BOSSO, Matteo
Claudio Mutini
Nacque a Verona intorno al 1427 da Giovanni, che compare tra i cittadini di Verona nel 1452 come "aurifex de Mediolano", e da una Sofia di cui si ignora il casato. A Verona [...] Epicuro. Il problema dell'immortalità dell'anima, che viene introdotto per contrasto con la teoria di Epicuro, viene che troppo si sofferma su favole puerili o su rappresentazioni di mondani sentimenti; raccomandava invece quella degli oratori perché ...
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COTOGNI, Antonio
Alberto Iesuè
Nacque a Roma il 1ºag. 1831 da Raffaele e da Agata Fazzini. Il padre dirigeva una piccola fabbrica di maioliche e il C., secondo di cinque figli, fu avviato all'apprendimento [...] Garibaldi a porta S. Pancrazio. Passò quindi a studiare prima solo teoria e poi canto con il maestro A. Faldi. Cominciò a cantare di Posa nel Don Carlos in occasione della prima rappresentazione italiana dell'opera, avvenuta il 27 ott. al Comunale ...
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COLLI, Giorgio
Luigi Cimmino
Nacque a Torino il 16 genn. 1917 da Giuseppe ed Enrica Colombetti. fi padre, personaggio influente negli ambienti culturali torinesi, era amministratore della Stampa e, [...] dal Pascal del Trattato sull'equilibrio dei liquidi al Goethe dellaTeoriadella natura.
Le traduzioni, spesso basate su un'edizione al passato, come nesso che permette di connettere la rappresentazione presente a ciò di cui essa è "fi-presentazione ...
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CAGNONI, Antonio
Raoul Meloncelli
Figlio di Giovanni, medico, e di Serafina Nobili, "donna gentile e colta", nacque l'8 febbr. 1828 a Godiasco (Voghera). Ancora fanciullo rivelò una forte inclinazione [...] impartì al C., non ancora decenne, le prime nozioni di teoria. Successivamente fu inviato a Milano e dal 1842 divenne allievo Fétis, che, dopo aver assistito nel 1850 a una rappresentazione veneziana dell'opera, pur non essendo un ammiratore del C., ...
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Castrazione
Emilia De Rosa
La castrazione è l'asportazione chirurgica delle ghiandole sessuali o gonadi, chiamata nel maschio orchiectomia e nella femmina ovariectomia. Il termine indica, altresì, l'inibizione [...] motori dello sviluppo psichico infantile (v. complesso). Con questa espressione s'intende un insieme di rappresentazioni, inconsce la rimozione, la negazione ecc. Secondo la classica teoria di Freud sulla sessualità infantile, il complesso di ...
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BELLEZZA, Vincenzo
Raoul Meloncelli
Nato a Bitonto (Bari) il 17 febbr. 1888, apprese i primi elementi di teoria musicale dal padre e iniziò giovanissimo lo studio del violino vincendo una borsa di studio [...] prima esecuzione, di Martha di F. Flotow al Covent Garden con B. Gigli nel 1930 e dell'Amore dei tre re di I. Montemezzi, rappresentata nel luglio dello stesso anno, dopo la prima del 1914, e infine, al Metropolitan, la trionfale esecuzione di Iris ...
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PIZZETTI, Paolo. – Nacque a Parma il 24 luglio 1860, da Virginia Lombardini ed Ernesto, segretario della procura presso la Corte regia della stessa città, poi giudice nei tribunali di Forlì e di Reggio [...] di allineamento (1883) e due note Sulle rappresentazioni geografiche conformi, pubblicate nei Rendiconti dell’Accademia dei Lincei (s. 4, CCLXXXII L’opera costituì la prima trattazione organica dellateoria degli errori di osservazione in Italia e fu ...
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Brecht, Bertolt (propr. Eugen Berthold Friedrich)
Scrittore, poeta e drammaturgo tedesco, nato ad Augusta il 10 febbraio 1898 e morto a Berlino Est il 14 agosto 1956. Il rapporto di B. con il cinema risulta [...] . Teoria e tecnica dello spettacolo, 1975, pp. 104-05), in cui viene ricordato l'incontro con il censore, B. sottolineò, con drammatica ironia, la paradossale lucidità della censura in grado di penetrare la sostanza dei meccanismi di rappresentazione ...
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secondario Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo.
Botanica
Si dice dell’organo, o parte di esso, sviluppatosi da un altro organo simile (detto primario o principale). Struttura s. del [...] nel propano CH3−CH2−CH3 l’atomo centrale rappresenta un carbonio s. mentre i due terminali sono scuola) che ridurrà il numero delle ore di lezione e degli indirizzi a differenza di quelli principali. In teoria, ogni accento s. potrebbe rinforzarsi al ...
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Filosofo (Danzica 1788 - Francoforte sul Meno 1860). Studiò nelle univ. di Gottinga, Berlino e Jena; a Berlino ascoltò (1811) le lezioni di Fichte, ma non ne rimase entusiasta. Ripiegò, perciò, sullo studio [...] che S. ebbe a Weimar con Goethe, di cui accolse la teoria dei colori); Über den Willen in der Natur (1836); Die beiden S. concepisce la realtà, in quanto oggetto della conoscenza, come insieme di rappresentazioni o apparenze. Sotto il "velo" dei ...
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colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...