MANELFI, Giovanni
Saverio Franchi
Nacque a Monterotondo nel 1581 da un'agiata famiglia proveniente dal castello di Salisano in Sabina. Non è noto il nome del padre (forse Andrea, meno probabilmente [...] specialmente nel campo dell'alimentazione, il M. ebbe anche l'onorifico titolo di protomedico generale di Roma e dedicatario aveva ampie tenute agricole), il M. mostra di aderire a quella "teoria delle febbri", all'epoca dominante, secondo la quale ...
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realtà
Paolo Casini
L’esistenza di un mondo fuori di noi
Nel linguaggio corrente il termine realtà indica anzitutto tutto ciò che percepiamo con i nostri sensi: è la realtà fisica, opposta all’immaginazione [...] , gusti), appartenenti ai soggetti senzienti.
Fu questo «il campodi battaglia della metafisica, che è servito a esercitare le forze anatomia comparata, zoologia, fisiologia, biochimica, teoria dell’evoluzione. Gli esseri appartenenti alle varie ...
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GIANNETTI, Pascasio
Cesare Preti
Nacque, da Polidoro, ad Albiano Magra di Aulla in Lunigiana, il 2 ag. 1661.
Avviato agli studi filosofici, li coltivò, insieme con quelli medici, presso l'Università [...] , teso a far convivere, soprattutto in campo medico, il galileismo con esigenze di ordine pratico.
Laureatosi il 30 maggio 1682 indirizzo che privilegiava la pratica clinica sulle questioni diteoria medica, ma nel commentarli continuò a seguire i ...
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riduzione
riduzióne [Der. del lat. reductio -onis "atto ed effetto del ridurre e del ricondurre", dal part. pass. reductus di reducere (→ ridotto)] [ALG] [ANM] I vari signif. particolari del termine [...] ottenere una forma più semplice di quella primitiva (per es., nel campo complesso una forma quadratica non quantistica, teoria della: IV 8 d. ◆ [ALG] [GFS] R. di un disegno (di una pianta, di una carta topografica, ecc.): l'operazione di riprodurlo ...
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indeterminazione
indeterminazióne [Der. del lat. indeterminatio -onis "mancanza di determinazione, di precisione", dal part. pass. indeterminatus di indeterminare, comp. di in- neg. e determinare "fissare [...] esatta la posizione e la quantità di moto di una particella: v. meccanica quantistica: III 710 c e misura in meccanica quantistica, teoria della: IV 7 e sgg. Il principio, estrapolato al di là dello specifico campo in cui fu enunciato, è stato ...
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logiche a più valori
Settimo Termini
Nel ricco panorama delle varianti della logica classica esse si presentano come logiche non classiche vero-funzionali (cioè, il valore di verità di un enunciato [...] interpretazione di questi valori di verità dipende dal campo applicativo specifico. Solitamente, però, si assume che esistano due valori didi insieme fuzzy introdotta da Lotfi Zadeh allo scopo di trattare in modo più efficace problemi della teoria ...
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darwinismo sociale
Locuzione che apparve negli anni Ottanta dell’Ottocento per indicare l’applicazione dell’evoluzionismo allo studio delle società umane. La locuzione non acquistò mai, però, contenuti [...] antipositivista e la nascita dell’antropologia funzionalista, nonché dalla riscoperta delle teorie biologiche di Gregor Mendel. La prima applicazione sistematica del darwinismo in campo sociale fu attuata da Herbert Spencer in Inghilterra, il quale ...
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variabilita
variabilità [Der. di variabile] [ANM] La proprietà di una grandezza, scalare o vettoriale, che sia suscettibile di variare nel suo campodi definizione, assumendo valori il cui insieme si [...] relativi. ◆ [FME] V. biologica: v. biometria: I 366 b. ◆ [FAF] V. del significato: v. teoria: VI 135 c. ◆ Campodi v.: (a) [ANM] v. sopra: [ANM]; (b) [PRB] per una serie di dati statistici, la differenza tra il valore massimo e il valore minimo; è un ...
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relativismo
relativismo [Der. di relatività] [FAF] Teoria o concezione filosofica o scientifica fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non assoluto, della conoscenza della realtà, [...] coscienza, che opera la sintesi conoscitiva dell'oggetto. Nel campo fisico, e scientifico in genere, si parla di r. scientifico, fondato sul principio o sulla teoria della relatività, e, in termini storici, di r. di Galilei, di Newton e di Einstein. ...
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interpretazione
interpretazióne [Der. del lat. interpretatio -onis, dal part. pass. interpretatus di interpretare, che è da interpres "interprete"] [FAF] L'atto o, più spesso, il modo di spiegare mediante [...] un altro contesto, un fenomeno o, anche, una teoria rappresentati in termini strettamente formali, se non esclusivam. matematici: i. geometrica di una questione analitica, i. idrodinamica di un campo vettoriale, ecc.: v. modello. ◆ [FAF] [MCQ] I. a ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...