. [...] all’acquisizione di nuove tecnologie e al nuovo sistema di organizzazione dellavoro in squadre. Più in generale nel 5° sec. cambiò , sia l’analisi di Ricardo si concentrano sulla teoriadelvalore, sulla distribuzione tra salari, profitti e rendite e ...
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Economista (Hervey Hill, Irlanda, 1780 - Londra 1864). Già noto in quanto ispiratore della cd. scuola monetarista, la storiografia economica del Novecento ne ha rivalutato l'originalità entro la scuola [...] economy club (1821), animò i dibattiti del circolo intorno alla teoria ricardiana delvalore-lavoro, cui rivolse (1823) alcune obiezioni di principio che indussero D. Ricardo a ripensare e precisare le sue argomentazioni. La sua opera principale ...
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Economista irlandese (Dublino 1802 - ivi 1884), che occupò per primo la cattedra di economia politica del Trinity College di Dublino. Le sue Lectures on political economy (1834), la cui originalità e la [...] E. Seligman nel 1903, contengono acute argomentazioni contro la teoriadelvalore fondata sul lavoro, una teoriadel salario vicina a quella di J.-B. Say e una moderna teoria dell'interesse basata sulla produttività marginale. Interessanti anche le ...
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TERZIARIO
Innocenzo Cipolletta-Giuseppe Rosa
Claudio Sardoni
Con il termine t. si è soliti designare quel complesso di attività extra-agricole ed extra-industriali che hanno per oggetto una produzione [...] fattori, se il tasso di crescita delvalore aggiunto a prezzi costanti dei due .R. Pizzuti, Milano 1994.
Teorie dello sviluppo del terziario. - Sebbene esista un interessato alla qualità e alla quantità dellavoro svolto per erogare il servizio. Un ...
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Stato sociale
Stefano Gorini
(v. welfare state, App. V, v, p. 797)
L'ambito dello stato sociale
Il termine stato sociale o protezione sociale indica un insieme di attività, prevalentemente ma non esclusivamente [...] consumi fino a un determinato valore degli stessi) producono (limitatamente il costo di un minor impegno del singolo. La teoria mostra che, a causa di questa altro lavoro, o del primo lavoro, la ridistribuzione intersettoriale, dai lavoratori dei ...
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I varî atteggiamenti assunti dal movimento cooperativo nell'ultimo ventennio rivelano una progressiva chiarificazione del concetto di cooperazione, considerata come una insopprimibile esigenza associativa [...] teoria economica, la cooperazione ha precisato i suoi limiti e il suo valore, riscontrando la sua validità solo in quanto agisce come correttivo di un diverso ordinamento economico, specialmente del di consumo, 2.190 di lavoro, 983 agricole, 372 di ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] dal Nord verso il Sud e raggiunge i valori minimi nelle isole. La vite è presente 1.545.000, ossia il 7,2% delle forze di lavoro.
In particolare, nel 1977 sono stati rilevati 211.000 disoccupati zdanoviana, la teoriadel realismo socialista, essa ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] valori prossimi a quelli della prima metà degli anni Sessanta. Il fenomeno ha riflesso il recupero della capacità di creare nuovi posti di lavoro hanno dato forma al tentativo di articolare una teoriadel postmodernismo nelle arti visive. Nel 1977 il ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...