(V, p. 229; App. I, p. 182; II, I, p. 304; III, I, p. 167)
Oltre che al naturale progresso delle conoscenze conseguente al continuo affinarsi e moltiplicarsi dei mezzi di osservazione, particolare rilievo, [...] polari.
A questa epoca, l'appena formulata teoria cinetica dei gas consentì di formulare in termini quantitativi l'anzidetto collegamento di massa, anche di azioni elettrodinamiche, ben più intense di quelle; in conseguenza, il ruolo di ''campodi ...
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ELETTRICHE, MISURE (XIII, p. 685).
Apparecchi elettrici di misura industriale.
Generalità. - Gli apparecchi di misura servono alla misura e al controllo delle varie grandezze elettriche che interessano [...] una specie dicampo rotante (meglio scorrente) che trascina il disco: di qui il nome di strumenti a campo Ferraris, grande resistenza di protezione contro il corto circuito. Detti v0, v1, v2 i potenziali delle tre armature, la teoria dell'elettrometro ...
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Ionosfera
Pietro Dominici
(App. II, ii, p. 56)
Uno degli effetti delle radiazioni, sia elettromagnetiche sia corpuscolari (cosiddetto vento solare), con cui il Sole investe la Terra, è di ionizzare [...] con cui si indica abitualmente la componente elettrica del campo elettromagnetico di una radioonda, ovvero la grandezza in gioco nell'esperimento solare, nel senso che, in accordo con la teoriadi Chapman (v. oltre), essa dovrebbe essere massima al ...
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Sistema capace di accrescere l'ampiezza di una grandezza elettrica utilizzando l'energia fornita da una sorgente esterna. Un amplificatore elettrico è un sistema avente due morsetti di entrata e due morsetti [...] modulazione ad impulsi, ecc.), (fig. 2).
Teoria dell'amplificatore lineare. - Uno stadio amplificatore può tende ad assicurare un'amplificazione costante in valore e fase per tutto il campodi frequenze per cui è A β ≫ 1. Se si desidera invece che ...
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FISICA NUCLEARE
Renato Angelo Ricci
Introduzione. - La f.n. è nata con la scoperta del nucleo atomico (v. App. IV, ii, p. 624) nel 1911 da parte di E. Rutherford, ossia del luogo, minuscolo alla stessa [...] che anche l'interazione debole, a partire dalla spiegazione del decadimento β tramite la teoria quantistica dicampo (1934 - E. Fermi), può avvenire per scambio di un quanto d'interazione, in tal caso il bosone intermedio (W±, Z°) identificabile ad ...
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(V, p. 89; App. II, i, p. 293; III, i, p. 164; IV, i, p. 182; v. anche astronomia, in questa Appendice)
Già dagli anni Quaranta del sec. 20° l'imponente e continuo sviluppo dell'a., accanto a quello, pur [...] il campo gravitazionale, la teoria dinamica newtoniana dell'azione istantanea a distanza era sufficiente. A. Einstein, con la teoria della relatività generale (RG) del 1915, aveva mostrato che la descrizione corretta della gravitazione è di natura ...
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Disciplina che studia la risposta a stimoli, elettrici ed elettromagnetici ma anche chimici e magnetici, di molecole, aggregati atomici e molecolari di dimensioni nell'ordine dei nanometri. L'e. m. è di [...] -potenziale; in questo modo è stata provata la teoria che prevedeva l'esistenza di nanotubi metallici e semiconduttori. Il posizionamento può avvenire effetto dicampo (FET, Field Effect Transistor). Applicando un potenziale negativo sul supporto di ...
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OTTICA QUANTISTICA
Mario Bertolotti
Locuzione di recente coniazione sotto la quale s'intende siano raggruppati tutti quegli esponenti di ottica la cui completa comprensione richiede l'uso della meccanica [...] essere misurato in ogni punto arbitrario in un fascio di luce. La teoria quantistica della coerenza inizia con un'investigazione di quanto un campo elettrico associato con un fascio di luce possa essere determinato. È necessario esaminare la ...
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ZEEMAN, Pieter
Emilio Segré
Fisico olandese, nato a Zonnemaire, in Zelanda, il 25 maggio 1865. Studiò matematica e fisica a Leida e vi conseguì la laurea nel 1893. Quell'anno stesso si recò a Strasburgo [...] ciò si rivela attraverso la luce emessa. La teoria elettromagnetica della luce prevede che un osservatore che guardi nella direzione del campo magnetico (osservazione longitudinale) deve vedere due componenti di frequenza ν + o e ν − o polarizzate ...
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(App. II, i, p. 4; III, i, p. 4; IV, i, p. 12; V, i, p. 9)
Fisica
Gli a. di particelle, cioè i dispositivi o impianti per conferire a fasci di particelle elettricamente cariche energie di valore elevato, [...] per verificare alcuni aspetti fondamentali della teoria delle interazioni fondamentali, e in particolare l'esistenza del meccanismo di Higgs cui si è accennato sopra, e per integrare le informazioni che in questo campo si ottengono dagli AC per ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...