Agnello
F. Nikolasch
G. G. Pani
F. Panvini Rosati
SIMBOLOGIA E ICONOGRAFIA
di F. Nikolasch
L'a., al pari della pecora e dell'ariete, è tra i simboli principali dell'arte cristiana, soprattutto come [...] base delle rappresentazioni dell'a. simbolo cristologico e della teoriadi a. è la scena della Traditio legis (Dominus che adorano la croce è una rappresentazione di tipo 'araldico' che isola nel campo visivo dello spettatore uno schema ternario (la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Marino Berengo
Carlo Capra
Marino Berengo è stato uno dei più autorevoli storici italiani della seconda metà del 20° secolo. Lo hanno contraddistinto il lavoro diretto e continuo sulle fonti, l’ampiezza [...] pochi studiosi sono stati come lui refrattari alle discussioni diteoria, di metodo o anche di storia della storiografia. In due sole occasioni egli si lasciò indurre a cimentarsi in quest’ultimo campo, quando fu invitato a tenere una relazione, nel ...
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FERRARI, Giuseppe
Franco Della Peruta
Nato a Milano il 7 marzo 1811 da Giovanni, di professione medico, e da Rosalinda, fece i suoi studi nel ginnasio-liceo "S. Alessandro" (ora "Cesare Beccaria") dal [...] già approdato su posizioni irreligiose e scettiche in fatto diteoria della conoscenza, nutriva per la Francia e la sua quale il F. ribadiva con grande vigore la sua scelta dicampo democratico-rivoluzionaria e dava per la prima volta corpo in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Adolfo Omodeo
Girolamo Imbruglia
L’identità intellettuale di Adolfo Omodeo si dispiegò in varie ‘figure’, tra loro intrecciate e legate a intense esperienze di vita. Egli fu storico del cristianesimo [...] formazione di filosofia, fu immediatamente il centro del suo lavoro storiografico e politico. La teoriadi Sorel di eccezionale ricchezza e attenta ai contrasti (sia tra i due campi sia interni a ciascun campo), ricostruì la storia dell’idea di ...
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COLLEGNO, Giacinto Ottavio Provana di
Guido Ratti
Terzogenito di Giuseppe Francesco e di Anna Morand di Saint-Sulpice, nacque a Torino il 4 giugno 1794. A sette anni, secondo una consuetudine abbastanza [...] inverno del '19, infatti, il C. con il conte di Baldissero (aiutante dicampo del Gifflenga) si recò a Napoli per iscriversi all'Alta questo scritto il C. non solo riconosceva che la teoria dello Hutton, che le rocce costituite da "stratificazioni" ...
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FOGLIETTA, Oberto (Uberto)
Carlo Bitossi
Nacque a Genova forse nel 1518 da Giambattista, probabilmente nella parrocchia di S. Donato, dove fu battezzato il fratello Paolo e la famiglia aveva case.
Schiatta [...] del F. per la teoria della storiografia, e il precedente una critica della Repubblica di Platone, il Brumanus - origini romane al 1527, cioè alla vigilia del cambiamento dicampodi Andrea Doria. In appendice Paolo inserì alcune notizie raccolte ...
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GATTI, Angelo
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Nacque a Capua il 9 genn. 1875, in una famiglia di militari, primogenito di Giacomo, piemontese, maestro di banda, e Anna Maria Grasso, siciliana. Indirizzato alla carriera militare, [...] diteoria militare, le corrispondenze dal fronte e, infine, i pezzi di commento alle vicende diplomatiche e alle scelte di testi, in Ilia e Alberto si confermano la scelta dicampo antinovecentesca del G. (orientato verso il romanzo psicologico tardo ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] chiese e dalle teoriedi Gandhi e trovò il sostegno di un numero crescente di bianchi, ottenendo risultati Smithson ecc.), rientrano nell’ambito più ampio dell’arte concettuale.
Nel campo scultoreo oltre ad A. Calder, uno dei grandi maestri dell’arte ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] dallo sviluppo della civiltà dei tumuli (Haguenau). La cultura dei campidi urne (11°-9° sec. a.C.) ha avuto un’ampia le savoir (1765) di M.-J. Sedaine; più spessore hanno gli interventi di Diderot di critica e teoria teatrale (Le paradoxe sur ...
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In età moderna e contemporanea, l'occupazione e lo sfruttamento territoriale realizzati con la forza dalle potenze europee ai danni di popoli ritenuti arretrati o selvaggi. Per molti versi la storia del [...] di essi l’Atto generale della Conferenza di Berlino del 1885) sono stati riconosciuti e considerati, almeno nella teoria 17° sec. l’Inghilterra accentuava la propria prevalenza in campo coloniale ai danni della Spagna, del Portogallo, dell’Olanda ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...