Terapia farmacologica del dolore
Antonio Pisani
Il dolore è un'esperienza psicofisica estremamente spiacevole che segnala all'individuo un processo che sta danneggiando alcuni tessuti e/o organi del [...] dati clinici a oggi non sembrano confermare un valore clinico tale da giustificarne l'impiego.
Dati teoria privi degli effetti collaterali propri dei progenitori. Questi farmaci trovano indicazione nel trattamento del dolore acuto, ma soprattutto del ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Gli ospedali
Hans Hinrich Biesterfeldt
Gli ospedali
Il termine persiano più comunemente usato in riferimento a ospedale è bīmāristān, vocabolo [...] L'intenzione principale del waqf, a parte le ragioni di prestigio e l'utilità di conservare proprietà di valore immuni da il che denota la forte interdipendenza che esisteva fra la teoria e la pratica clinica. Le biblioteche degli ospedali, insieme ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Salvador Edward Luria
Andrea Grignolio
Il medico italiano naturalizzato statunitense Salvador Edward Luria fu uno dei padri fondatori della genetica batterica e della biologia molecolare. Formatosi [...] fagi si mostrarono uno strumento ideale sia per testare la teoria biofisica del gene avanzata da Delbrück, sia per applicare i metodi secondo un rapporto proporzionale; se invece il valore aumenta con il passare del tempo (se, cioè, all’aumentare ...
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Isteria
Silvia Vegetti Finzi
L'isteria è una forma di nevrosi caratterizzata da sintomi sensoriali e motori (accessi nervosi e convulsivi, delirio, amnesie, allucinazioni ecc.). Il termine deriva dal [...] cui corrisponde una radicale difformità di efficienza e di valore che avrà a lungo effetti antropologici (Campese-Manuli-Sissa )-paziente (donna) e rispecchia - oltre alle teorie anatomofisiologiche del corpo femminile - anche i rapporti sociali e ...
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Psicosi
Arnaldo Ballerini
Per psicosi si intende una condizione patologica di sovvertimento della struttura psichica nei rapporti tra rappresentazione ed esistenza. Benché alcuni testi psichiatrici [...] nella convinzione che solo l'alterazione della forma può avere un valore fondante per il concetto di psicosi. Così è stato precisato verso lo psicotico, e descrisse una teoria della formazione del pensiero e delle funzioni che lo caratterizzano ...
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Infortunio
Piero Fucci
Genericamente, il termine infortunio sta a indicare un evento accidentale con effetto lesivo e talora letale. Le cause di infortunio possono dipendere da: energie lesive di ordine [...] calcolare per ciascuna l'entità del rischio e di identificare i da spavento, possa acquisire significato e valore di causa o concausa, aventi il dottrina e dalla giurisprudenza civilistiche, la teoria della scuola medico-legale romana, formulata ...
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ALPAGO, Andrea
Giorgio Levi della Vida
Medico e arabista, nato a Belluno poco dopo la meta del sec. XV, morto nel 1521. Sembra appartenesse all'antica famiglia bellunese dei Bongaio conti di Alpago, [...] mensuris [non è il cap. 10 della sez. 2 del libro 5 del Canone; "Fi dhikr al-awzān wa'l-makāyil",e in compendio.
Un giudizio esauriente sul valore dell'opera dell'A, non potrebbe . abbia comunicato a Realdo Colombo la teoria d'Ibn an- Nafīs, con dati ...
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MAGGIORE, Salvatore
Italo Farnetani
Nacque il 29 apr. 1879 da Filippo, medico, e da Giuseppina Mucoli a Palermo, presso la cui Università si laureò in medicina e chirurgia il 7 luglio 1904. Assistente [...] . 773-775; Contributo alla teoria dell'unicismo tubercolare nei rapporti La vaccinazione antitubercolare e il suo valore sociale, in Rass. sanitaria, chiusura al corso di assistenti per le colonie estive del PNF, in Medicina infantile, VI (1935), pp. ...
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FASIANI, Gian Maria
Mario Crespi
Nato a Garessio, in provincia di Cuneo, da Annibale e da Battistina Randone il 4 dic. 1887, studiò medicina e chirurgia nell'università di Torino, ove fu allievo del [...] del patologo A. Lustig, gli consentirono di pervenire a conclusioni di fondamentale importanza: la confutazione della teoria sua opera.
Il F. fu chirurgo generale di grande valore: visse un'epoca di radicale trasformazione della chirurgia, quando si ...
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POMIS , David de'
Guido Bartolucci
POMIS (Pomi), David de’. – Nacque a Spoleto nel 1524.
Le principali biografie segnalano come anno di nascita il 1525. La data è forse ricavata dal racconto che il [...] insiste sul valore morale della legge mosaica e si spinge fino a inserire nella sua trattazione (a conferma del suo di essere trasmessa segretamente. Il medico spoletino usa una teoria di fonti amplissima, che comprende opere cristiane (anche ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...