Proteomica
GGennaro Marino
di Gennaro Marino
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) dalle proteine alla proteomica; b) definizioni. ▭ 2. Metodologie: a) l'elettroforesi bidimensionale (2DE); b) la spettrometria [...] progetti di genomica consentono, in teoria, di ottenere, sulla base dell'universalità del codice genetico, le successioni degli Fred Sanger, con un risultato di valore almeno equivalente a quello del sequenziamento del genoma umano, determinò per la ...
Leggi Tutto
Neuroscienze. Basi biologiche dei processi mentali
Alberto Oliverio
Lo studio della mente, dei suoi processi e dei suoi prodotti (idee, ricordi, emozioni e comportamenti) per lungo tempo è stato appannaggio [...] conferisce un vantaggio ‒ e che le attribuiamo un valore positivo apparentemente in opposizione al ruolo negativo dell'oblio, chimica del cervello possono agire anche sugli stati mentali e alterare il vissuto di una persona. Perciò, una teoria dell ...
Leggi Tutto
Cellule staminali
Robert C. Bielby
Robert Nerem
Julia M. Polak
Neil S. Tolley
Archana Vats
Uno degli obiettivi principali della medicina è sempre stato quello di sconfiggere gli effetti debilitanti [...] Nel corso degli ultimi anni questa teoria è stata criticata in ragione del fatto che diversi studi, oggetto vitro di cellule primarie è stata una fonte di inestimabile valore per i ricercatori che tentavano di guidare il differenziamento di cellule ...
Leggi Tutto
Microbiologia industriale
Matilde Manzoni
L’uso biotecnologico dei microrganismi ha radici antichissime, in particolare per le cosiddette biotecnologie classiche che sfruttano i microrganismi per la [...] non processi chimici. Tuttavia, solo alla fine del XIX sec. si è passati da processi volumi di prodotti ad alto valore aggiunto, in particolare alcune e gli idrolizzati di caseina, in teoria fonti di azoto, vengono utilizzati industrialmente solo ...
Leggi Tutto
Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] criminalità. Attualmente tale concezione mantiene soltanto un valore storico. Dalla 'storia naturale' alla psichiatria il fenomeno, e anzi vi fonda l'intera teoria (perfezionata nella terza edizione del libro, comparsa nel 1795). Raccolta una gran ...
Leggi Tutto
Biosfera. Ecologia del plancton microbico
Stephen J. Giovannoni
Ulrich Stingl
A causa di alcune delle sue caratteristiche ‒ in particolare il basso contenuto di nutrienti prevalente sulla superficie [...] superficie della cellula, oltre alle affinità del substrato del trasportatore. Questa teoria prevede che la selezione agisca per di nuovi isolati da diversi gruppi di ricerca. Il valore delle colture è stato sottolineato dai problemi riscontrati dal ...
Leggi Tutto
Evoluzione. Selezione naturale
Saverio Forestiero
A centocinquanta anni dalla sua nascita l'idea di selezione naturale rimane la chiave di volta della teoria dell'evoluzione, un ruolo che ricoprì nella [...] di loro elaborò all'insaputa dell'altro una propria teoria dell'evoluzione per selezione naturale, basandosi su un estremo della curva e sono sfavoriti quelli che presentano i valori intermedi del carattere; la media può cambiare e la varianza aumenta ...
Leggi Tutto
Origini dell'uomo
Emiliano Bruner
Rispetto alle altre discipline scientifiche, l'antropologia presenta una rara anomalia, ovvero la completa circolarità tra osservato e osservatore. L'uomo è al tempo [...] . Il primo approccio è più indicato per sottolineare il valore di parentela tra queste specie viventi, mentre il secondo due principali teorie sull'evoluzione del genere Homo, in particolare sull'origine dell'uomo moderno. La teoria della sostituzione ...
Leggi Tutto
Aggressività
Felicity A. Huntingford
Il comportamento aggressivo è assai frequente nel regno animale e di solito si conclude con l’ottenimento, da parte del vincitore, dell’accesso a una risorsa disponibile [...] stata esercitata dalla teoria dei giochi, che analizza la correlazione tra costi e benefici del comportamento aggressivo e suo avversario (fig. 4, box rosa, dove V sta per il valore della vittoria e D per il costo di un ferimento grave); se combatte ...
Leggi Tutto
Neurone
Pietro Calissano
Il termine neurone venne coniato da W. Waldeyer-Hartz nel 1891, per indicare le cellule presenti nel sistema nervoso (v. cap. Cellule e tessuti, Tessuti, Tessuto nervoso). L'attività [...] raggiungere, in casi estremi, il valore di 500/s. La componente di natura elettrica del codice di comunicazione neuronale è basata analogo a quello usato nel linguaggio verbale. La teoria selettiva della formazione dei circuiti sostiene invece che il ...
Leggi Tutto
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...