Biologo (New York 1890 - Bloomington, Indi ana, 1967); prof. all'univ. dell'Indiana (Bloom ington). Allievo di E. B. Wilson e collaboratore di Th. H. Morgan nelle ricerche sulla drosofila sino dal 1910. [...] per l'evoluzione, e su varî altri argomenti di genetica, lo pongono fra i massimi cultori di questa disciplina. Nel 1927 scoprì l'azione mutagena dei raggi X e aprì così un nuovo fecondissimo campo d'indagine biologica. Per questa scoperta gli fu ...
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(App. V, i, p. 368; v. aborto, App. V, i, p. 1; eutanasia, App. V, ii, p. 172)
La condizione umana ha subito, con l'avanzare del progresso tecnologico, modificazioni decisive, al punto che si considera [...] fra i teologi con riferimento alla teoria dell'immissione dell'anima nel corpo, c'è una diversità di posizioni circa l'inizio del ciclo Dal continuo progresso che si verifica nel campo ormai reso comune di biologia e medicina, progresso che avviene ...
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(App. IV, i, p. 279; V, i, p. 366; v. chimica biologica, X, p. 110; App. II, i, p. 578)
La b. ha una posizione centrale nelle scienze della vita per i contenuti tematici, per le strategie sperimentali [...] e proprie 'fabbriche cellulari' di grande interesse industriale, ma anche in campo biomedico, per es. interferendo la teoria chemiosmotica di P. Mitchell (premio Nobel per la chimica nel 1978). Secondo questa teoria, sia nel processo di ...
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Ingegneria genetica
Vittorio Sgaramella
Definizioni e fondamenti
La genetica è una scienza teorico-sperimentale che cerca di spiegare il processo per cui da simile nasce simile. L'i. g. ne è un'applicazione [...] e non presenta problemi.
In teoria, qualunque cellula può ospitare qualunque sequenza di DNA e quindi sintetizzare qualunque proteina trapiantato e manifestazione fisiopatologica indotta. In questo campo forse più promettenti sono quei topi nei ...
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VIRUS (v. ultravirus, XXXIV, p. 644; App. II, 11, p. 1056)
Franco SCANGA
Franco GRAZIOSI
Franco SCANGA
Elio BALDACCI
Luigi CAVALLI-SFORZA
Generalità. - Le conoscente acquisite in quest'ultimo decennio [...] tecniche hanno consentito di compiere notevoli progressi anche in questo campo. Un metodo di coltura dei tessuti di un tipo fagico. in parte da un cromosoma di un altro tipo ("copy-choice" ed altri simili meccanismi di scambio genetico).
La teoria ...
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METABOLISMO (XXIII, p. 17; App. II, 11, p. 293)
Carlo Alfonso ROSSI
La costanza che caratterizza la composizione chimica del protoplasma degli organismi maturi è il prodotto dell'equilibrio di molti [...] considerata come substrato dell'enzima E1 poiché è compresa nel suo campodi specificità.
Si può dire pertanto che gli enzimi E1 ed E2 polinucleotidi interagiscono in modo specifico.
La teoria più soddisfacente per comprendere la specificità assoluta ...
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. Il termine "bioingegneria" è ormai entrato nell'uso corrente, anche se non tutti coloro che l'impiegano intendono riferirsi agli stessi concetti nell'adottarlo. In senso generale comprende l'ingegneria [...] , o meglio questo nuovo insieme di discipline, ha avuto origine in campidi attività notevolmente diversi sia per quanto di modellistica fisiologica attraverso il ricorso alle tecniche d'identificazione "dall'interno" messe a punto dalla teoria ...
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La b. è una disciplina al crocevia tra informatica, statistica, matematica e biologia, nata alla fine degli anni Settanta del 20° sec. dall'esigenza di archiviare, analizzare e interpretare la pletora [...] possono essere poi utilizzate per scopi diagnostici o terapeutici. Questo campodi ricerca, ancora abbastanza recente, ha grandi potenzialità. Ci si aspetta che diventi la base di metodologie più sicure ed efficaci per diagnosi precoci, che permetta ...
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IMMUNITÀ
Gino Doria
(XVIII, p. 893; App. II, II, p. 8; III, I, p. 844; IV, II, p. 155)
L'i. o resistenza dell'individuo verso le malattie infettive risulta dalla risposta dell'organismo contro l'invasione [...] serie di segmenti o campi (domains) di 110 aminoacidi. Le catene L, di cui esistono i tipi k e λ, possiedono due campi, di cui non è chiaro. In generale potrebbe essere spiegato con la teoria del doppio segnale, proposta nel 1970 da P. Bretscher e ...
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UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] con variabilità intergruppi discontinua (quelli che almeno in teoria permetterebbero di definire in modo univoco due o più gruppi) sono promettente, e forse risolutivo, progresso in questo campo potrebbe essere l'utilizzazione su larga scala della ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...