MASCI, Guglielmo
Domenico Da Empoli
– Nacque a Napoli il 18 nov. 1889 da Filippo, professore di filosofia morale nell’Università di Napoli, e da Giuseppina Tattoni.
Il M. frequentò l’Università a Napoli, [...] austriaca; nella stessa opera egli svolge diverse argomentazioni di filosofia della scienza sempre collegate alla teoriadelvalore, criticando in particolare l’interpretazione di V. Pareto, da lui definita «matematico-meccanica». Il successivo ...
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utilità
Domenico Tosato
La rilevanza del concetto di utilità nella teoria economica
Il ruolo e il significato del concetto di utilità hanno subito profondi mutamenti nella storia dell’analisi economica: [...] utilità marginali dei singoli beni, ponderate con i rispettivi prezzi.
Il principio marginalistico si impose come fondamento della teoriadelvalore intorno al 1870, con la pubblicazione indipendente dei lavori di W.S. Jevons (➔), C. Menger (➔) e L ...
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progressivita
Ruggero Paladini
progressività Carattere progressivo dell’imposta, per cui essa è costituita da un prelievo, in genere calcolato con riferimento al reddito complessivo individuale, che [...] durante il 19° secolo. Fino al 1870, quando W.S. Jevons, C. Menger e M.-E.-L. Walras svilupparono la teoriadelvalore fondata sull’utilità, l’argomento a favore della p. era costituito dalla distinzione tra il necessario e il superfluo; si riteneva ...
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classica, economia
Scuola che ha dominato il pensiero economico a partire, convenzionalmente, dalla pubblicazione dell’opera La ricchezza delle nazioni (An inquiry into the nature and causes of the wealth [...] vantaggi comparati (➔ vantaggio). Egli sviluppò, tra l’altro, la teoriadelvalore di Smith, fondando la determinazione del prezzo relativo naturale delle merci sulla quantità di lavoro necessaria alla loro produzione. K. Marx (➔) apportò ulteriori ...
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austriaca, scuola
Manuela Mosca
Corrente fondata nel 1871 da C. Menger a Vienna. Nacque come uno dei filoni della rivoluzione marginalista, collocandosi poi al di fuori della teoria economica ortodossa. [...] da un impiego massiccio della matematica, Menger e i suoi discepoli non esposero mai le loro teorie in forma di modelli formalizzati.
La teoriadelvalore
La scuola a., come gli altri filoni marginalisti, si basava sul concetto di utilità marginale ...
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sfruttamento del lavoro
Dottrina, nella tradizionale formulazione di K. Marx (Das Kapital, 1867-94, in particolare I libro), secondo la quale la classe che detiene la proprietà del capitale paga alla [...] economico. Le prime critiche vennero da E. von Böhm-Bawerk (➔; Capital and interest, 1884-1912), che, muovendo da un diverso approccio alla teoriadelvalore (➔ p) e rilevando il lasso di tempo che corre tra l’inizio della produzione e lo smercio ...
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AGAZZINI, Michele
Elsa Fubini
Nato nel 1790, presumibilmente di origine lombarda, morì nel 1840. Economista, la sua opera più importante è La Science de l'économie politique ou Principes de la formation [...] economia, in cui sono notevoli gli accenni sullo sviluppo storico delle teoriedelvalore e sulle dottrine dei canonisti medievali.
Bibl.: A. Graziani, Storia critica della teoriadelvalore in Italia, Milano 1889, pp. 14, 83-84; R. H. Inglis ...
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Storch, Heinrich Friedrich von (russo Andrej Karlovic Storch)
Storch, Heinrich Friedrich von (russo Andrej Karlovič Štorch) Economista e storico russo-tedesco (Riga 1766 - San Pietroburgo 1835). Cresciuto [...] , accogliendone alcune idee (come il principio di libertà naturale o quello di divisione del lavoro) e rifiutandone altre (in particolare la teoriadelvalore-lavoro). Tra le altre opere: Historisch-statistische Gemälde des russischen Reichs am Ende ...
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Dominedo, Valentino
Dominedò, Valentino Economista (Roma 1905 - ivi 1985). Nel 1939 iniziò la sua carriera come docente universitario all’Università di Bari. Dopo aver insegnato in vari atenei, nel [...] 1966 si trasferì all’Università di Roma. Diede notevoli contributi alla teoriadelvalore. Nel saggio Considerazioni intorno alla teoria della domanda («Giornale degli economisti», 1933, 73, 48), fu il primo autore a citare e a riconoscere l’ ...
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Lipsey, Richard George
Economista canadese (n. Victoria, Colombia Britannica, 1928), professore emerito della Simon Fraser University. Dopo aver acquisito notorietà per il suo contributo (con K.J. Lancaster, [...] , tra le altre opere, The place of the Phillips curve in macroeconomic models (1976). Si è peraltro interessato di teoriadelvalore e di metodologia economica, aderendo alle tesi popperiane di Testability and meaning (R. Carnap, 1936). Nel 2006, ha ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...