Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] sui sintomi, e l'intervento terapeutico mira ad aiutare la persona a raggiungere gli scopi biologici. La teoriaevoluzionistica, dalle sue origini, ha subito rilevanti sviluppi. Inizialmente, fin dalla prima esposizione nel 1859, l'applicazione dei ...
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Con questo nome s'indica il non contemporaneo maturare degli organi sessuali nei fiori ermafroditi, talché la fecondazione non può avvenire se non per mezzo di polline estraneo (C. K. Sprengel) e si chiama [...] specie, come vide Darwin, che perciò di essi si servì come d'uno dei più validi appoggi alla teoriaevoluzionistica.
Bibl.: J. G. Kölreuter, Vorläufige Nachricht von einigen das Geschlecht der Pflanzen betreffenden Versuchen und Beobachtungen, Lipsia ...
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Paleontologo e zoologo americano, nato a Philadelphia nel 1840, morto ivi il 12 aprile 1897; conosciuto soprattutto come rappresentante del neolamarckismo in America. Rimise in valore il principio dell'uso [...] dei Mammiferi. Per spiegare l'eredità dei caratteri acquisiti, postulato necessario per ogni teoriaevoluzionistica a base lamarckiana, creò una particolare teoria, che chiamò diplogenesi, la quale però non sopravvisse all'autore. Come il Lamarck ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] ) e conservazione selettiva di quelle corrette o vere (soluzioni adatte).
L’obiettivo di fornire un’articolata teoriaevoluzionistica della c. è stato perseguito su basi strettamente psicobiologiche da Campbell, al quale si devono contributi di ...
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primitive, religióni Locuzione con cui si fa riferimento in senso generale ai sistemi di credenze di popoli o gruppi etnici extraeuropei. L'impiego del termine "primitivo", sottoposto a una sostanziale [...] di etnologi che sul finire del sec. 19° e nei primi anni del sec. 20° si scardina definitivamente la teoriaevoluzionistica: al posto di uno schema unico di evoluzione, subentra la distinzione di cicli storico-culturali qualitativamente differenti (L ...
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Economista e sociologo statunitense (Walders, Wisconsin, 1857 - Menlo Park, California, 1929), di origine norvegese. Seguace di Spencer, si propose, nelle sue molte opere, di analizzare da vari punti di [...] del Missouri (1911) e dal 1919 nella New school for social research di New York. Pensiero. Influenzato dalla teoriaevoluzionistica di Darwin, se ne servì in senso progressista per una critica serrata dei residui metafisici delle dottrine economiche ...
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Biologo evoluzionista e paleontologo statunitense (New York 1941 - New York 2002), prof. (1973-2002) alla Harvard University. Autore di opere scientifiche (Ontogeny and Phylogeny, 1977; The structure of [...] evolutionary theory, 2002) e di numerosi saggi di storia naturale, propose nel 1972, insieme al paleontologo Niles Eldredge, la teoriaevoluzionistica detta degli equilibrî puntuati. ...
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Zoologo (Stafa, Zurigo, 1843 - Tubinga 1898), professore a Tubinga, conosciuto per studî di istologia (mucose), sulle meduse, sullo scheletro dei Vertebrati, sui colori delle farfalle: ma soprattutto come [...] avversario della teoria darwiniana e propugnatore di una teoriaevoluzionistica detta dell'ortogenesi. ...
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(XIV, p. 509; App. IV, i, p. 740; V, ii, p. 161)
Il termine etologia oggi si limita a indicare lo studio comparato del comportamento animale, con l'assunto che specifici moduli comportamentali caratterizzino [...] in cui osservazioni naturalistiche di un secolo si incontrano con la teoria di Darwin; fase 'classica' (1920-50), dominata dalle dell'analisi comportamentale comparata negli studi di biologia evoluzionistica. A Lorenz e ai suoi studi sulle oche ...
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Motivazione
Assunto Quadrio Aristarchi
Definizione del termine
Il termine 'motivazione', pur nella varietà delle definizioni che ne sono state date, viene abitualmente usato per indicare i motivi che [...] ', sulla quale non furono irrilevanti gli influssi del darwinismo ripresi da William James. Secondo la teoriaevoluzionistica di Darwin l'adattamento degli organismi al proprio ambiente è il presupposto della sopravvivenza per l'individuo ...
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evoluzionistico
evoluzionìstico agg. [der. di evoluzionismo] (pl. m. -ci). – Attinente alla teoria dell’evoluzione, fondato sull’evoluzionismo: le concezioni e. di H. Spencer e di R. Ardigò; un’interpretazione e. dell’universo; ricadono nel...
ologenesi
ologèneṡi s. f. [comp. di olo- e -genesi]. – Teoria evoluzionistica di tipo finalistico, secondo cui l’evoluzione degli organismi sarebbe avvenuta per processi interni e preordinati, a partire dagli organismi più semplici; secondo...