Struttura e funzione della corteccia: circuiti, aree e comportamento
Kathleen S. Rockland
(Department of Neurology, University of Iowa, Iowa City, Iowa, USA)
Le interazioni corticali sono un aspetto [...] idea della ricchezza del repertorio anatomico che supporta tali operazioni e dellacomplessitàdelle interazioni modi differenti il problema della natura dei codici neuronali e delle rappresentazioni. La teoriadella selezione neuronale sviluppata da ...
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Lavoro
Massimo Bellotto e Marco Aime e Antonio Farulla
Carmela R.N. Corrao
Il termine lavoro definisce tutte quelle attività umane, individuali o collettive, intenzionali e non istintive, che si esplicano, [...] una concezione sistemica, più congruente con il paradigma dellacomplessità. Tali concezioni, più o meno consapevolmente, hanno a due quintali, chiamati dai maori moa. Le prime teorie ipotizzavano che i moa si fossero estinti per un mutamento ...
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Infanzia
Giulio Seganti
Adriana Guareschi Cazzullo
Franco Cambi
L'infanzia (dal latino infantia, da infans, composto di in-, negativo, e participio presente del verbo fari, "parlare", letteralmente [...] ciò che D. Premack e P. Woodruff (1978) chiamano la 'teoriadella mente' - e iniziano a capire che una mente può avere un'interfaccia di information processing vanno considerate nell'ambito dellacomplessitàdelle relazioni del bambino con l'oggetto. ...
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Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] resta di questa storia complessa figura nelle discipline accademiche delle scienze sociali (specialmente nella sociologia), che hanno fatto della devianza il proprio argomento di studio.Tra tutti i fondatori dellateoria sociale classica, Durkheim fu ...
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Psiche
Riccardo Zerbetto
L'etimologia del termine psiche (dal greco ψυχή, connesso con ψύχω, "respirare, soffiare") si riconduce all'idea del 'soffio', cioè del respiro vitale; presso i greci designava [...] anche nell'uso comune) la psiche è intesa come il complessodelle funzioni e dei processi che danno all'individuo esperienza di sé , e anche a W. Harvey, che dimostrò la teoriadella circolazione del sangue.
Anche laddove gli uomini di scienza non ...
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GRAZIOSI, Franco
Francesco Cassata
(Domenico Pio)
Nacque a Roma il 10 giugno 1923, secondogenito di Elpidio, capodivisione delle Poste di orientamento socialista, nato a Ospedaletto di Romagna, e Irma [...] della ricerca e dell’istruzione, ma anche dell’economia, della politica e della cultura italiane: una visione neoilluminista, elitista e tecnocosmopolita della modernità, intesa in termini di gestione razionale e tecnocratica dellacomplessità ...
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Genetica. Modelli matematici per la genetica delle popolazioni
John Wakeley
La teoriadella genetica delle popolazioni è stata fin dal principio fondata sui dati. Ronald A. Fisher, in un articolo del [...] S. Haldane hanno gettato le fondamenta dellateoriadella genetica delle popolazioni, ottenendo risultati fondamentali cui si e da una notevole grandezza dei demi hanno bisogno dellacomplessità del coalescente strutturato. Nei casi più semplici, gli ...
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Autismo
Salomon Resnik
Paola Bernabei
Il termine tedesco Autismus, dal greco αὐτός, "stesso", coniato dallo psichiatra svizzero E. Bleuler, designa, in senso generale, la patologia caratterizzata dalla [...] rara.Le manifestazioni patologiche dell'autismo vengono definite come un disturbo della 'teoriadella mente'. Questa definizione del funzionamento cognitivo. Due esempi possono essere indicativi dellacomplessità del problema. In un bambino di 24 mesi ...
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Visione
Lamberto Maffei
Nella visione è difficile distinguere tra ciò che realmente percepiamo e ciò che invece è semplice inferenza o interpretazione del nostro cervello. Già Plinio, nella sua Naturalis [...] Anche la vecchia teoria che supponeva che nel nostro cervello si formassero sbiadite copie della realtà o addirittura ulteriore dimostrazione dellacomplessità di questo sistema sensoriale, va detto che lo sviluppo ontogenetico delle aree visive ...
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Afasia
Alessandro Laudanna
Il termine afasia, introdotto nella seconda metà del 19° secolo da A. Trousseau, designa una serie di disturbi acquisiti del linguaggio, che intervengono a compromettere le [...] ultima caratteristica, mostrando che quando la struttura sintattica delle frasi è complessa, spesso negli afasici di Broca è compromessa anche studio dell'afasia assume come proprio obiettivo principale la formulazione di una teoriadella struttura ...
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complessita
complessità s. f. [der. di complesso1]. – 1. L’esser complesso (nelle varie accezioni dei sign. 1 e 2 di quest’agg.): c. di una questione, di un ragionamento, di una costruzione teorica; c. di un atto giuridico; esaminare una situazione...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...