L'Ottocento: biologia. Nuove istituzioni
Annelore Rieke-Müller
Nuove istituzioni
L'istituzionalizzazione delle discipline biologiche nelle università
Nel corso del XIX sec. l'università acquistò un'importanza [...] in cui gli animali potessero essere osservati nel loro habitat e in cui fosse possibile altresì condurre ricerche sulla teoriaevoluzionistica darwiniana.
La stazione, aperta tra il 1873 e il 1874, contava oltre dodici posti di studio nel laboratorio ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] interno a ciascuna delle quattro forme principali e mantenne questa sua convinzione anche dopo la diffusione della teoriaevoluzionistica di Darwin, che accettò nella misura in cui la riteneva confermata dalle proprie esperienze. Baer eseguì al ...
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società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] danno risulta mancante alla luce del risultato complessivo (teoria dei cosiddetti vantaggi compensativi). È stato previsto Parsons ha elaborato una tipologia delle s. d’impostazione evoluzionistica. Il mutamento sociale consiste in un processo di ...
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famiglia
Antropologia
Istituzione fondamentale in ogni società umana, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale. Le funzioni proprie [...] und Tabu, 1913), influenzato anch’esso dall’idea evoluzionistica di uno stadio poliginico primordiale, le pulsioni libidiche, presenti deve a C. Lévi-Strauss, autore della cosiddetta «teoria dell’alleanza» (Les structures élémentaires de la parenté ...
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Naturalista (Montbéliard 1769 - Parigi 1832). Allievo della Accademia carolina di Stoccarda (1784-88), vi conobbe Friedrich Kielmeyer. Entrato in seguito in contatto con É. Geoffroy Saint-Hilaire, fu da [...] e indipendentemente da W. Smith può essere considerato l'iniziatore; infine espone la teoria delle rivoluzioni geologiche con la quale respinge l'ipotesi evoluzionistica lamarckiana. C., il quale si interessò anche di antropologia fisica, come ...
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GEOGRAFIA
Roberto Almagià
(gr. γεωγραϕία)
Nome e concetto
di Roberto Almagià
La geografia, come scienza, risale, come è dimostrato dallo stesso nome, all'età greca, e da allora fino ai nostri giorni [...] formula per la misura delle altezze e abbozza la prima teoria dei venti costanti; dopo la metà del sec. XVIII si fecondo in tutti i campi della biologia geografica ed evoluzionistica, non solo per le numerosissime ricerche che ha promosso ...
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Imprinting animale
Stefano Parmigiani
Il fenomeno definito imprinting animale si riferisce a quelle forme di apprendimento che avvengono durante gli ultimi stadi della vita prenatale e/o le prime fasi [...] risulta quindi dalla combinazione delle teorie freudiane (importanza dei rapporti madre-figlio per lo sviluppo della sessualità) ed etologiche (imprinting filiale e sessuale) in una prospettiva evoluzionistica. Alla pari degli altri primati ...
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(App. IV, I, p. 503)
Negli ultimi anni gli studiosi di biologia evoluzionistica, di ecologia comportamentale e di sociobiologia si sono occupati della c. da un punto di vista evoluzionistico, hanno cioè [...] previsioni sono state spesso prima formulate teoricamente e poi verificate in natura osservando casi idonei di comunicazione. La teoria dei giochi ha offerto situazioni molto utili per risolvere problemi relativi allo studio della c. fra gli animali ...
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La stima degli intervalli temporali
Melissa Bateson
(Department of Psychology, University of Newcastle, Newcastle upon Tyne, Gran Bretagna)
La stima degli intervalli temporali si riferisce alla capacità [...] , è probabile che si tratti di un'abilità evoluzionistica mente molto antica.
Gli orologi biologici e la la risposta.
Tra i modelli di stima temporale esistenti, la teoria scalare costituisce quello più avanzato dal punto di vista formale; uno ...
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Etologia, psicologia e scienze sociali
Robert A. Hinde
(St. John 's College, Cambridge, Gran Bretagna)
Lo studio del comportamento animale ha costituito, da sempre, l'obiettivo principale dell'etologia. [...] comprensione degli altri. Più recentemente gli psicologi di impronta evoluzionistica hanno proposto che la mente coinvolga un gran numero Questa ricercatrice auspica un ulteriore sviluppo della teoria dei giochi per trattare situazioni nelle quali i ...
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evoluzionistico
evoluzionìstico agg. [der. di evoluzionismo] (pl. m. -ci). – Attinente alla teoria dell’evoluzione, fondato sull’evoluzionismo: le concezioni e. di H. Spencer e di R. Ardigò; un’interpretazione e. dell’universo; ricadono nel...
ologenesi
ologèneṡi s. f. [comp. di olo- e -genesi]. – Teoria evoluzionistica di tipo finalistico, secondo cui l’evoluzione degli organismi sarebbe avvenuta per processi interni e preordinati, a partire dagli organismi più semplici; secondo...