La ricezione americana di Costantino
Edward McGlynn Gaffney
Il rifiuto del potere imperiale accentrato e del potere governativo sulle credenze e le pratiche religiose
È possibile parlare di un Costantino [...] dellateoria evangelica o del pietismo riguardo alla separazione tra Stato e Chiesa»86. Nel 1773 Backus scrisse:
Lo Stato è armato della spada per mantenere la pace, perché siano rispettati i diritti civili di tutti gli uomini e di alla ragione sia ...
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La Romània veneziana
Giorgio Ravegnani
La conquista
La spartizione
Dopo la conquista di Costantinopoli, i vincitori si spartirono l'Impero bizantino seguendo i criteri che avevano stabilito ancor [...] nuovo Impero un ordinamento feudale e di mettere a capo di questo un sovrano latino con diritto a un quarto dell'intero territorio. La parte restante sarebbe stata divisa equamente fra crociati e Veneziani in ragionedi un quarto e mezzo per parte ...
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Costantino fra divinizzazione e santificazione
Una sepoltura contestata
Giorgio Bonamente
Gli imperatori romani erano, per tradizione secolare, assimilati sotto più aspetti alla divinità, sia in vita, [...] , sia perché non si comprendano le vere ragionidi un così lungo interregno81. Se si sta all’esposizione eusebiana, esso sarebbe stato un prolungato e ordinato cerimoniale aulico in onore dell’imperatore:
Questo cerimoniale si protrasse per lunghi ...
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Virgilio Marone, Publio
Domenico Consoli
Alessandro Ronconi
Il poeta latino è il massimo auctor della cultura e della formazione letteraria di D., e uno dei maggiori protagonisti della Commedia, figura [...] 'io discerno chiaro / quanto la tua ragion parta o descriva (Pg XVIII 10-12).
Trattino la teoriadella Fortuna (If VII 73-96) o l'ordinamento morale delle due prime cantiche (XI 16-115, Pg XVII 85-139), descrivano il Veglio di Creta (If XIV 94-120) o ...
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MARE
Kirti N. Chaudhuri e Tullio Treves
Mare e civiltà
di Kirti N. Chaudhuri
Introduzione
Le percezioni sociali del mare e i suoi rapporti con le civiltà, quali si trovano riflessi nelle fonti storiche [...] Pacifico in epoca preistorica sia stata un'impresa tanto accidentale e rischiosa. Se la navigazione sistematica dell'Oceano non era ignota alle popolazioni polinesiane - e ci sono tutte le ragioni per crederlo - le implicazioni di questo fatto per la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] di due specie: la prima è più raffinata, così come è stata pensata dai sapienti, risiedendo soltanto nelle elaborazioni della filosofia; l’altra è quale possiamo effettivamente vedere nella realtà. […] S’intende che la prima è prodotto dellaragione ...
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L'età romana
Francesca Ghedini
Nel millennio circa compreso fra la fondazione della prima colonia romana, Aquileia, nel 181 a.C., ed il sorgere di Venezia si sviluppa nell'area veneta una cultura [...] della "pompa del magistrato" e per il Dioscuro del Museo di Treviso, la cui matrice urbana è stata a ragione fascia di foglie d'edera chiare su fondo scuro, e su due pavimenti della primissima età augustea di Padova, ove ritroviamo la teoriadi ...
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La stampa
Mario Isnenghi
Due serrate fra guerra e dopoguerra
Quattro quotidiani si contendono i favori del cittadino-lettore ancora alle soglie della Grande guerra: già meno che in passato(1), ma sempre [...] quindi una sovrapposizione di ruoli nel primo periodo.
81. Mario Isnenghi, La ‘quarta arma’. Teoria e prassi della stampa di regime (1982), si ragionadi come evitare altre guerre, degli Stati Uniti d’Europa, delle sorti di Trieste e della Venezia ...
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De vulgari eloquentia
Pier Giorgio Ricci
Pier Vincenzo Mengaldo
Tradizione Manoscritta. - Comprende solo cinque testi (Berlino, Staatsbibliothek, lat. folio 437 [B], ora conservato a Tübingen; Grenoble, [...] di queste posizioni, è anche ben probabile che l'aporia di fondo che si è illustrata vada messa nel conto delleragioni ipotetiche per cui non è stato dei modi della diaspora babelica, alla teoriadell'intrinseca mutevolezza della lingua e ...
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Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] '. Ma, per tornare all'‛archeologia delle scienze umane' (v. Foucault, 1966), l'inizio della modernità si ha quando al principio dell'Ottocento scompare la teoriadella rappresentazione quale fondamento generale di tutti gli ordini possibili; a sua ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...