Psichiatra e psicanalista statunitense (New York 1934 - Ginevra 2012). Laureatosi in medicina (1946) presso l'Albert Einstein College, si specializzò in psichiatria. Ha unito l'attività clinica a quella [...] madre e bambino, iniziato in The first relationship: infant and mother (1977), e propone una teoria operativa dello sviluppo dei diversi campidi esperienza del Sé. Il senso del Sé funge da prospettiva soggettiva primaria che organizza l'esperienza ...
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Neuropsicologo statunitense (n. Santa Monica 1948). Studioso tra i più eminenti nel campo delle immagini mentali, le sue ricerche hanno svolto un ruolo di importanza basilare nel riaprire un ponte tra [...] cui poggerebbero tali attività, collocandosi in un punto nodale di sviluppo delle odierne scienze cognitive. Tra le sue opere più persone non presenti, e sul substrato neurale di tale attività. Nella sua teoria, suffragata da dati sperimentali e da ...
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Medico (Coutances 1644 - Parigi 1682). Scarse le notizie sulla sua vita. Quando, nel 1672, ricevette la laurea in medicina a Parigi, aveva già pubblicato un De principiis rerum (1669) in cui, rinviando [...] di conoscere i fini reconditi di Dio) è rivolto soprattutto contro Galeno e fa da sfondo a una concezione in cui all'uomo è negata ogni preminenza nel regno animale. Attento a liberare il campo contro l'ovismo, la teoria ippocratica del defluxus, ecc ...
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Chimico e medico (Wolfisheim, Strasburgo, 1817 - Parigi 1884). Figlio di un pastore luterano, crebbe in un ambiente modesto ma colto. Dopo la laurea in medicina (1843), lavorò con J. Liebig a [...] idee socialiste. W. è noto per fondamentali ricerche nel campo della chimica organica. Tra l'altro, enunciò la teoria secondo la quale gruppi alchilici possono sostituire gli atomi di idrogeno di una molecola senza alterarne la struttura fondamentale ...
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Cyrulnik, Boris. – Neuropsichiatra francese (n. Bordeaux 1937). Di origine ebraiche, scampato alla deportazione ma rimasto orfano e affidato ai servizi sociali, ha compiuti gli studi di Medicina all’Università [...] , tra i fondatori dell’etologia umana, responsabile di un gruppo di ricerca in Etologia clinica all’ospedale di Tolone, sviluppando la teoria dell’attaccamento elaborata da J. Bowlby ha ampliato al campo psicologico l’accezione tecnica del termine ...
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(o chiasma)
Anatomia
C. dei nervi ottici Lamina di sostanza bianca, formata dalle fibre ottiche, ben visibile in corrispondenza della base del cervello, subito avanti al tuber cinereum. Ha forma rettangolare: [...] dell’ipofisi, consistono soprattutto in disturbi del campo visivo (emianopsie).
Biologia
Punto di contatto, singolo o multiplo, che si osserva in meiosi tra cromosomi omologhi. Secondo la teoria della genetica detta chiasmatipia, il c. corrisponde ...
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Medico italiano (Brescia 1880 - Pavia 1946). Professore di patologia speciale medica a Messina e a Siena, di clinica medica a Pavia. Ha dato vita a un'autorevole scuola ematologica che annovera G. Di Guglielmo, [...] 'emopoiesi in condizioni normali e patologiche. Gli studî in questo campo contribuirono a dimostrare la natura sistemica delle leucemie e portarono il F. a sostenere una teoria, largamente accreditata, secondo la quale tutti gli elementi morfologici ...
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Fisiologo (Marienwerder 1834 - Breslavia 1897), prof. di fisiologia e istologia all'univ. di Breslavia (dal 1859); socio straniero dei Lincei (1892). Molti dei suoi studî sperimentali nel campo della secrezione [...] intestinale nell'assorbimento, notevoli contributi al problema della formazione della linfa, ecc. La sua nota "teoria secretoria" sulla funzione renale, che si rifaceva, modificandola, a quella di W. Bowman (1842), fu in netto contrasto con la ...
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Oncologo (Białystok 1903 - Rĕḥōvōt, Israele, 2000). Ha svolto attività di ricerca e d'insegnamento presso l'univ. di Oxford (1936-48), nella School of pathology e nel Centro di ricerche della British empire [...] ) e in Israele, nel Weizmann institute of science di Rĕḥōvōt e nell'Università Ebraica di Gerusalemme. Ha dedicato la sua attività di ricerca al campo dell'oncologia sperimentale, formulando la teoria "a due stadî" dell'oncogenesi: dapprima presenza ...
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Fisiologo russo (Patyčis 1873 - Kiev 1941); collaboratore di I. Pavlov dal 1903 al 1910 e poi ricercatore nel campo dell'elettrofisiologia, elaborò una teoria ionica dei fenomeni bioelettrici che ebbe [...] grande importanza nelle sue successive ricerche sui biopotenziali. Nel 1906 sviluppò una teoria della stimolazione elettrica e mostrò come i tessuti organici si polarizzano sotto l'influsso elettrico. Fra i suoi scritti: Električeskie potencialy v ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...