Restauro e conservazione
Alessandra Melucco Vaccaro
Il concetto di restauro, inteso come il complesso di regole che presiedono all'insieme dei trattamenti e degli interventi destinati a minimizzare [...] assai problematica e aperta. L'accoglimento della teoriadel restauro di Brandi da parte della cultura architettonica cosiddetta Carta di Nara (Giappone, 1994), in nome delvalore della diversità culturale hanno rivendicato il diritto a misurare ...
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Vedi ORVIETO dell'anno: 1963 - 1996
ORVIETO (Urbs vetus; Οὐρβίβεντον)
M. Bizzarri
Città dell'Umbria in provincia di Terni; posta nella valle del fiume Paglia alla confluenza di questo con il Chiani, [...] che non è inoltre suffragata da alcuna fonte classica.
Seguirono la teoriadel Müller valenti studiosi quali G. Körte, F. Gamurrini, E. notevole valore.
Museo dell'Opera del Duomo. Inaugurato nel 1879 con fondi di proprietà dell'Opera e del Comune, ...
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Archeometria e restauro
Paolo Marconi
Nel 1880 Thomas H. Huxley (che si faceva chiamare il bulldog di Darwin) rivolse la sua attenzione all’educazione in Scienza e cultura, contrapponendo alla superiorità [...] ’, sempre che tale valore sia fondamentale come appariva ai tempi di Walter Benjamin.
Dal brano di Urbani del 1984 sopra citato è tuttavia evidente come nel periodo 1971-1983 l’ICR avesse fatto un enorme passo in avanti rispetto alla Teoria di Brandi ...
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Vedi POMPEIANI, Stili dell'anno: 1965 - 1996
POMPEIANI, Stili
H. G. Beyen
Circa ottanta anni fa, A. Mau mise ordine nella massa informe delle pitture pompeiane, raccogliendole in quatto gruppi ben distinti: [...] (il IV).
Le importanti scoperte fatte posteriormente alla pubblicazione del Mau hanno causato presso molti studiosi forti dubbi riguardo al valore di questa teoria. Già da molto tempo la teoria fu combattuta, circa la relazione degli stili fra di ...
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FRONTONE (τύμπανον, tympanum)
P. E. Arias*
Spazio triangolare situato al disopra dell'architrave dei lati brevi del tempio greco, limitato dalla cornice orizzontale (gèison) e dai rampanti. Alla teoria [...] hanno, come motivo araldico centrale, dei leoni di natura religiosa e con valore apotropaico. Più complesso, ma indubbiamente legato allo stesso principio religioso, è il f. O del tempio di Artemide a Corfù (circa 580 a. C.) con la rappresentazione ...
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Vedi BUDDHA dell'anno: 1959 - 1994
BUDDHA
M. Bussagli
L'arte buddista nasce in India come la religione cui si ispira, ed è caratterizzata, nel primo periodo, da una costante esclusione della figura [...] jaina o degli yaksha avrebbe perduto gran parte delvalore metafisico condensato nei simboli, sarebbe stata dunque , costantemente rappresentati in aspetto regale. L'affermarsi di questa teoria nell'India nord-occidentale e nell'Asia Centrale fa sì ...
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Vedi ROTULO dell'anno: 1965 - 1997
ROTULO (τόμος, κύλινδρος, volumen)
C. Bertelli
Forma antica del libro, consistente in una striscia di materiale flessibile, prevalentemente, ma non sempre, papiro (v.). [...] in redazioni più tarde; con ciò contraddicendo la teoria, del Weitzmann, secondo cui le scene contigue, particolarmente nelle nature morte romane (v.), riferimento che ha un valore stilistico, mentre nel preciso problema dell'illustrazione, si ha l ...
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GARELLI, Franco
Ilaria Schiaffini
Nacque a Diano d'Alba, nelle Langhe, il 19 ott. 1909 da Mario e da Maria Teresa Banzano.
Dopo aver frequentato il liceo classico M. d'Azeglio a Torino, dove la famiglia [...] sua concezione della scultura come "endospazio", nella quale combinava la teoria della compenetrazione dei piani di U. Boccioni con il nuovo di Milano, il G. rivendicava l'importanza delvalore ideografico della figura prendendo le distanze da una ...
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STRUTTURA, Ricerca di
G. V. Kaschnitz - Weinberg
Red.
Il concetto di "struttura", quale è stato adoperato nella moderna teoria dell'arte, è stato sinora chiarito solo nelle sue linee generali. Nei [...] nella s. simbolica dell'eterno ricevendone per ciò stesso valore di eternità, animazione nel senso greco significa l'inserzione
L'indagine di s. ha la sua radice nella teoriadel "volere artistico" superindividuale, che costituisce il nucleo della ...
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QUINTILIANO (M. Fabius Quintilianus)
G. Becatti
Nato a Calagurris (Calahorra) in Spagna, intorno al 35 d. C., venne a Roma, dove già suo padre aveva insegnato eloquenza, e studiò con i retori Eprio Marcello, [...] 'ars, la ϕύσις o la τέχνη seguendo la teoriadel giusto mezzo, della tradizione peripatetica a cui si ispirava questa forma, quella è formata. Non esiste arte senza materia, nessun valore ha la materia senz'arte, un'arte somma è migliore di una ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...