intenzionalità Nelle filosofie di F. Brentano e di E. Husserl, il carattere per cui un fatto di coscienza è ‘coscienza di’ qualche cosa, vi si riferisce, pur non essendo tale cosa necessariamente reale [...] attenzione da parte di quanti, nell’ambito della filosofia dellamente, hanno cercato una via d’uscita dalle pastoie della prevalente teoriadell’identità mente-cervello. In tale prospettiva le teoriedell’i. di maggiore rilievo sono quelle di ...
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Filosofo e scienziato cognitivo statunitense (New York 1935 - ivi 2017), è tra i maggiori esponenti della filosofia dellamente e della scienza cognitiva.
Pensiero
Prof. alla Rutgers University (New Brunswick), [...] è stato influenzato da N. Chomsky e H. Putnam. Le sue obiezioni al comportamentismo e alle varie teorie riduzionistiche dellamente lo hanno condotto a sostenere una forma di mentalismo non dualistico per il quale gli stati e i processi mentali ( ...
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scienza cognitiva L’insieme delle discipline (intelligenza artificiale, psicologia cognitiva, linguistica, psicolinguistica, filosofia dellamente e del linguaggio, neuroscienze, antropologia), che hanno [...] che si fonda sul paradigma dellamente come sistema di elaborazione di informazioni (human information processing) ed è stata largamente influenzata dalla ricerca sull’IA e dall’informatica. Si aggiunga infine l’impatto delleteorie linguistiche di N ...
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Ogni concezione che identifica il contenuto della conoscenza con stati mentali. In questo senso nel 20° sec. è stata considerata una forma di m. la gnoseologia di J. Locke, G. Berkeley e D. Hume, e così [...] alternativa una concezione che vede l’attività dellamente come prosecuzione naturale del comportamento organico. considerando non scientifico l’appello alle nozioni mentali nella teoria del significato oltre che in psicologia, ha avanzato argomenti ...
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Filosofo e teorico dell'etnologia religiosa (Parigi 1857 - ivi 1939), prof. alla Sorbona (dal 1899), membro dell'Institut (Académie des sciences morales) dal 1917, direttore della Revue philosophique. [...] teoria detta del prelogismo, secondo la quale la mentedell'uomo primitivo si muoverebbe in base a schemi diversi da quelli dellamentedell chez les primitifs, 1938). Peraltro, nell'ultimo periodo della sua attività (Les carnets de L. Lévy-Bruhl, ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] La lussureggiante vivacità delle immagini, la teoriadell’amore e della bellezza, la centralità dell’uomo «copula del nasce su una nuova visione delle cose, verificando le anticipazioni dellamente. Nello sfondo l’immagine dell’uomo come essere non ...
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Diritto
Diritto civile
Avvenimento futuro e incerto, dall’avveramento del quale viene fatta dipendere l’efficacia del negozio giuridico ovvero la risoluzione del rapporto con questo costituito. È un elemento [...] anni 14 e per gli interdetti a causa di infermità di mente, il diritto di querela è esercitato dal genitore o dal tutore è stata utilizzata da J.S. Mill nella sua teoriadella causalità. Osservando che la sequenza invariabile di successione tra ...
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Antropologo francese (Bruxelles 1908 - Parigi 2009). Massimo teorico dello strutturalismo applicato agli studi antropologici, la sua opera è imprescindibile per spessore cognitivo e profondità analitica, [...] teoriadella parentela. Egli, partendo dall'analisi di aspetti fino allora non ben comprensibili delle relazioni rapporto tra aspetti strutturali, universali del funzionamento dellamente umana e della società e aspetti storici, torna, esplicitato, ...
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Diritto
P. del diritto Il principio (contrapposto a quello della territorialità del diritto) per il quale i soggetti di uno stesso ordinamento politico-giuridico o anche le persone viventi di fatto su [...] cognitivista.- Secondo questa teoria, elaborata nell’ambito della corrente psicologica del cognitivismo, il concetto di p. viene a dipendere da quello di mente, intesa come un sistema informativo altamente complesso in cui i dati provenienti dal ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] che il mito corrispondesse a una comune fase evolutiva arretrata dellamente umana, quale tentativo di spiegarsi il mondo e i suoi fenomeni. Contro questa teoria, detta della convergenza, più recentemente si è affermata, specie con la scuola ...
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ìdolo s. m. [dal gr. εἴδωλον «simulacro» poi «idolo», der. di εἶδος «aspetto, figura»; lat. idōlum]. – 1. a. Ogni oggetto, o immagine di oggetto, che sia adorato e venerato in quanto ritenuto una divinità o simbolo di una divinità: il culto...
pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...