Jung, Carl Gustav
Geni Valle
Inconscio personale e inconscio collettivo nella psicologia analitica
Carl Gustav Jung, psichiatra svizzero attivo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, [...] psicologia analitica, che è una teoria del funzionamento dellamente e una pratica di cura della patologia psichica diversa dalla psicoanalisi
Gli studi e gli interessi religiosi
Carl Gustav Jung nasce nel 1875 a Kesswyl, un villaggio sul lago di ...
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Processo con il quale il pensiero, nella sua attività conoscitiva, tende ad aderire pienamente alla realtà. Per gnoseologie dell’a. s’intendono quindi tutte le teorie del conoscere basate sul presupposto [...] con la gnoseologia idealistica, la quale può anche sostenere una teoriadell’a., ma con un significato diametralmente opposto. Per Platone tutto alle «qualità secondarie», semplici percezioni dellamente, senza nessun oggetto esterno al quale sia ...
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neuroeconomia
Marianna Belloc
Disciplina che applica le strutture concettuali e i metodi sperimentali utilizzati nella neuroscienza allo studio del comportamento economico.
Origine della neuroeconomia
Quando [...] la formulazione di tanta parte delle assunzioni sottostanti la teoria tradizionale delle decisioni (➔ decisione). Gli sviluppi della neuroscienza hanno consentito di aprire la scatola nera dellamente, studiare l’attività cerebrale ed esplorare ...
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Dal gr. εἴδωλα, in lat. idola o simulacra. Il termine compare in Democrito per indicare le immagini prodotte sulla sensibilità dagli effluvi di atomi provenienti dai corpi e del tutto simili ai corpi da [...] democriteo di εἴδωλον fu sviluppato e approfondito nella teoriadella conoscenza di Epicuro (canonica) e ripreso da di cui la mente deve liberarsi per raggiungere un corretto approccio alla natura. Anche per Bacone la mente entra in contatto ...
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Eber
Gian Roberto Sarolli
Patriarca, discendente da Sem, secondo Gen. 10, 21 (" De Sem quoque nati sunt, patre omnium filiorum Heber, fratre Iapeth maiore "); e ascendente di Cristo, come in Luc. 3, [...] lingue dell'iscrizione sulla croce -, nel formulare le sue proposizioni, D. potrebbe aver avuto in mente anche il seguente passo dello Speculum , utpote qua omnes homines communiter utebantur " (I 62). V. anche EBRAICO: Teoriadella lingua ebraica. ...
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Filosofo inglese (Londra 1946 - Oxford 1980). Studiò filosofia, scienze politiche ed economiche all’University College di Oxford (1964-67) sotto la guida di Strawson (➔). Successivamente è divenuto Senior [...] ambito sia della filosofia dellamente sia della filosofia del linguaggio, e ha suscitato grande interesse. Essa riprende in considerazione una serie di problemi irrisolti dellateoria del riferimento e dellateoriadelle descrizioni, riallacciandosi ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] delle testimonianze, ma in parte è già passato, di cui occorre tenere a mente la tradizione in quanto tale.
La ricerca della da G. Gentile, sul concetto della storia; Croce infine formulò una teoriadella conoscenza fondata sulla identificazione di ...
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Disciplina che studia i processi dell’educazione e della formazione umana.
Con il termine pedagogo si intende il precettore, l’istitutore, la persona a cui è affidata l’educazione di un fanciullo. In origine [...] la mente, ma la memoria e la fantasia, e a ogni modo all’uso dellamente ci si solleva soltanto attraverso la cultura della memoria e della sviluppi sono venuti dall’ermeneutica, come teoria generale dell’interpretazione: i fatti educativi non sono ...
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Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] teoriadell’evoluzione e dalla concezione della coscienza come forma di comportamento volto alla difesa e all’affermazione della come condizione per il sorgere del ‘sé’, ossia dellamente individuale, attraverso il linguaggio. Con Morris invece si ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] linguaggio, connettendolo strettamente alla propria teoriadella conoscenza. Le parole gli appaiono come segni convenzionali, non però riferiti direttamente alle cose, ma alle idee che di esse ci formiamo nella nostra mente. I termini generali, per ...
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ìdolo s. m. [dal gr. εἴδωλον «simulacro» poi «idolo», der. di εἶδος «aspetto, figura»; lat. idōlum]. – 1. a. Ogni oggetto, o immagine di oggetto, che sia adorato e venerato in quanto ritenuto una divinità o simbolo di una divinità: il culto...
pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...