Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] sommo monarca costituito sulla terra da Cristo. Ma questa teoria teologica, già combattuta da Uguccione da Pisa, che scriveva al concetto dell'«immensitas», pensando al «mal frutto», questo deve avergli fatto venire in mente l'«avidissima vorago ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] dello spettacoloso, che sta a provare - come bene ha visto il Della Corte - che in quel tempo il Rinuccini «non aveva ancora chiare nella mentedelle censure interiori ed esteriori. Così la storia del «genere» non può offrirci che una scialba teoria ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] satura latina) di Myricae, però locupletata alla luce delleteorie sul ritmo e la mistificazione metrica esposte nella lettera abbozzi teatrali ha una flessibilità e una novità (viene in mente Pirandello: sì, ma un Pirandello che abbia alle spalle l ...
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Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] non raramente sono oscurati o deformati da impostazioni di teoria astratta o da motivi polemici che finiscono per ridurre in passare degli anni concorse al superamento dell'«opera metastasiana» pur portando nella mente e nel cuore per decenni la ...
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I panegirici bizantini dal VII al XV secolo
Il modello costantiniano alla corte di Costantinopoli
Frederick Lauritzen
Costantino non è un topos della letteratura encomiastica bizantina, dal momento [...] mente tutte queste cose – l’ornamento e fierezza dell’Impero, l’eccellenza del luogo, la situazione geografica, la bellezza della sugli encomi bizantini. Fondamentale rimane L. Previale, Teoria e prassi del panegirico bizantino, in Emerita, 17 ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] cristallizzazione del suo campo visuale. Così nella sua «teoria del piacere», perseguendo l’inafferrabile felicità, o lo è fatta
la mente mia d’allora
che tu quivi prendesti a far dimora!
o constatazioni delle immodificabili verità del ...
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Poeti del Cinquecento, Tomo I, Poeti lirici, burleschi satirici e didascalici - Introduzione
Guglielmo Corni
L'introduzione a questi Poeti del Cinquecento deve farsi carico di una storia editoriale [...] Amedeo Quondam, La «locuzione artificiosa». Teoria ed esperienza della lirica a Napoli nell'età del manierismo è il primo di tre tomi di Poeti del Cinquecento. Se si pon mente che i Poeti del Duecento ne comprendono due soli, si deve concludere che ...
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Galileo Galilei: Opere - Introduzione
Ferdinando Flora
La vita di Galileo non è la vita raccolta e intima d'un pensatore assorto nel suo pensiero, ma quella intensa e combattiva dell'innovatore, che, [...] l'esame delle proposizioni sull'immobilità del Sole e i moti della Terra, che sono alla base dellateoria copernicana, approfondire sempre più i molti problemi che gli si susseguono nella mente, malato e sempre insoddisfatto, scrive: «E così nelle ...
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Cultura cavalleresca
Maria Luisa Meneghetti
Nell'arco dei cent'anni che precedono gli inizi della Scuola poetica siciliana, un genere letterario del tutto nuovo ‒ il romanzo cortese-cavalleresco ‒ nasce, [...] teoriadell'"amorosa visione", cioè del procedere del coinvolgimento erotico dagli occhi dell'amante al suo cuore. Chrétien descrive la nascita dell veden bono e rio, / com'è formata natural‹e›mente").
Se è dai versi del Cligès che emerge, in tutta ...
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DE LUCA, Giuseppe
Gabriele De Rosa
Nacque a Sasso di Castalda (Potenza) il 15 sett. 1898 da Vincenzo e Raffaella Viscardi. Trascorse la fanciullezza a Brienza, piccolo borgo poco distante da Sasso, [...] che il terreno delle loro conversazioni non era né quello ideologico né quello politico: "La sua mente e la sua la definizione della sua "pietà": "Riceve qui il nome di pietà non la teoria sola o il solo sentimento dell'una o dell'altra religione ...
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ìdolo s. m. [dal gr. εἴδωλον «simulacro» poi «idolo», der. di εἶδος «aspetto, figura»; lat. idōlum]. – 1. a. Ogni oggetto, o immagine di oggetto, che sia adorato e venerato in quanto ritenuto una divinità o simbolo di una divinità: il culto...
pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...