Dinastia shī‛ita, che dominò su gran parte dell'Africa settentrionale, dell'Egitto e della Siria dal sec. X al XII.
Sorta nel territorio degli emiri Aghlabiti (v.) per opera di un emissario del movimento [...] teoria e, specialmente come funzionarî dell'amministrazione finanziaria, esercitavano un'autorità spesso superiore a quella delle d'avorio, specie con rappresentazioni umane.
Finalmente bisogna ricordare l'importanza dell'arte tessile, organizzata in ...
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Neologismo non accolto dalla Crusca, ma passato nell'uso per significare il tutto rilievo o rilievo vero (Baldinucci). Esso si distingue dal gruppo sintario, perché le figure vi sono subordinate a un piano [...] dei monumenti funerarî, nelle cui rappresentazioni figurate è manifesto l'influsso dello stile di Scopa. Due figure ai piani prospettici gli effetti della prospettiva aerea, sovverte profondamente la teoria del rilievo. Le distinzioni tradizionali ...
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ZOLA, Émile
Ferdinando Neri
Nato a Parigi il 2 aprile 1840, ivi morto il 29 settembre 1902. Il padre, Francesco Z., ingegnere veneziano, aveva sposato una francese, Émilie Aubert; la famiglia si stabilì [...] 'impronta indelebile del primo amante sulla donna (secondo una teoriadell'"impregnazione" che fu creduta, per un momento, scientifica) " teatrali di parecchi romanzi (il dramma L'assommoir, rappresentato per la prima volta il 18 gennaio 1879, ebbe ...
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Rinviando il lettore alla voce colore, per le notizie relative alla fisica dei colori, alla tecnica del loro uso pittorico e ai fenomeni di contrasto, qui diciamo della cromatica in senso stretto, che [...] al giallo e al blu. Questa fu la prima rappresentazione approssimativamente corretta. Al principio del sec. XIX l'inglese Young dettò una teoria fisiologica della visione cromatica, insegnando che esistono tre sensazioni fondamentali, corrispondenti ...
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L'a. è uno stato psicologico dell'essere umano sperimentato in relazione a pericolo reale o potenziale, immediato o imminente. Si manifesta con sintomi fisici, psichici e con evitamento; è considerata [...] di una teoria quadrifattoriale dell'a. di tratto, in cui sono riconosciute quattro distinte fonti di informazione: 1) ambiente esterno, 2) propria attività fisiologica (per es., il battito cardiaco), 3) proprio comportamento, 4) rappresentazioni dei ...
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È una dottrina teosofica - intendendo il termine teosofia in senso lato - che sta alla base di un movimento internazionale, prevalentemente teutonico, e che venne svolta e diffusa dal dottor Rudolf Steiner [...] altre scuole di occultismo, essa propugna una teoriadella costituzione occulta dell'uomo, e fa una distinzione quadruplice (1 della società, la biblioteca, le varie sezioni della Scuola di scienze spirituali, e hanno luogo convegni e rappresentazioni ...
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Famosa e numerosa famiglia bolognese di architetti e decoratori teatrali di cognome Galli. L'aggiunto "Bibbiena", poi "Bibiena", designa la loro provenienza dal Casentino.
Giovanni Maria, da Bibbiena, [...] Compose inoltre alcuni libri di teoria prospettica di cui la parte più anzi il padre quando questi, per l'indebolimento della vista, se ne fu tornato a Bologna. Dice trasparenti. Preparò, inoltre, sacre rappresentazioni, feste nuziali, trionfi. ...
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È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella [...] trascendentale, atto dell'io penso, la quale condiziona e unifica tutte le rappresentazioni. L'idealismo sociale, collettiva, delle folle, delle coppie, ecc.
Tra le numerose teorie sul carattere e sull'origine della coscienza hanno importanza ...
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Filosofo e critico d’arte statunitense, nato ad Ann Arbour (Mich.) il 1° gennaio 1924 e morto a New York il 25 ottobre 2013. La notorietà di D. è legata soprattutto ai suoi scritti di filosofia dell’arte, [...] it. 1971) alla teoriadella conoscenza (Analytical philosophy of knowledge, 1968) e dell’azione (Analytical philosophy of ; 6) nelle opere d’arte è decisivo il modo in cui la rappresentazione è a proposito di qualcosa: è ciò che D. chiama stile.
In ...
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Compositore e artista concettuale, nato a Firenze il 26 settembre 1926. A Firenze, parallelamente agli studi universitari in matematica e in ingegneria (1946-51), si è dedicato alla musica studiando pianoforte [...] Dalle prime partiture, in cui i segni delle note o le rappresentazioni grafiche dei gesti da compiere assumono un'evidenza territorio magico. Comportamenti alternativi dell'arte, Firenze 1971.
Giuseppe Chiari e la teoriadell'arte in Fluxus, a cura ...
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colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...